venerdì 30 luglio 2021

Vino portoghese

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Il vino portoghese è il risultato di tradizioni introdotte nella regione da cività antiche, come i fenici, i cartaginesi, i greci ed infine i romani. Il Portogallo ha iniziato a esportare i suoi vini a Roma durante l'Impero romano. Le esportazioni moderne si svilupparono con il commercio con l'Inghilterra dopo il 1703. Nel 1758 fu creata la regione Demarcarda do Douro una delle primi regioni produttrici di vini al mondo. Il Portogallo ha due regioni produttrici di vino protette dall'UNESCO come patrimonio dell'umanità: la valle del Douro e l'isola di Pico nelle Azzorre.
  • Vinhos Verdes - Bianchi Alvarinho, Arinto (Pedernã), Avesso, Azal, Batoca, Loureiro, Trajadura; red castas Amaral, Borraçal, Alvarelhão, Espadeiro, Padeiro, Pedral, Rabo de Anho, Vinhão.
  • Porto/Douro - Rossi Touriga Nacional, Tinta Amarela, Aragonez, Bastardo, Castelão, Cornifesto, Donzelinho Tinto, Malvasia Preta, Marufo, Rufete, Tinta Barroca, Tinta Francisca, Tinto Cão, Touriga Franca; white castas Arinto, Cercial, Donzelinho branco, Folgazão, Gouveio, Malvasia Fina, Moscatel Galego branco, Rabigato, Samarrinho, Semillon, Sercial, Roupeiro, Verdelho, Viosinho, Vital.
  • Dão - Rossi Touriga Nacional, Alfrocheiro, Aragonez, Jaen e Rufete; White castas Encruzado, Bical, Cercial, Malvasia Fina, Verdelho.
  • Bairrada - Rossi Baga, Alfrocheiro, Camarate, Castelão, Jaen, Touriga Nacional, Aragonez; Bianchi Maria Gomes, Arinto, Bical, Cercial, Rabo de Ovelha, Verdelho.
  • Bucelas - Bianchi Arinto, Sercial e Rabo de Ovelha.
  • Colares - Rossi Ramisco; White casta Malvasia
  • Carcavelos - Red castas Castelão and Preto Martinho; White castas Galego Dourado, Ratinho, Arinto.
  • Setúbal - Rossi Moscatel Roxo; white casta Moscatel de Setúbal.
  • Alentejo - Rossi Alfrocheiro, Aragonez, Periquita1, Tinta Caiada, Trincadeira, Alicante Bouschet, Moreto; Bianchi Antão Vaz, Arinto, Fernão Pires, Rabo de Ovelha, Roupeiro
  • Algarve - Rossi Negra Mole, Trincadeira, Alicante Bouschet, Aragonez, Periquita; White castas Arinto, Roupeiro, Manteúdo, Moscatel Graúdo, Perrum, Rabo de Ovelha.
  • Madeira - Rossi Bastardo, Tinta, Malvasia Cândida Roxa, Verdelho Tinto e Tinta Negra; white castas Sercial, Malvasia Fina (Boal), Malvasia Cândida, Folgasão (Terrantez), Verdelho.
  • Tejo - Rossi Baga, Camarate, Castelão, Trincadeira, Tinta-Miúda, Preto-Martinho, Aragonez, Touriga-Franca, Touriga-Nacional, Alfrocheiro, Caladoc, Esgana-Cão-Tinto, Jaen, Petit Verdot, Tinta-Barroca, Tinta-Caiada, Tinto-Cão, Merlot, Cabernet-Sauvignon, Bastardo, Pinot noir, Alicante-Bouschet, Grand noir, Moreto, Syrah; Bianchi Arinto, Fernão Pires, Rabo-de-Ovelha, Tália, Trincadeira-das-Pratas, Vital, Verdelho, Tamarez, Cerceal branco, Alicante branco, Chardonnay, Malvasia-Rei, Pinot blanc, Sauvignon, Alvarinho, Moscatel-Graúdo, Síria, Viosinho.


giovedì 29 luglio 2021

Albariño

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L'albariño è una varietà di uva bianca di Galizia (Spagna), così come i vini elaborati con questa uva, specialmente i vini della Denominazione di Origine Rías Baixas e dell'Indicazione Geografica Protetta Vino della Terra di Barbanza e Iria. Nel nord di Portogallo si conosce come alvarinho e si impiega questa varietà nel vinho verde portoghese.
Qualcuno pensa che i monaci di Cluny portarono l'uva al monastero di Armenteira (nella comarca pontevedresa di 'O Salnés') nel secolo XII e che da lì la sua coltivazione si estese al resto della Galizia e nel nord del Portogallo. Il fiume Umia è considerato come il padre dell'Albariño dato che sulle sue sponde si coltiva la vite e si produce questo vino fin dal Medioevo. Attualmente, questa teoria, così come molte altre, si considera una mera leggenda, e si preferisce pensare che l'albariño sia una varietà autoctona originale della Galizia.
Secondo il Decreto del Ministero dell'Agricoltura, Pesca e Alimentazione APA/1819/2007, del 13 di giugno (pubblicata sul BOE del giorno 21), l'uva albariño è una varietà di vite destinata alla produzione di vino raccomandata per la coltivazione in Galizia e autorizzata in Cantabria, Castiglia e Leon e Catalogna.
Cambados, la capitale storica di questo vino in Spagna, celebra ogni anno, la prima domenica di agosto, la Festa dell'albariño, la seconda festa vinicola più antica del paese e compresa nell'insieme delle Feste di Interesse Turístico Nazionale.
Il suo aroma caratteristico, molto somigliante a quello del Viognier, e ricordando quello di una albicocca. Il vino albariño è un vino bianco, ampio, secco, molto leggero e delizioso. In altre regioni vitivinicole come Ribeiro, Valdeorras, comarca di Lima, Braga si mescola con altre varietà come loureiro, caíño, arinto o treixadura. Il prestigio dell'albariño, che raggiunge i 13 gradi nel Salnés, stimolo il recupero dei ceppi autoctoni, cominciando il re-impianto nel 1960. In questa comarca è già praticamente l'unica varietà coltivata.
L'albariño è considerata una delle varietà autoctone più importanti di Galizia, tra le 220 varietà autoctone catalogate. È una varietà con i grappoli piccoli, di maturazione precoce e medio vigore. Ha un colore giallo-pallido, brillante, con iridescenze dorate e verdi. Possiede aromi floreali e fruttati, fini e distintivi, che impressionano piacevolmente, di media intensità e persistenza medio-lunga. Il suo gusto è fresco e suave, con sufficiente corpo e grado alcolico (tra 11 e 13% Vol.), Acidità equilibrata (tra 7 e 9 g/l), armonioso e di ampie sfumature. Il suo retrogusto è piacevole, elegante e completo.
Il vino albariño è un vino monovarietale, elaborato con l'uva albariña. Nonostante alcune similitudini con le varietà francesi e tedesche, coltivate sulle sponde del Rin, è senza dubbio una uva autóctona. Fu sul punto di sparire per la sua delicatezza e il suo scarso rendimento, comparato con il potere e il maggiore volume prodotto dai ceppi ibridi, che danno un vino di scarsa qualità.
L'albariño, qualche tempo fa, era scarso e molto ricercato. Si è convertito oggi in uno dei mosti di maggiore personalità e prestigio, le vigne del Salnés danno quasi un altro tipo di uva. La Denominazione di Origine Rías Baixas, creata in 1988, comprende alcuni dei territori dove tradizionalmente, e da tempo immemorabile, si producono vini di qualità nella provincia di Pontevedra e lungo la sponda coruñesa del fiume Ulla, e ora sono considerate quattro subzone perfettamente differenziate: Val do Salnés, Contea do Tea, Il Rosal, Sotomayor e Ribera dell'Ulla, dalle quali si elaborano fondamentalmente vini bianchi alla base della varietà di albariño. La subzona del Salnés e il suo albariño, crea una ricchezza di dei 50 milioni di euro.
A parire da una produzione artigianale, con una limitata commercializzazione, si è passati a un moderno sfruttamento. Basti citare che delle 14 cantine che esistevano in 1987, si è giunti a 142, iscritte attualmente nella Denominazione di Origine, la maggioranza di loro nella subzona del Salnés. Tutte contano già con tini di acciaio inossidabile, presse pneumatiche, controllo di temperatura e con i metodi di filtrazione più avanzati. La produzione massima autorizzata per l'albariño è di 12.000 kg/Ha, che può aumentare fino a un 25% in determinate campagne (15.000 kg/Ha), con un rendimento del 65% nel vino.
Il vino albariño si produce nella zona di indicazione geografica protetta Vino della Terra di Barbanza e Iria, che comprende esclusivamente la maggioranza dei comuni rivieraschi della Ría di Arousa, nelle Rías Baixas, terreni storicamente legati alla viticultura di qualità. La produzione massima autorizzata per la varietà di uva albariño per ettaro nella zona di indicazione geografica protetta è di 10.000 kg/Ha in tutte le campagne, con un rendimento del 67% in vino. Questa bassa produzione di uva per ettaro è fondamentale per ottenere un buono vino dalle cantine dotate di moderna tecnologia.
Si può trovare albariño galiziano prodotto nelle denominazioni di origine Ribeiro e Ribeira Sacra.
Nel 1996 si iniziato a coltivare l'uva albariña in California, e nel 2001 il governo statunitense ha approvato la denominazione di albariño.




mercoledì 28 luglio 2021

Altbier


Altbier (spesso abbreviata in Alt) è una birra scura ad alta fermentazione originaria della regione di Düsseldorf e del basso Reno in Germania.
Il nome Altbier, che letteralmente significa vecchia birra, si riferisce all'antico metodo di produzione che utilizza lievito ad alta fermentazione e malto scuro. Fino agli anni cinquanta, ľAlt veniva chiamata anche Düssel (da Düsseldorf), ma da quando il termine non è più un'indicazione di origine controllata, l'Altbier può essere prodotta anche al di fuori di questa regione.
Düsseldorf e Colonia sono rivali di lungo corso. Tuttavia, oggi tale rivalità si è ridotta a quale delle loro birre sia la migliore, l'Altbier di Düsseldorf o la Kölsch di Colonia.
Come già detto, il nome di Altbier proviene dall'anzianità del metodo di produzione: fermentazione alta con malto speciale caramellato, il quale è responsabile del colore ramato della birra. La densità del mosto varia da 11,5 a 12 %, gli ingredienti, sono conformi al Reinheitsgebot, la legge tedesca sulla "purezza" della birra, e sono:
  • il malto d'orzo,
  • un malto "speciale" (a seconda dell'etichetta),
  • il luppolo,
  • il lievito,
  • l'acqua.
La fermentazione ha luogo ad una temperatura compresa fra i 15 e i 22 gradi, come per le altre birre ad fermentazione alta, ma la maturazione ha luogo tra 0 e 8 gradi, e può durare da 3 a 8 settimane.
Si narra che Il cardinale Fabio Chigi, inviato dal Vaticano in Vestfalia per le trattative della Guerra dei trent'anni, avesse provato e apprezzato una Altbier a Münster.

martedì 27 luglio 2021

Sherry




Lo Sherry (in spagnolo: Jerez) è un tipo di vino liquoroso della Spagna, la cui zona di produzione, in origine, era costituita da dintorni della città di Jerez de la Frontera (Andalusia).
Deve il suo nome all'antica città fenicia di Xerò ribattezzata nei secoli con vari nomi:
  • Ceret dagli Antichi romani
  • Sherish dagli arabi
  • Jerez dagli spagnoli
  • Sherry dagli inglesi
  • Херес (traslitterato in xeres) dai russi
È un vino liquoroso prodotto a partire da uve di tipo palomino (90% della produzione), Pedro Ximénez (abbreviato PX) e moscatel. Differisce dagli altri vini per il processo di lavorazione. Un tempo dopo la vendemmia l'uva veniva sottoposta a un appassimento su stuoie, mentre oggi si preferisce effettuare una vendemmia tardiva. La palomino è l'uva di gran lunga più usata. Grazie ai caldi venti del sud e allo strato protettivo di pruina presente sulla sua buccia, essa permette la formazione di colonie di lieviti indigeni, detti levaduras de flor, responsabili della formazione del cappello protettivo durante la fermentazione.
Dopo la raccolta avviene l'ammostamento, quindi si procede con una fermentazione rapida (8 giorni circa), subito seguita da una fermentazione malolattica (degradazione dell'acido malico in acido lattico, il quale ha un pH meno acido, con contemporanea produzione di anidride carbonica). A questo punto si procede con una "mutizzazione", cioè l'aggiunta di un distillato di vino a 78%, il quale blocca tutte le fermentazioni in atto, grazie all'azione antisettica e conservante. (Fino: 15-16% di alcol; Oloroso: 17-18% di alcol).
Durante la fermentazione malolattica si forma uno strato di lieviti esausti in superficie chiamato flor (5–7 cm per il Fino e 2–4 cm per l'Oloroso)
A questo punto il capataz (mastro cantiniere) seleziona il tipo di sherry in base allo spessore del flor e si procede all'invecchiamento.
Gli sherry di tipo oloroso, avendo una gradazione alcolica oltre il 17%, subiscono un invecchiamento anche di tipo ossidativo, in quanto l'alto tasso alcolico fa sì che il flor si spacchi, portando il vino a contatto con l'ossigeno, il che produce alterazioni nel colore e nei profumi.
Il sistema di invecchiamento è di tipo soleras y criaderas, in cui il vino viene periodicamente travasato dalle botti poste più in alto (le criaderas, che contengono il vino più giovane) a quelle poste al livello inferiore, fino ad arrivare a quelle che si trovano a contatto col suolo (le soleras, appunto, che contengono il vino nella sua ultima fase di invecchiamento).
Lo sherry non è datato, infatti l'annata principale su cui lo sherry si basa è quella del 1851

Tipi di sherry

Fino
    • Fino secco paglierino tenue
    • Manzanilla fatto a Sanlucar De Barrameda, retrogusto sapido
    • Amontillado secco paglierino carico
Palo Cortado
è una via di mezzo tra i due ha la morbidezza dell'oloroso
Oloroso
    • Oloroso secco e semi secco
    • Oloroso Doux dolce
    • Amoroso fruttata=o
Cream
    • Cream è fuori dal disciplinare è un oloroso con aggiunta di mosto dolce o muto di Pedro Ximénes
    • Pale Cream sherry fino con aggiunta di dulce pasa che è un mosto di uve palomino avente anche fino al 50% di zucchero ed addizionato di alcool di vino fino a 9%
    • Moscatel sherry parzialmente passito
Pedro Ximénes
prodotto da uve Pedro Ximénes che hanno subito un appassimento



lunedì 26 luglio 2021

Málaga



Il Málaga è un vino spagnolo, prodotto in Andalusia nell'area attorno alla città di Málaga. La sua denominazione risale al 1932.
  • Prevalenti: Moscatel de Alejandría, Moscatel Morisco e Pedro Ximénez.
  • Adatte: Doradilla, Rome, Lairén
  • Vini liquorosi da 15% vol. a 22% vol.
  • Vini dolci naturali a partire da 13% vol.
Colore variabile dal giallo dorato al nero, profumi floreali e fruttati che divengono più complessi nei vini con maggiore invecchiamento.
In base al periodo di invecchiamento i vini vengono denominati:
  • Málaga Pálido: nessun invecchiamento.
  • Málaga: 6-24 mesi.
  • Málaga Noble: 2-3 anni.
  • Málaga Añejo: 3-5 anni.
  • Málaga Trasañejo: superiore a 5 anni.
In base al loro contenuto zuccherino i vini sono denominati:
  • Dulces (dolce): a loro volta distinti in:
    • vino maestro.
    • Vino tierno.
    • Vino dulce natural.
  • Semidulces (semidolce).
  • Semisecos (semisecco).
  • Secos (secco).
Il gusto di gelato Malaga prende il nome proprio da questo vino e dal tipo di uva, utilizzati nella sua preparazione.

domenica 25 luglio 2021

Bordeaux

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Il Bordeaux è uno dei vini francesi maggiormente conosciuti ed apprezzati in tutto il mondo.
Viene prodotto nell'Aquitania nei dintorni della città di Bordeaux, nel dipartimento della Gironda, nelle terre situate lungo i fiumi Garonna e Dordogna. I vini Bordeaux sono rossi, bianchi secchi o liquorosi, o rosé, e sono elaborati soprattutto a partire dai seguenti vitigni:
  • Cabernet franc, Cabernet-Sauvignon, Merlot, Petit Verdot, Malbec e Carmenier per i vini rossi;
  • Sauvignon, Sémillon e Muscadelle per i vini bianchi.
Le vigne sembrano essere presenti nel bordolese fin dall'antichità: i notabili di Burdigala (Bordeaux) avrebbero deciso di creare i propri vigneti a causa dei prezzi elevati dei vini italiani e narbonesi, importati dai commercianti romani.
Nel XII secolo, l'Aquitania diventa un ducato inglese in seguito al matrimonio di Eleonora d'Aquitania con Henri Plantagenêt, conte di Angiò e re di Inghilterra sotto il nome di Enrico II. Il commercio vinicolo si sviluppa.
Nel XIII secolo, il re di Francia conquista La Rochelle, porto esportatore di vini bordolesi; conseguentemente, Bordeaux diventa un porto esportatore di vini privilegiato a destinazione britannica. Il re d'Inghilterra concede quindi importanti privilegi fiscali ai negozianti bordolesi: i vigneti si estendono verso le zone di Libourne. All'epoca, il vino, ottenuto miscelando uve di colore diverso, era chiaro, da cui il nome usato in Francia e Inghilterra di claret. Nel 1453, dopo la battaglia di Castillon, tutta l'Aquitania ritorna in possesso del re di Francia e i privilegi di cui godeva Bordeaux sono revocati. Il commercio con l'Inghilterra è vietato.
A partire dal XVI secolo i vitigni iniziano ad assumere una struttura simile a quella dei filari presente oggi.
All'inizio del XVII secolo, il re Enrico IV affida a degli olandesi il compito di bonificare delle zone di paludi nel regno di Francia per aumentare le terre agricole : tra queste zone sono comprese la regione del Médoc e altre terre intorno a Bordeaux. Come premio, gli olandesi possono comprare a basso prezzo delle terre nelle vicinanze di Bordeaux. Gli uomini d'affari olandesi causano anche un'importante mutazione nel commercio europeo, che vede l'espansione in Europa di nuove bevande quali la cioccolata, il caffè o il tè, assieme a nuove birre e al gin. Gli olandesi incoraggiano la produzione di vini che prediligono, quali i vini bianchi dolci o scuri, non solo nel bordolese ma a Cahors e nella penisola iberica (ad esempio, i primi vini di Porto). Il Bordeaux deve fare fronte a numerosi concorrenti.
La famiglia bordolese Pontac sceglie quindi di migliorare la qualità della coltivazione del suo vino: il territorio e le vigne sono curate, i vini vengono messi in barrique nuove e di quercia. Approfittando di un albergo di sua proprietà a Londra, la famiglia Pontac fa conoscere i suoi vini in Inghilterra, che sono così apprezzati che finiscono per essere venduti più cari degli altri Bordeaux. Anche gli altri negozianti seguono quindi questa strada, che si rivela vincente: i vigneti si estendono ulteriormente fino al Médoc e al Sauternes, e nelle regioni di Blaye e Bourg. Vengono creati i grandi vigneti del Médoc ed i grand cru bordolesi.
Durante il Secondo Impero francese i grandi vini rossi di Saint-Émilion, Fronsac e Pomerol diventano i vini di prima qualità della produzione bordolese.
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I vigneti di Bordeaux si distinguono per la loro posizione geografica rispetto alla Garonna.
  • vigneti del Médoc: si trovano sulla riva sinistra dell'estuario della Gironda, da Saint-Vivien-de-Médoc al nord fino a Bordeaux al sud.
  • vigneti dei Graves: al sud di Bordeaux, lungo la Garonna, fino a Langon.
  • vigneti di Blaye e Bourg: tra la riva destra della Gironda e la frontiera del dipartimento della Charente Marittima.
  • vigneti del libournese: riva destra della Dordogna, da Libourne a est fino al limite del dipartimento della Dordogna a ovest.
  • vigneti Entre-Deux-Mers (tra i due mari): tra la Dordogna e la Garonna all'interno del dipartimento della Gironda.

sabato 24 luglio 2021

Altbier


Altbier (spesso abbreviata in Alt) è una birra scura ad alta fermentazione originaria della regione di Düsseldorf e del basso Reno in Germania.
Il nome Altbier, che letteralmente significa vecchia birra, si riferisce all'antico metodo di produzione che utilizza lievito ad alta fermentazione e malto scuro. Fino agli anni cinquanta, ľAlt veniva chiamata anche Düssel (da Düsseldorf), ma da quando il termine non è più un'indicazione di origine controllata, l'Altbier può essere prodotta anche al di fuori di questa regione.
Düsseldorf e Colonia sono rivali di lungo corso. Tuttavia, oggi tale rivalità si è ridotta a quale delle loro birre sia la migliore, l'Altbier di Düsseldorf o la Kölsch di Colonia.
Come già detto, il nome di Altbier proviene dall'anzianità del metodo di produzione: fermentazione alta con malto speciale caramellato, il quale è responsabile del colore ramato della birra. La densità del mosto varia da 11,5 a 12 %, gli ingredienti, sono conformi al Reinheitsgebot, la legge tedesca sulla "purezza" della birra, e sono:
  • il malto d'orzo,
  • un malto "speciale" (a seconda dell'etichetta),
  • il luppolo,
  • il lievito,
  • l'acqua.
La fermentazione ha luogo ad una temperatura compresa fra i 15 e i 22 gradi, come per le altre birre ad fermentazione alta, ma la maturazione ha luogo tra 0 e 8 gradi, e può durare da 3 a 8 settimane.
Si narra che Il cardinale Fabio Chigi, inviato dal Vaticano in Vestfalia per le trattative della Guerra dei trent'anni, avesse provato e apprezzato una Altbier a Münster.
 
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