sabato 18 maggio 2024

Qual è una marca di whisky economica e buona?


Per rispondere a questa domanda, voglio partire da una piccola storia personale. Circa dieci anni fa decisi di organizzare una degustazione alla cieca con i vari whisky che avevo nel mio mobile bar. Non era certo una collezione da intenditore, ma già allora mi divertivo a sperimentare. E, da bravo curioso, non mi feci problemi a mettere nello stesso confronto bourbon americani, scotch scozzesi e whisky più tradizionali: in fondo fanno tutti parte della stessa grande famiglia.

La scena era questa: bottiglie allineate sul tavolo, bicchieri numerati e un gruppo di amici pronti a giudicare senza sapere cosa stessero bevendo. Lo ricordo bene anche perché all’epoca gli smartphone facevano foto terribili con poca luce, e infatti gli scatti di quella sera sono sgranati e cupi. Ma il risultato dell’esperimento fu sorprendente.

La prima cosa che imparai è che le preferenze cambiano a seconda della serata, dell’umore, perfino del cibo che si è mangiato. Quello che sembra ottimo una sera, può sembrare banale quella dopo. Detto così pare ovvio, ma viverlo attraverso il confronto diretto rende la lezione molto più concreta.

La seconda rivelazione fu ancora più interessante: l’etichetta influenza moltissimo il giudizio. Mio cognato aveva portato una bottiglia di Evan Williams, un bourbon piuttosto economico che, lo ammetto, avevo liquidato subito come "roba da scaffale basso". Eppure, senza sapere cosa stessi bevendo, lo apprezzai. Non era affatto male. Quella bottiglia che avevo snobbato finì tra le più apprezzate.

Per curiosità, da vero nerd, misi persino i risultati in un grafico: sull’asse verticale i prezzi delle bottiglie (all’epoca, nel 2014), sull’orizzontale le posizioni ottenute nella classifica. E sapete cosa venne fuori? Una dispersione enorme. È vero, c’era una tendenza generale a preferire whisky più costosi, ma non mancavano le eccezioni: il più caro della mia selezione arrivò solo a metà classifica, mentre il secondo più economico si piazzò addirittura al terzo posto.

La morale era chiara: il prezzo non è un metro assoluto di qualità. Certo, ci sono bottiglie costose che offrono esperienze straordinarie, ma questo non significa che un whisky economico non possa sorprendere.

Ed eccoci al punto. Se mi chiedete quale sia una marca di whisky economica e buona, ecco i miei due consigli principali:

  • Evan Williams: il mio primo suggerimento, non solo perché si comportò bene nel test, ma perché continua a essere una scelta solida per rapporto qualità-prezzo. Non è un bourbon da collezionisti, ma è molto più piacevole di quanto la sua fascia di prezzo lasci immaginare. Insomma, un vero affare.

  • Glenmorangie: se volete restare sullo Scotch, questa è una bottiglia che mi ha sempre convinto. Non è paragonabile ai Macallan per complessità, ma è equilibrata, versatile e non fa sentire in colpa per la spesa. Quando attraversai una fase da “fine settimana scozzese”, il Glenmorangie divenne il mio punto di riferimento. Da menzionare anche la versione Nectar D’Or, che resta uno dei miei Scotch preferiti in assoluto e che, pur essendo di qualità superiore, resta accessibile rispetto a molte etichette più blasonate.

Un’annotazione doverosa riguarda invece una nota negativa: Jim Beam. Lo provai più volte, e non piacque quasi mai, né a me né agli altri partecipanti. Si piazzò sempre in fondo alla classifica. Naturalmente, il gusto è soggettivo, ma per la mia esperienza non ha retto il confronto con altri whisky di prezzo simile.

Il consiglio finale, però, resta quello che imparai da quell’esperimento: bevi ciò che ti piace. Non c’è motivo di inseguire etichette costose solo perché considerate prestigiose. Un whisky più accessibile può regalare la stessa soddisfazione, se incontra i tuoi gusti personali. E, se non vuoi rischiare di comprare una bottiglia intera alla cieca, ricorda che esistono i formati mignon, perfetti per assaggiare senza impegno.

In fondo, la ricerca del whisky perfetto non è una gara al prezzo più alto, ma un viaggio tra aromi, sfumature e ricordi. E se lungo la strada scopri che il tuo preferito è anche economico, tanto meglio.



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