martedì 21 gennaio 2020

Sprite (bevanda)

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La Sprite è una bevanda analcolica di genere soft drink al gusto di limone, senza caffeina, prodotta dalla Coca-Cola Company.
Si tratta di una gassosa proveniente dalla Germania, inizialmente chiamata Fanta Klare Zitrone (Fanta chiara al limone); in seguito, il marchio fu ridisegnato come "Sprite". Venne introdotta negli Stati Uniti nel 1961.
La bevanda era la risposta della Coca Cola alla popolarità della 7 Up. Fu venduta inizialmente in lattine verdi e blu o in bottiglie trasparenti con un'etichetta blu.
La Sprite è commercializzata in oltre 190 nazioni. Nel Regno Unito la bevanda è famosa per lo slogan "Get the right Sprite".

Ingredienti
Come per tutti i prodotti della Coca-Cola Company, la composizione esatta della Sprite varia da nazione a nazione. Essenzialmente, la bevanda è composta da acqua frizzante, zucchero, acido citrico, citrato di sodio, benzoato di sodio e aromi naturali.



lunedì 20 gennaio 2020

Bombardino (bevanda)

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Il bombardino è una bevanda a base di panna, zabaione caldo, brandy e caffè (la ricetta varia a seconda delle zone). Ha origini lombarde: nasce a Livigno, in provincia di Sondrio, alla baita del Mottolino nel 1972, ma è ormai diffuso in molte località sciistiche di tutta Italia, del Ticino e della Francia alpina.
È venduto nelle baite e sulle piste da sci. Il suo nome deriva infatti dalla vampata di calore che ne seguirebbe l'ingerimento, reazione dovuta sia alla temperatura della bevanda che alla gradazione alcolica (circa 30°).
Esistono tre varianti sempre a base di zabajone caldo:
  • Calimero (zabajone e caffè espresso),
  • Pirata (zabajone e rum),
  • Scozzese (zabajone e whisky).
Origine
La leggenda narra che un giovane genovese, di cui non è certo il nome, girò le spalle al mare per andare a vivere in montagna. Dopo un lungo periodo da Ufficiale degli Alpini gli venne dato in gestione il rifugio del Mottolino. Quattro amici seduti al bar del rifugio si misero a pensare ad un possibile cocktail che potesse riscaldare dal freddo gelido dell'inverno. Tra tutte le combinazioni possibili quella più promettente fu latte, whisky e zabajone, il tutto scaldato fino a renderlo quasi bollente. Un cliente lo provò e disse: "Accidenti! È una bombarda!". Il genovese non se lo fece ripetere due volte e lo chiamò Bombardino.[senza fonte]
Con il tempo il latte è stato sostituito dalla panna e il whisky con del brandy o rum.
In seguito un lavorante diffuse la ricetta alle baite concorrenti finché il bombardino non diventò bevanda servita comunemente in altre mescite del paese ed in seguito pressoché in tutte le località sciistiche.


domenica 19 gennaio 2020

Caffè all'uovo

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Il caffè all'uovo ((VI) cà phê trứng, (EN) egg coffee) è una specialità della cucina vietnamita preparata tradizionalmente con tuorlo d'uovo di gallina, zucchero, latte condensato e caffè robusta. Il caffè viene preparato sbattendo il tuorlo con zucchero e caffè e successivamente riscaldando la miscela. Il caffè viene poi estratto e messo nella tazza fino a metà altezza, mentre l'altra metà viene riempita con la restante parte di crema.
La bevanda è servita nei bar di Hanoi e Ho Chi Minh e sarebbe nata negli anni 1950 ad Hanoi. Un barista afferma che da allora apparve sui "menu di tutti i bar" di Hanoi. La caffetteria Giang (in vietnamita: cà phê Giảng) in particolare sarebbe stata una delle prime (se non la prima) ad aver servito il caffè all'uovo. Il figlio del fondatore della caffetteria afferma che suo padre avrebbe sviluppato la ricetta per far fronte alla scarsità e all'alto costo del latte condensato, sostituendolo con il tuorlo d'uovo. Il latte condensato resta ancora oggi l'ingrediente fondamentale del caffè vietnamita.

Ingredienti e preparazione
Gli ingredienti sono uova fresche di gallina, zucchero, latte e caffè. I tuorli delle uova sono mescolati e sbattuti con latte condensato e zucchero, e bolliti. Successivamente viene aggiunto il caffè il quale, passando attraverso lo strato superiore di crema e depositandosi sul fondo, acquisisce un gusto particolare.


sabato 18 gennaio 2020

Cholado

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Cholado o Cholao o Raspao è una bevanda ghiacciata dolce, con frutta fresca e latte condensato, tipica e tradizionale di Jamundí, nella Valle del Cauca, in Colombia. Viene preparata con ghiaccio tritato e frutta tagliata a pezzetti, latte condensato e sciroppo di frutta (e qualche volta viene aggiunta la panna).
Tra la frutta usata è presente la banana, la mela, il kiwi, la fragola, il cocco, la papaya e l'ananas.


venerdì 17 gennaio 2020

Flat white

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Un flat white è una bevanda al caffè originaria dell'Australia ma diffusa anche in Nuova Zelanda.
Si prepara versando una microschiuma (latte vaporizzato composte da piccole bollicine dalla consistenza lucida e vellutata) su un normale caffè espresso o un caffè doppio.
Questa bevanda è stata esportata per la prima volta nel Regno Unito nel 2005 e dal 2010 viene venduta anche nelle catene Starbucks e Costa Coffees


giovedì 16 gennaio 2020

Cortado

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Un cortado o cortadito è un caffè espresso con una piccola quantità di latte caldo per ridurre l'acidità del caffè. Nasce in Argentina ed è popolare in Spagna e in Portogallo, così come in America latina, dove si beve la sera. A Cuba, è conosciuto come cortadito. Ha diverse varianti, come cortado condensada (con latte condensato) e leche y leche (con latte condensato e crema).

Lágrima
Una lágrima è cortado con le proporzioni invertite. Si prepara con un pocillo pieno di latte caldo dove si versa una piccola quantità di caffè (la lágrima, la lacrima). È popolare in Argentina fra le persone che devono ridurre al massimo l'acidità prodotta dal caffè.


giovedì 9 gennaio 2020

Jerry Thomas

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Jerry Thomas (Sackets Harbor, 1830 – New York, 15 dicembre 1885) è stato un barista statunitense. Grazie alla sua opera pionieristica nella divulgazione dei cocktail attraverso gli Stati Uniti, è considerato "il padre dell'arte di miscelare i cocktail statunitense". Oltre a scrivere il primo ricettario sui cocktail, la creatività e la spettacolarità del suo lavoro hanno definito l'immagine del barman come professionista creativo. In quanto tale, è stato spesso soprannominato il "Professore" Jerry Thomas.

Biografia
Thomas nacque nel 1830 a Sackets Harbor, New York. Imparò il mestiere di barista a New Haven, Connecticut, prima di salpare per la California durante il periodo della Corsa all'oro californiana della metà del XIX secolo. In California lavorò come barista, cercatore d'oro e organizzatore di minstrel show. Ritornò a New York nel 1851, dove aprì un pub sotto l'American Museum di Barnum, il primo di quattro locali che avrebbe aperto a New York nel corso della sua vita. Dopo un periodo di gestione del bar tornò on the road per diversi anni, lavorando come capo barista in alberghi e saloni di Saint Louis, Chicago, San Francisco, Charleston, e New Orleans. A un certo punto iniziò a girare l'Europa, portando con sé un set di attrezzatura da barista in argento. Jerry Thomas era noto per la sua capacità di intrattenere il pubblico come barista: sviluppò elaborate e appariscenti tecniche di miscelazione, esibendosi nell'arte della giocoleria con bottiglie, tazze e miscelatori. Spesso indossava gioielli vistosi e la sua attrezzatura da barista era impreziosita da pietre e metalli preziosi. All'Occidental Hotel a San Francisco, Thomas guadagnava 100 dollari a settimana, più del vice presidente degli Stati Uniti.
Nel 1862, Thomas finì di scrivere The Bar-Tender's Guide (intitolato anche How to Mix Drinks or The Bon-Vivant's Companion), il primo libro sui cocktail mai pubblicato negli Stati Uniti. Nel libro erano raccolte e codificate tutte le ricette della tradizione orale fin dai primi giorni dei cocktails, tra cui alcune delle sue creazioni. Questa guida pose le basi dei principi della miscelazione di tutte le categorie dei cocktails. Thomas aggiornò più volte la guida nel corso della sua vita per includere nuove ricette da lui create o trovate. La prima edizione della guida includeva le prime ricette scritte di cocktail come il Brandy Daisy, Fizz, Flip, Sour e le varianti della prima forma di bevanda miscelata, il Punch. L'edizione del 1876 comprendeva la prima ricetta scritta del Tom Collins, che è apparso subito dopo la colossale burla di Tom Collins del 1874.
Il suo cocktail di maggior successo, il Blu blazer, fu sviluppato presso la sala da gioco El Dorado di San Francisco. La preparazione del cocktail consiste nel passare avanti e indietro del whisky in fiamme tra due bicchieri di miscelazione, creando un arco di fuoco. Thomas inventò nuovi cocktails per tutta la vita. lo sviluppo del "Martinez", comparso nell'edizione del 1887 della sua guida, è stato talvolta considerato come un precursore del moderno Martini (anche se i due non condividono molti tratti in comune). Thomas affermò di aver inventato il Tom e Jerry e ha fatto molto per diffonderlo è negli Stati Uniti, tuttavia, la storia della bevanda è a lui precedente.
Al suo ritorno a New York, divenne capo barista all'hotel Metropolitan prima di aprire nel 1866, il suo bar più famoso in Broadway, tra la 21ª e la 22ª strada. Thomas è stato uno dei primi a esporre le opere di Thomas Nast, e nel suo famoso bar appese le caricature di personaggi politici e teatrali, tra cui una che ritraeva Thomas stesso in "nove maestose posizioni di mescita" (in nine tippling postures colossally), come la descrisse un giornale dell'epoca. Il bar aveva anche l'attrazione degli specchi deformanti. Questo bar storico è ora un negozio della catena Restoration Hardware.
Thomas stesso era molto attivo in città. Amava indossare guanti appariscenti e un orologio d'oro parigino. Gli piaceva partecipare a incontri di bareknuckle boxing con premi in palio, ed è stato un collezionista d'arte. Gli piaceva viaggiare. Raggiunta la mezza età era sposato e aveva due figlie. Rimase sempre uno sportivo e con un peso di 205 libbre (circa 100 kg) è stato uno dei membri più leggeri della Fat Men's Association Ebbe anche una passione per le zucche e verso la fine degli anni settanta del 1800 era presidente del The Gourd Club, per avere eseibito il più grosso esemplare.
Verso la fine della sua vita, Thomas tentò di speculare a Wall Street, ma cattivi affari lo rovinarono finanziariamente. Dovette vendere il suo bar e offire all'asta la sua notevole collezione d'arte. Cercò di aprire un nuovo bar, ma non riuscì a raggiungere la popolarità del suo locale precedente. Morì a New York City di apoplessia nel 1885 all'età di 55 anni. Dopo la sua morte numerosi necrologi ne annunciarono la scomparsa in tutti gli Stati Uniti. Nel proprio necrologio, il The New York Times notò che Thomas era "un tempo il più noto barman in città e tra coloro che frequentavano i club ed era molto popolare tra tutte le classi sociali".


 
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