Il Raki è la bevanda nazionale della Turchia, un distillato a base di uva e anice che affonda le sue radici nell'Impero Ottomano. Conosciuto anche come il “latte del leone” ( aslan sütü ) per via del suo aspetto lattiginoso quando viene miscelato con acqua, il Raki è molto più di un semplice liquore: rappresenta un vero e proprio rituale sociale. Tradizionalmente servito durante lunghe cene conviviali, accompagnato da meze (piccoli antipasti) e conversazioni profonde, il Raki è parte integrante della cultura gastronomica turca.
Il Raki si ottiene attraverso un processo di distillazione attenta, che prevede i seguenti passaggi:
Fermentazione dell'uva o dei fichi – La frutta viene fatta fermentare per ottenere una base alcolica.
Prima distillazione – L'alcol grezzo viene distillato in grandi alambicchi di rame.
Aromatizzazione con anice – Il liquido viene ridistillato con semi di anice, che conferiscono al Raki il suo caratteristico aroma.
Maturazione – La bevanda viene lasciata riposare in botti di rovere o in acciaio per diversi mesi per sviluppare il suo sapore complesso.
Filtrazione e imbottigliamento – Il Raki viene filtrato per ottenere una consistenza limpida e imbottigliato per la vendita.
Il Raki si consuma generalmente diluito con acqua e servito con ghiaccio, il che provoca il caratteristico effetto lattiginoso noto come loucing . Accompagnato da piatti di formaggio, olive, melone, pesce o carne alla griglia, è il protagonista delle serate conviviali in Turchia.
Una delle tradizioni più affascinanti legate al Raki è il concetto di sofra —una tavola imbandita attorno alla quale amici e familiari si riuniscono per ore, condividendo piatti e riflessioni, spesso con musica turca in sottofondo. Il Raki non è solo un liquore, ma un simbolo di condivisione e di piacere della conversazione.
Con il suo aroma intenso e il suo legame profondo con la cultura turca, il Raki continua ad essere un'icona intramontabile delle tradizioni mediterranee.
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