sabato 2 novembre 2019

Canelazo

Risultati immagini per Canelazo



Il canelazo è una bevanda alcolica calda consumata negli altopiani andini di Ecuador, Colombia, Perù e Argentina settentrionale.

In Ecuador e Colombia
Consiste di aguardiente (alcol di canna da zucchero), zucchero o panela e agua de canela (acqua bollita con cannella). Il canelazo è fatto tradizionalmente con aguardiente fatto in casa, ma si usa anche alcol imbottigliato. Ci sono molte varianti della ricetta. È fatto spesso con succo di frutta (tipicamente succo di naranjilla, di mora o di maracuyá). A volte si aggiungono chiodi di garofano o si tralascia l'alcol.
Le origini della bevanda sono sconosciute, ma essa si consuma da molto tempo nelle Ande. In Ecuador, è venduta spesso dai venditori ambulanti durante le feste.[6] È particolarmente popolare durante il Natale. Nel 2005, un'azienda cominciò a imbottigliare il canelazo senza alcol per l'esportazione.

In Perù
Il canelazo si consuma negli altopiani settentrionali del Perù, specificamente intorno ad Ayabaca nella Piura. Consiste di aguardiente con zucchero (o chancaca) e cannella bollito in acqua; si può anche aggiungere limone e chicha de jora.


venerdì 1 novembre 2019

Himbeergeist

Risultati immagini per Himbeergeist




L’Himbeergeist è un distillato di lamponi di origine tedesca. È una specialità della Foresta Nera la cui produzione è regolata da un consorzio. Si presenta incolore con gradazione alcolica intorno al 40%; l'invecchiamento ne esalta le caratteristiche.

Degustazione
Il liquore va degustato freddissimo in appositi bicchierini.


giovedì 31 ottobre 2019

Frangelico

Risultati immagini per Frangelico




Il frangelico è un liquore che ha origine in Piemonte, dove tre secoli fa vivevano dei monaci cristiani che conoscevano bene il mondo dei cibi e delle bevande, in particolare l'uso delle nocciole selvatiche e degli altri ingredienti che stanno alla base di questo superalcolico. Il nome deriva infatti dal monaco eremita Fra Angelico, che secondo la leggenda visse sulle colline piemontesi nel XVII secolo.
Frangelico compera circa 38 tonnellate di nocciole Tonda Gentile all'anno (questo tipo di nocciola ha ottenuto uno "stato protetto", equivalente del DOC.), che vengono coltivate nelle Langhe tipica della zona del Piemonte dove viene prodotto; le nocciole una volta tostate danno origine ad un infuso che dopo essere stato distillato viene arricchito da alcuni aromi tra cui cacao e vaniglia. La sua gradazione alcolica è 20% vol.
Nel settembre del 2010 Campari ha acquisito il brand e ha esportato il liquore soprattutto in Stati Uniti e Spagna, ma dall'autunno 2011 viene distribuito dalle distillerie Sibona. Molto diffuso anche in Australia.


mercoledì 30 ottobre 2019

Godfather

Risultati immagini per godfather cocktail




Godfather è un cocktail a base di Scotch e Amaretto di Saronno che viene preparato direttamente nel tumbler old fashioned con ghiaccio. Le dosi sono di 3,5cl di Scotch e 3,5 cl di Amaretto. Esiste anche la variante con la Vodka al posto dello scotch, che prende il nome di Godmother. Le proporzioni rimangono invariate.

martedì 29 ottobre 2019

Stomatica Foletto

Risultati immagini per Stomatica Foletto



Il liquore Stomatica Foletto è un liquore a base di erbe medicinali prodotto in Valle di Ledro, dalla A. Foletto, la cui gradazione alcoolica è di 32°. È un Prodotto Agroalimentare Tradizionale.

Storia
Nacque come Tintura Stomatica Foletto alla fine del XIX secolo per opera di Angelo Foletto, farmacista di Pieve di Ledro, allora territorio dell'Austria-Ungheria, che accanto all'attività principale aprì una piccola officina farmaceutica. La Tintura venne registrata come medicinale ad attività eupeptica, digestiva e lassativa, dapprima in Austria-Ungheria, poi - dopo l'annessione - in Italia, ed è rimasta specialità medicinale fino al 1990, quando il laboratorio non ebbe più le caratteristiche per la produzione di medicinali. Perse allora la denominazione di tintura, sostituita da liquore, pur senza variare la ricetta né il luogo di produzione.
Il canale di distribuzione è rimasto principalmente quello delle farmacie.

Caratteristiche
Stomatica Foletto è un liquore a base di alchemilla, arancio amaro, cariofillata, genzianella, genziana minore, genziana maggiore e rabarbaro cinese. Le erbe vengono trattate per infusioni successive, e gli estratti ottenuti vengono poi miscelati allo sciroppo, lasciati ad invecchiare per almeno 5 mesi per far depositare i tannini, e quindi filtrato ed imbottigliato.


lunedì 28 ottobre 2019

Tè mu

Risultati immagini per Tè mu




Il tè mu è una bevanda con proprietà tonificanti, ideata negli anni '50 dal giapponese Georges Ohsawa, considerato il padre della macrobiotica. Nonostante il nome, non è una varietà di tè, ma una miscela di radici ed erbe medicinali di tradizione orientale.
La ricetta prevede da 9 a 16 ingredienti, tra cui ginseng, radice di liquirizia, radice di zenzero, estratto di buccia di mandarino, cannella, prezzemolo giapponese, chiodi di garofano, radice di angelica e radice di peonia.
Gli si attribuiscono proprietà rigeneranti, rinfrescanti, toniche dell'apparato digerente ed anche effetti benefici sulla funzionalità sessuale maschile e femminile. Diversamente dal tè, non si prepara per infusione, ma per decotto, facendo bollire per circa 10 minuti una bustina (anche sfusa) in circa 750 ml d'acqua. Non contiene caffeina, ma contenendo ginseng il suo consumo può essere controindicato nelle ore serali. Essendo una bevanda prevalentemente yang, può essere consumata anche fredda.


domenica 27 ottobre 2019

Cucchiaino nello spumante

Risultati immagini per Cucchiaino nello spumante



Quella del cucchiaino nello spumante è una supposizione pseudoscientifica che, riportata nel corso degli anni, è divenuta una leggenda metropolitana. Di origine incerta, tale leggenda vuole che un cucchiaino da caffè inserito capovolto nel collo di una bottiglia di vetro contenente spumante o champagne ne prevenga la fuga delle bollicine di anidride carbonica ovvero, in pratica, ne preservi l'effervescenza.
Alcune versioni di tale leggenda precisano che detto cucchiaino dovrebbe essere d'argento, al fine di garantire una preservazione ottimale. Altre ancora estendono l'efficacia di tale trattamento anche ad altre bevande gasate, alcooliche e non, come birra e Coca-Cola.
Non esistono evidenze scientifiche a comprovare tale effetto; uno studio compiuto in merito da alcuni esperti del centro interprofessionale dei vini di champagne, in Francia, rivelò non esservi significativa differenza di gusto o di contenuto di anidride carbonica tra il contenuto di due bottiglie identiche lasciate aperte, in una delle quali era stato inserito un cucchiaino per valutarne i presunti effetti a distanza di 24 ore.

Ricerche scientifiche
Ricerca Università di Stanford del 1994
Nel 1994, Richard Zare professore di chimica presso l'Università di Stanford coadiuvato dal dottor Harold McGee e da un ristretto gruppo di assaggiatori (incluse le loro mogli, e altre due coppie) lasciarono 10 differenti bottiglie aperte per 26 ore, e in seguito ne assaggiarono una ad una, concludendo che l'uso del cucchiaino non migliora né peggiora la qualità del vino. Tuttavia tale test è del tutto personale e privo di oggettività e quindi non ha valenza scientifica.

Ricerca francese del 1995
Per riuscire a sfatare tale leggenda metropolitana, nel 1995 Michel Valade, Isahelle Trihaut-Sohier e Frédéric Panoïotis (appartenenti al "Comitato interprofessionale del vino di Champagne" di Épernay, la "capitale" dello champagne) hanno deciso di studiare nel dettaglio questa credenza.
Scientificamente e rigorosamente hanno utilizzato diverse bottiglie di champagne provenienti dalla stessa vinificazione, ovvero dallo stesso tino e hanno presentato i loro risultati sulla rivista scientifica Le Vigneron Champenois. In particolare diverse bottiglie sono state svuotate in maniera differente (di 1/3 o di 2/3) o lasciate con tutto il contenuto. Con questi diversi contenuti, si sono realizzati gli esperimenti chiudendo il collo della bottiglia con un cucchiaino in acciaio inox, o uno d'argento, o un tappo ermetico, o un tappo a corona o non chiudendolo. Messe queste in un ambiente a temperatura controllata (12 °C), si è controllata ad intervalli regolari la quantità di gas residuo, andando a misurare sia la perdita di massa del contenuto della bottiglia che la sua qualità a distanza di 8, 24, 48 e 72 ore.
Una volta che una bottiglia di champagne viene aperta e si inizia a svuotarla, la sua pressione interna scende da 6 a 4 bar circa per un contenuto di 50 cl (a 2 bar nel caso di 25 cl rimanenti). Dopo due giorni, si è potuto osservare come tutte le bottiglie "aperte" (con cucchiaino o senza) hanno avuto un maggiore decremento di pressione rispetto a quelle "chiuse" con un tappo, in misura del 50% e del 10%. In seguito è stata misurata anche la diminuzione del peso che era ben evidente nelle bottiglie "aperte", mentre risultava nulla per quelle "chiuse".
Questa ricerca conclude con il fatto che l'inserimento di un cucchiaino in una bottiglia comporta la stessa perdita di massa se comparata con una bottiglia lasciata totalmente aperta; mentre il livello di pressione risulta leggermente minore in queste ultime, ma comunque decisamente inferiore se confrontata con quelle "chiuse". In parole povere, la presenza del cucchiaino è inutile per la preservazione dell'effervescenza nelle bevande gassate.


 
Wordpress Theme by wpthemescreator .
Converted To Blogger Template by Anshul .