lunedì 12 aprile 2021

Caffè al ginseng

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Il caffè al ginseng è una bevanda di origine asiatica.
In oriente si è diffusa molti anni fa come preparato solubile confezionato in monodose denominate sachet, in particolar modo nella dorsale asiatica individuabile in Thailandia, Malesia, Singapore. Il mercato di riferimento locale è la distribuzione organizzata per un consumo prettamente domestico.
La bevanda si presenta nell'aspetto simile al caffelatte, avendo come ingredienti caratterizzanti la crema di latte (di solito di origine vegetale), lo zucchero, il caffè istantaneo e l'estratto secco di ginseng.
Nei primi anni duemila il caffè al ginseng ha iniziato a diffondersi in Italia, primo paese occidentale a farne uso in misura significativa. Le poche aziende operanti nel settore importavano i primi caffè al ginseng esclusivamente dai tre stati asiatici citati e solo con il passare degli anni anche delle aziende italiane hanno iniziato a produrlo, senza affermarsi nel settore. L'importazione del caffè al ginseng è soggetta ai controlli del Ministero della Salute: i prodotti devono essere analizzati e certificati.
In Italia la sua diffusione nei bar è avvenuta soprattutto con l'ausilio di macchine automatiche per l'erogazione di prodotti solubili, che venivano utilizzate per offrire principalmente il caffè d'orzo, altro prodotto molto consumato, ma si trova anche nei negozi, supermercati per esempio, in confezioni adatte al consumo casalingo, simili alle bustine da tè.
La concorrenza della vendita del prodotto ha portato ad una modifica rispetto all'originale asiatico, che utilizza l'estratto secco di Ginseng.
Una variazione sul tema è stata effettuata con la creazione del caffè espresso italiano con estratto secco di ginseng.
Una variante del caffè al ginseng è la Tongkat Ali, che prevede l'aggiunta dell'estratto di questa pianta, nativa della Malesia e dell'Indonesia.

domenica 11 aprile 2021

Il cocktail più macabro al mondo?

Il Sur toe cocktail viene preparato da oltre 45 anni e si beve al Sourdough Saloon nello YuKon in Canada. E' un liquore a tutti gli effetti, banalissimo se non fosse che dentro c'è infilato un dito umano mummificato. La tradizione è nata dopo gli anni 20, quando due contrabbandieri di rum hanno attraversato i confini del Canada sfidando il gelo. Il dito alluce di uno dei due resta congelato. Il tizio fa bere al fratello del liquore, poi per non morire di cancrena si taglia un dito con l'accetta e lo infila in un barattolo con il rum. Il dito viene scoperto 50 anni dopo. Attualmente è una sfida degli abitanti bere il liquore con dentro un dito mummificato. Purtroppo non è l'originale, in quanto è stato ingoiato da un incauto avventore mentre beveva il cocktail. Perché la tradizione sia rispettata bisogna bere toccando con le labbra il dito.



sabato 10 aprile 2021

French Connection

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Il French connection è un cocktail ufficiale IBA

Composizione

  • 3.5 cl di cognac
  • 3.5 cl di amaretto

Preparazione

Si prepara direttamente in un bicchiere tipo old fashioned con ghiaccio. Una volta versati gli ingredienti, mescolare delicatamente.

venerdì 9 aprile 2021

Grimbergen

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Grimbergen è una birra belga d'abbazia commercializzata da Carlsberg. In precedenza, fino al 2008, è stata commercializzata dal gruppo Scottish & Newcastle, fino ad allora il primo gruppo birraio nel Regno Unito. Nel 2008 il suddetto gruppo è stato acquistato dalla danese Carlsberg unitamente all'olandese Heineken per 10,4 miliardi di euro, dividendosi poi i marchi fino ad allora controllati dalla S&N. Tra questi il marchio Grimbergen, che è passato alla Carlsberg.

Storia

L'abbazia di Grimbergen è fondata nel 1128 da Norbert de Xanten, ma distrutta nel 1142, quindi ricostruita nel 1566 e nel 1798. Nel corso della sua storia l'abbazia è diventata famosa per la sua produzione birraria. Nel XII secolo i Padri premostratensi hanno messo a punto la ricetta della Grimbergen, tramandandola fino ai giorni nostri.
Simbolo della rinascita, l'emblema della Fenice viene scelto nel 1629, come il suo slogan, Ardet nec consumitur («brucia ma non si consuma»).
Precedentemente, in occasione del loro passaggio all'abbazia, i pellegrini e gli ospiti scoprivano la ricchezza degli aromi ed il sapore di Grimbergen.



Tipologie prodotte

  • Grimbergen Blonde: birra ad alta fermentazione, di un colore brillante giallo oro con riflessi ocra. Grimbergen deve il suo aroma particolare ad una miscela di albicocche mirabelle ed ananas macerati, rum scuro, liquirizia e varie spezie (6.7% vol).
  • Grimbergen Double-Ambrèe: birra ad alta fermentazione, di colore ambrato carico dovuto alla tostatura del malto. Ha spiccati aromi di caramello, frutta rossa e liquirizia (6.5% vol).
  • Grimbergen Blanche: lanciata nel 2007, è una classica blanche belga, dal sapore fruttato e floreale (6% vol.).
  • Grimbergen Rousse (6% vol).
  • Grimbergen Triple (9% vol).
  • Grimbergen Optimo Bruno: scura, molto rotonda e decisa, è il prodotto più ad alta gradazione della Grimbergen (10% vol).
  • Grimbergen Cuvée de l'Ermitage (7.5% vol).
  • Grimbergen Dorèe 8° (8% vol).
Le birre Grimbergen sono imbottigliate nei formato 25cl, 33cl, 65cl e 75cl, variando il formato a seconda delle tipologia e del mercato.

Slogan

  • Ardet nec consumitur (Brucia ma non si consuma)
  • Et le silence se fait (Ed il silenzio è realizzato)



giovedì 8 aprile 2021

Illycaffè

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La illycaffè S.p.A. è un'azienda specializzata nella produzione di caffè, con sede e stabilimento di produzione a Trieste, da dove viene seguito tutto l'iter del prodotto, dalla coltivazione alla preparazione nei bar.

Storia

È stata fondata a Trieste nel 1933 da Francesco Illy nato nel 1892 a Temesvár, Austria-Ungheria (oggi Timisoara, Romania). La storia dell'azienda è legata alla vita della famiglia del suo fondatore, il quale avvia un'attività imprenditoriale nel settore del cacao e del caffè per poi decidere di dedicarsi esclusivamente al "nero", come viene chiamato a Trieste il caffè espresso al bar. Nel 1934 inventa e brevetta il sistema di confezionamento a "pressurizzazione con gas inerte", per la conservazione degli aromi del caffè all'interno del barattolo. Nel 1935 deposita il brevetto ingegneristico di Illetta, macchina per l'espresso professionale di casa illy. Nel 1947, Ernesto, figlio di Francesco entra in azienda e fa subito valere la sua laurea in chimica realizzando il primo laboratorio chimico aziendale, creando anche sinergie scientifiche con istituzioni internazionali. Nel 1965 viene costruita l'attuale sede amministrativa e produttiva dell'azienda.
Nel 1974 arriva il terzo brevetto internazionale: le cialde di carta monoporzione di caffè espresso, preludio alle cialde di caffé ESE. Negli anni 1980, la terza generazione di imprenditori della famiglia Illy, vede Riccardo Illy, figlio di Ernesto, apportare in azienda il valore del marketing, con approccio innovativo verso la distribuzione organizzata e l'apertura verso nuovi mercati internazionali. Nello stesso periodo Ernesto sta modificando un macchinario di selezione cromatica automatica dei diamanti, in maniera che possa scegliere solo i chicchi di caffè perfetti; nel 1988 la illy brevetta il sistema per la selezione digitale dei chicchi di caffè.
Nel 1992, commissionano a Matteo Thun di disegnare la nuova e attuale tazzina illy, sarà la protagonista del rapporto con l'arte. Nel 1994 diventa amministratore delegato di illycaffè Andrea Illy, quartogenito di Ernesto, il cui impulso innovativo e culturale porta anche al rinnovo dello storico marchio; nel 1996, da un'opera dell'artista pop James Rosenquist, nasce il nuovo marchio illy. Qualche anno dopo, Andrea Illy crea l'Università del caffè che dal 1999 promuove la cultura del caffè rivolgendosi a coltivatori, professionisti e studenti. L'internazionalizzazione del marchio permette di pensare e creare la catena di bar in franchising "Espressamente illy", capace di promuovere e diffondere in Italia e nel mondo la cultura del caffè di qualità. Nel 2007 illy crea una nuova generazione di capsule per caffè espresso, il metodo Iperespresso (coperto da cinque brevetti internazionali) capace di creare una crema più densa e persistente per il caffè espresso. L'anno successivo, grazie a una joint venture al 50% tra illycaffè e The Coca-Cola Company nasce illy issimo, bevanda in lattina al gusto di caffè. Nel 2013 illy collabora con Kimbo e Indesit alla creazione del sistema in capsule UNO.
illycaffè è tra i partner ufficiali dell'Expo 2015 di Milano. Nel 2016, per la prima volta nella storia dell'azienda, viene nominato un amministratore delegato esterno alla famiglia, Massimiliano Pogliani, mentre Andrea Illy mantiene il ruolo di presidente. illycaffè nel 2017 è stata l'unica italiana ad essere inserita all'interno dell'elenco delle '124 aziende più etiche del mondo' fatto da Ethisphere.
 

Pressurizzazione

Nel 1934 Francesco Illy inventa e brevetta il sistema di confezionamento e conservazione a pressurizzazione con gas inerte.
Già nei primi mesi di attività aveva capito che, a contatto con l'aria, gli aromi del caffè svanivano in meno di un giorno. Negli anni 1930 la tecnologia a disposizione era per lo più meccanica e tra i vari tentativi di preservare gli aromi provò a creare il vuoto nei barattoli e sotto pressione ad immettere un gas inerte, l'azoto. Così facendo gli aromi vengono imprigionati, fissati e restano protetti a lungo nel tempo, il caffè nei barattoli illy si affina, la sua rotondità addirittura migliora e ne aumenta la conservazione. L'azoto si dissolve immediatamente al momento dell'apertura del barattolo e non altera il caffè.

Università del caffè

L'Università del caffè nasce a Napoli nel 1999. Nel 2002 si trasferisce a Trieste, presso la sede di illycaffè, ed oggi ha oltre 20 sedi in tutto il mondo.

La miscela

La illycaffè produce e vende una miscela composta da nove varietà di Coffea arabica al 100%, provenienti da India, Brasile, Costa Rica, Guatemala, Colombia ed Etiopia.

Il gruppo

"illycaffè S.p.A." appartiene alla holding della famiglia Illy - Gruppo illy S.p.A. - che controlla anche:
  • Domori (produttore di cioccolato - luglio 2006) al 100%
  • Dammann Frères (casa di tè francese con sede a Orgeval nella regione parigina – marzo 2007) al 77%
  • Mastrojanni (azienda vinicola di Montalcino – settembre 2008) al 100%.
Ha inoltre una partecipazione del 40% nell'azienda Agrimontana (società di Borgo San Dalmazzo operante nella produzione di prodotti di pasticceria) e dal novembre 2011 una partecipazione del 5% nella gelateria Grom (poi ceduta).

Logo

Il logo attuale, utilizzato dal 1996, è tratto da un quadro di James Rosenquist dedicato al caffé.

mercoledì 7 aprile 2021

Almdudler

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La Almdudler è una bevanda austriaca.

Descrizione

È dolce e frizzante, aromatizzata con erbe, simile come aspetto e gusto al Ginger ale. La sua popolarità in Austria è seconda solo alla Coca Cola ed ogni anno ne vengono prodotti 80 milioni di litri.
È prodotta in tre diverse versioni dall'azienda Almdudler Limonade, A. & S. Klein GmbH & Co KG. Le tre versioni sono: Almdudler traditionell (tradizionale), Almdudler light (senza zucchero) e Almdudler g'spritzt (con acqua frizzante).
L'Almdudler è stata inventata nel 1957 da Erwin Klein come alternativa alle bevande alcoliche e deve il suo nome alla popolare frase "auf der Alm dudeln" (cantare jodel sui prati alpini).
Lo slogan della Almdudler è stato scritto da Simon North ed è in dialetto bavarese: "Wenn de kan Oimdudla haum, geh' i wieda ham!" (Se non hanno la Almdudler, tornerò a casa!).
Viene distribuita in bottiglie (di vetro o di PET) da 0,2 a 2,0 litri e in lattine da 0,33 litri.
Dal 1994 è prodotta in licenza all'estero in Germania, Svizzera, Belgio, Polonia.
In Italia si ha una bevanda molto simile all'Almdudler, la spuma.

Valori nutrizionali per 100 ml

  • Per la Almdudler tradizionale:
    • Valore energetico: 38 kcal (160 kJ)
    • Proteine: 0 g
    • Carboidrati: 9 g
    • Grassi: 0 g
  • Per la Almdudler senza zucchero:
    • Valore energetico: 1,4 kcal (5,9 kJ)
    • Proteine: 0 g
    • Carboidrati: 0 g
    • Grassi: 0 g


martedì 6 aprile 2021

Café de olla

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Il café de olla è una maniera tradizionale di preparare il caffè in Messico. Viene preparato in una pentola (olla) di terracotta, per infusione dei chicchi di caffè macinati grossi o finanche interi in acqua calda, aromatizzando con stecche di cannella (e talvolta con anice stellato e scorza d'arancia) e zuccherando con piloncillo. È abitualmente consumato caldo, ed è tipico dei piccoli paesini dal clima freddo del centro del Paese.
 
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