venerdì 11 dicembre 2020

Amaro Ramazzotti

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L'Amaro Ramazzotti è un amaro italiano. Il marchio appartiene alla Pernod Ricard Italia, filiale italiana del gruppo multinazionale francese Pernod Ricard. Apprezzato e conosciuto in tutto il mondo, ha conquistato la leadership del mercato tedesco, diventando il primo brand della categoria amari importato in Germania.

Storia

L'Amaro Ramazzotti venne prodotto per la prima volta a Milano nel 1815. Nacque come "Amaro Felsina Ramazzotti" da una ricetta segreta di Ausano Ramazzotti (Bologna, 1791 – Milano, 1866) un farmacista bolognese trasferitosi a Milano agli inizi del XIX secolo. Fu il primo aperitivo a non avere il vino come base. Nel 1848 Ramazzotti aprì un bar in Via Canonica, 86 vicino al Teatro alla Scala, dove si iniziò a servire l'Amaro Ramazzotti.
Nel 1994 lo stabilimento di Lainate fu chiuso e la produzione spostata negli stabilimenti di Canelli, in provincia di Asti.

Caratteristiche

L'amaro viene ricavato dalla macerazione di almeno 33 varietà tra erbe, spezie e radici. Il metodo di preparazione rispetta con costanza la ricetta originale del 1815, tuttora segreta. Tra gli ingredienti principali le scorze di arance di Sicilia, l'anice stellato, il cardamomo ed i chiodi di garofano, che vengono ridotti in polvere e miscelati con zucchero caramellato ed alcool. Presenta una gradazione alcolica del 30% nella versione classica e del 32% nella variante Ramazzotti Menta.
Nel 2010 Amaro Ramazzotti ha avviato un progetto equo-solidale in Kerala per l'acquisto di erbe e spezie al fine di sostenere i piccoli produttori locali e promuovere un modello alimentare rispettoso dell'ambiente, delle tradizioni e delle identità culturali.
L'acquisto delle materie prime avviene attraverso la PDS Organic Spices – unità di produzione organica della ONG Peermade Development Society - garantendo loro, al contempo, un programma di formazione agraria, commerciale e finanziaria. Un progetto sviluppato insieme a due organizzazioni riconosciute a livello internazionale: l'ONG Planet Finance, attiva in 80 paesi con progetti di micro-finanza e l'impresa federale tedesca GIZ.
Nel 2012 è stato dichiarato kosher.

Degustazione

L'amaro è principalmente consumato liscio o con ghiaccio, come digestivo dopo pasto. Può essere degustato anche come aperitivo, con acqua gassata ed una fetta di limone.
Inoltre, alcuni cocktail utilizzano il prodotto come base:
  • il RamaTonic, è un long drink con amaro Ramazzotti ed acqua tonica
  • il 1815, in onore dell'anno di nascita dell'azienda, miscelato con ginger ale e servito con una fetta di limone ed una di arancio
  • l'High Tea in Milan prevede l'uso dell'amaro, insieme a Lucano, Cynar, succo di limone ed acqua tonica
  • il Friar Minor lo vede mescolato con bourbon, succo d'arancia e club soda
  • il Torino Milano To/Mi Variante del più celebre Milano Torino, ideato da Mattia Pastori presso il Bamboo Bar Armani Hotel Milano lo vede miscelato con vermouth rosso ed uno spruzzo di seltz, e finito con una scorza di pompelmo rosa.
Secondo una tradizione tedesca, dopo mezza birra è d'obbligo consumare un bicchiere di amaro, per favorire la digestione del resto della birra.


Comunicazione

Tra i valori veicolati dal brand, è molto forte il legame con la città di Milano, elemento presente in tutte le campagne pubblicitarie.
Tra queste, sicuramente la più famosa è quella che riprende il celebre slogan "Milano da Bere", coniato da Marco Mignani, utilizzato per lo spot tv del 1987.
Nel 2013 il sito viene aggiornato, in preparazione al prossimo 200º anniversario.
Tra il 1920 e il 1950, la comunicazione è avvenuta attraverso locandine. A partire dal 1972, la comunicazione si è trasferita anche in televisione con i primi caroselli.
  • 1972 - Carosello con Jerry Lewis
  • 1974 - Carosello con Loretta Goggi
  • 1987 - Milano da bere
  • 1992 - Piacere da bere
  • 1994 - Giovane amaro
  • 1999 - L'amaro positivo
Nel 1995, Amaro Ramazzotti insieme alle distillerie Branca e Montenegro, chiede ed ottiene una censura sullo spot tv delle Ferrovie dello Stato con testimonial Adriano Celentano. Motivo della disputa: un comportamento lesivo nei confronti dei produttori di amaro, dovuto ad un capostazione-figurante che sputa un amaro "perché è amaro".

Riconoscimenti

Negli anni ha ricevuto diversi riconoscimenti:
  • 2009 entra a far parte della "Top 10 Best Growing Brands"
  • 2013 ottiene l'ISW Spirit Brand e la medaglia Gran Oro nella categoria herbal liquors
  • 2014 ha ricevuto il marchio "Sapore dell'anno"

giovedì 10 dicembre 2020

Suze

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Suze è un amaro a base di genziane gialle di colore dorato, prodotto in Francia dalla distilleria Rousseau a Maisons-Alfort. È un marchio depositato di proprietà del gruppo Pernod Ricard.

Caratteristiche

  • Miscuglio di infusi e di grappa di genziana (di cui 50% di radici selvagge), e di estratti di piante aromatiche macerate, e completato con molti estratti di piante aromatiche.
  • Colore giallo oro.
  • Grado d'alcool: 15° (Svizzera 20°)
  • Zucchero: 200 gr/litro

Storia

  • Nel 1795, creazione della distilleria Rousseau, Laurens e Moureaux a Maisons-Alfort
  • Nel 1885, il distillatore Fernand Moureaux desidera fare un aperitivo senza usare del vino, e così gli viene l'idea di distillare radici di genziane.
  • Nel 1889, viene creata la marca Suze con la sua bottiglia famosa. All'epoca è un alcool forte (32% di alcool con 80 gr di zucchero/litro)
  • Nel 1912, Picasso fa un collage « Verre et bouteille de Suze » (vetro e bottiglia di Suze).
  • Nel 1945, cambia contenuto di alcool al 16% con 200 gr zucchero/litro
  • Nel 1965, la distilleria viene acquistata dal gruppo Pernod-Ricard
  • Nel 1992, Suze crea bottiglie vendute in un numero limitato:
    • 1992, Suze Picasso
    • 1995, Suze Racines
    • 1996, La bouteille du siècle (la bottiglia del secolo)
    • 1997, Fille de gentiane (ragazza di genziana)
    • 1998, Saga Suze
  • 2001, edizione limitata di Jean-Charles de Castelbajac
  • 2002, edizione limitata di Christian Lacroix
  • 2003, vetro per Suze dell'architetto Jean Nouvel
  • 2003, edizione limitata di Christian Lacroix
  • 2004, edizione limitata di Sonia Rykiel
  • 2005, edizione limitata di Paco Rabanne
  • 2006, edizione limitata di Thierry Mugler
  • 2007, edizione limitata di Gaspard Yurkievich

Origini del nome

L'origine del nome non è definita; potrebbe derivare dal nome Suzanne Gaspard, cognata dell'inventore, o dal nome di un corso d'acqua in Svizzera, Suze.

mercoledì 9 dicembre 2020

Mumm



La Mumm o G. H. Mumm & Cie è una delle più grandi case produttrici di champagne del mondo con sede a Reims, nella regione della Champagne-Ardenne.

Storia

Fondata nel 1827 dai fratelli Jacobus, Gottlieb e Phillip Mumm, eredi di un'antica famiglia tedesca e vinificatori nella valle del Reno, la maison ebbe una svolta con l'idea di Georges Hermann Mumm, nel 1876, di registrare il marchio "Cordon Rouge", mutuato dall'alta onorificenza legata alla Legion d'onore francese. Il nastro rosso sull'etichetta divenne subito un segno caratteristico distintivo che ha segnato il successo di questo marchio.
L'azienda ha attraversato parecchie vicissitudini nella sua storia, compresa una confisca in tempo di guerra da parte dello stato francese, essendo i proprietari rimasti tedeschi anche un secolo dopo la fondazione della maison.
In epoca più recente la casa è passata di mano diverse volte, entrando prima nel gruppo Seagram, poi venendo acquisita da Allied Domecq e infine (2005) passando alla Pernod Ricard.

Popolarità

Lo champagne Mumm vanta una grande popolarità da attribuirsi all'inconfondibile nastro rosso della sua etichetta, e, tra le altre cose, al fatto di essere stata l'azienda fornitrice ufficiale di molte case regnanti europee.
Per anni, fino al 2015, Mumm è stato lo champagne ufficiale con cui si festeggiano le vittorie nel Campionato del mondo di Formula 1. Dal 2016, tuttavia, è lo champagne ufficiale della Formula E.

martedì 8 dicembre 2020

Il latte di mucca che beviamo è sottratto al vitello?

Che il latte che noi beviamo sia sottratto al vitello è un malinteso. Le mucche da latte producono abbastanza latte per sfamare il vitello e noi umani. Questo perché sono il risultato di secoli e secoli di incroci. Esattamente come le mele che mangiamo, che hanno molta più polpa di quelle antiche.

Il vitello ha bisogno del latte materno per vivere, soprattutto nelle prime settimane, e questo gli viene somministrato dagli allevatori, una volta munto dalla madre. Quello che avanza viene è quello che finisce sulle nostre tavole.



lunedì 7 dicembre 2020

Pernod Ricard

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Pernod Ricard è una azienda francese specializzata nella fabbricazione e la distribuzione di vini ed alcolici.

Storia

Il gruppo Pernod Ricard è nato nel 1975 dalla fusione delle due società francesi Pernod e Ricard, che producevano due aperitivi molto famosi. Il gruppo ha avuto una forte crescita in cui la tappa più significativa fu l'acquisizione nel 2001 della produzione di vino e alcolici del gruppo canadese Seagram, messo in vendita da parte di Vivendi Universal a seguito della fusione tra Vivendi e Seagram nel 2000.
Il suo fatturato ammonta a 3,4 miliardi di euro (2003), per un risultato netto di 464 milioni di euro, con oltre 12.000 lavoratori dipendenti.
Come terzo gruppo al mondo nel settore alcolici, Pernod Ricard ha negoziato nel 2005 con il suo alleato statunitense Fortune Brands l'acquisizione del numero 2, il suo concorrente britannico Allied Domecq, conglomerato poco dinamico sorto nel 1994 da fusioni multiple, ma che deteneva etichette importanti come la tequila Sauza, il rum Malibu, Canadian Club, il cognac Martell, Kahlua, e whisky come Ballantine's, Aberlour, Long John e Chivas Regal. Quest'acquisizione fa di Pernod Ricard il secondo gruppo mondiale di vini ed alcolici (dopo Diageo), con un fatturato di 5,6 miliardi di euro.
Questo gruppo è presente anche in Europa, in Giappone, in Messico, in Brasile, in Cina ed in Russia.

domenica 6 dicembre 2020

In Italia c'è una fontana che dà vino gratis

Sì, ne esistono diverse in Italia e in Europa che danno vino solo in particolari occasioni. L'unica da cui sgorga vino ininterrottamente e gratis si trova a Caldari di Ortona lungo il Cammino di San Tommaso. Inaugurata il 9 ottobre 2016, è stata ideata da Dina Cespa e Luigi Narcisi dopo aver visto la famosa fontana di Bodegras Irache a Navarra, in Spagna, che serve a dissetare i pellegrini alle prese con il Cammino di Santiago.



sabato 5 dicembre 2020

Wyborowa



Wyborowa è una popolare vodka originaria della Polonia. La sua produzione cominciò nel 1823 in una distilleria della città di Poznań posseduta dall'imprenditore ebreo Hartwig Kantorowicz. Ci vollero più di quarant'anni prima che tale prodotto fosse esportato. Negli anni '50 e '60, Wyborowa diffuse il suo nome in tutti i maggiori paesi europei - essa costituisce oltre il 60% del quantitativo di vodka importata nel Regno Unito. Dopo il periodo della transizione economica degli ultimi anni '80 e '90, la distilleria di Poznań, come molte altre nel paese, cadde in serie difficoltà e fu vicina alla bancarotta.
Col passare degli anni, grazie alla grande popolarità del marchio, la ditta fu comprata dal gruppo francese, anch'esso produttore di alcolici, Pernod Ricard. I nuovi proprietari mostrarono e stanno tuttora mostrando un grande rispetto nei confronti delle lunghe tradizioni di Wyborowa lasciando il prodotto inalterato. Nel 2009 Pernod Ricard lancia sul mercato la Wyborowa Exquisite, una vodka superpremium destinata al mercato occidentale.
La linea slanciata e suadente della bottiglia, opera di un genio dell'architettura come Frank Gehry, autore della Walt Disney Concert Hall di Los Angeles e del Guggenheim Museum di Bilbao, conferisce a Wyborowa Exquisite uno stile unico e inconfondibile.
Wyborowa Exquisite è prodotta da un'unica qualità di segale (“Dankowskie Golden Rye”, coltivata nei rinomati campi di Turew, in Polonia occidentale), dagli accurati controlli qualitativi e da un processo produttivo che ripercorre le più alte tradizioni polacche.
Vodka Wyborowa ha partecipato a numerosi concorsi per la qualità. Nel 2002, ha ricevuto il premio “International High Quality Trophy” in un concorso organizzato dalla Monde Selection.

 
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