mercoledì 7 settembre 2022

Birra alla radice


Una rinfrescante bibita americana. Tradizionalmente fatto con radice di sassofrasso e leggermente alcolico. Più comunemente fatto con aromi artificiali e non alcolici.

La birra alla radice è stata prodotta per la prima volta dalle popolazioni indigene e non ha mai preso piede al di fuori degli Stati Uniti. Gli stranieri che l'hanno provato in genere lo paragonano alla "medicina".

Il colpevole sembra essere il Wintergreen, uno degli aromi, che viene spesso utilizzato in medicinali come gli analgesici topici.


martedì 6 settembre 2022

Qual è la ricetta originale dello spritz veneziano?

La ricetta originale dello spritz veneziano prevede che i suoi ingredienti siano vino bianco, bitter, acqua gassata e una fetta d'arancia. Personalmente preferisco un buon prosecco ghiacciato con aperol, freddo di frigo, fettina d'arancia e ghiaccio.




lunedì 5 settembre 2022

Whisky

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Il whisky o whiskey è un distillato, ottenuto dalla fermentazione e successiva distillazione di vari cereali, maturato in botti di legno (generalmente di rovere). Alcuni cereali, spesso l'orzo, vengono fatti germinare e trasformati in malto.
La grafia whisky (al plurale whiskies) è generalmente usata per indicare quelli distillati in Scozia e in Canada, mentre con la grafia whiskey (al plurale whiskeys) si indicano generalmente quelli distillati in Irlanda e negli Stati Uniti. Il whisky canadese è anche chiamato Canadian Whisky, mentre quello fatto in Alaska e ai confini con il Canada, dove l'ingrediente principale (almeno al 51%) è la segale, viene chiamato Rye (cioè appunto segale). Il più famoso però è sicuramente quello prodotto in Scozia dove si producono tre categorie di acquaviti profondamente diverse: whisky di malto ricavato dalla distillazione di solo orzo detto single malt, operata solitamente con alambicco discontinuo, il blended whisky ottenuto dalla miscelazione di whisky di cereali (distillato con alambicco continuo), con whisky di malto, e il single grain ottenuto dalla distillazione di un solo cereale la quale distillazione può essere fatta sia nell'alambicco continuo e sia nell'alambicco discontinuo.
Accordi internazionali riservano l'utilizzo del termine Scotch whisky solo a quelli prodotti in Scozia, obbligando i produttori di altre regioni che utilizzano lo stesso stile di produzione a utilizzare nomi differenti. Analoghe convenzioni sono utilizzate nei confronti del Whiskey irlandese e Canadian whisky. Bourbon è un termine con il quale si identifica il whiskey prodotto negli Stati Uniti per fermentazione e distillazione di granoturco, segale e malto d'orzo e che deve il nome alla contea omonima del Kentucky, dove storicamente ne fu iniziata la produzione.
La parola whisky o whiskey è un'anglicizzazione del termine gaelico irlandese uisce o gaelico scozzese uisge che significa acqua di vita. La denominazione latina dell'alcol distillato aqua vitae venne a sua volta tradotta in "uisce beatha" o "uisge beatha", ovvero "acqua viva" o "acqua della vita". Le prime forme della parola in inglese si riscontrano come uskebeaghe (1581), usquebaugh (1610), usquebath (1621) e usquebae (1715).
Non esistono testimonianze storiche certe sulla data della prima distillazione del whisky, sia essa avvenuta in Scozia o Irlanda. Esiste invece rivalità tra queste due regioni nel rivendicare la paternità del distillato. Il commercio del whisky risale al XV secolo però l'anno ufficiale di nascita viene tradizionalmente fissato al 1494, grazie a John Cor e ai monaci delle Highlands. Esistono numerose testimonianze nei documenti della storia scozzese per quel che riguarda lo Scotch whisky.
Nel 1707 il whisky assunse il ruolo e il simbolo della libertà americana nei confronti degli inglesi, in seguito all'inizio del suo contrabbando che durò 150 anni durante i quali il whisky veniva prodotto nelle foreste. Oggi il whisky è il distillato più prodotto e consumato al mondo e il suo mercato è in continua evoluzione (circa un milione di bottiglie l'anno). Durante il fascismo il nome della bevanda fu italianizzato in "spirito d'avena".
Le materie principali sono l'acqua (sorgiva), i cereali (i più utilizzati sono segale, grano, mais e orzo che può essere sia maltato oppure no); la torba impiegata per essiccare il malto, e il lievito.
La preparazione prevede i seguenti processi:
  • Macerazione
  • Fermentazione
  • Distillazione
  • Maturazione
  • Miscelazione
  • Imbottigliamento
Il whisky viene fatto maturare per alcuni anni (da un minimo di due a un massimo che può superare anche i 20 anni) in botti che di solito sono di rovere. Il tempo minimo di maturazione è determinato per legge dai vari stati in cui viene prodotto.
Le botti sono in legno di rovere, solitamente da 80 a 100 anni di età. Ne esistono di due tipi: in rovere europeo o in rovere americano. Il risultato finale dipende anche e soprattutto dal tipo di legno utilizzato e da ciò che era stato contenuto nella botte. Quasi tutte le botti utilizzate per la produzione di whisky sono state precedentemente impiegate anche per la produzione di bourbon o sherry e trasportano quindi gli aromi di questi liquori; in genere quasi tutti i single malts vengono posti a maturazione in botti di rovere americana.
Il whisky raccoglie appassionati in molte parti del globo. In Giappone ci sono alcune distillerie che producono whisky secondo il disciplinare scozzese ed esiste anche una distilleria a Bangalore che produce il marchio Amrut la cui caratteristica, data dal clima tropicale, è di avere un angel share molto elevato (circa il 12%) e quindi di assumere caratteristiche di invecchiamento molto precoci (già al quarto anno in botte).
Molti marchi e distillerie sono attualmente in mano a grandi gruppi nel settore delle bevande. Due dei maggiori gruppi sono la Pernod Ricard, che detiene più di 30 marchi (tra i quali Jameson, Chivas, Paddy, The Glenlivet, Scapa, Aberlour, Four Roses), e il gruppo Diageo (J&B, Johnnie Walker, Cragganmore, Glenkinchie, Dalwhinnie, Cardhu). Ci sono segnali di deconcentrazione con l'apertura o riapertura di nuove distillerie indipendenti e la ridistribuzione di marchi ad altri gruppi, quali Glen Grant e Wild Turkey entrambe appartenenti al gruppo Pernod Ricard e acquisiti dal gruppo Campari, il primo nel 2005 e, il secondo nel 2009.



domenica 4 settembre 2022

Vesper

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Vesper o Vesper Martini è un cocktail composto da gin, vodka e Kina Lillet (quest'ultimo oggi viene chiamato Lillet Blanc). Fa parte della categoria dei pre-dinner cocktail.
Il cocktail è stato inventato nel 1953 da Ian Fleming nel romanzo Casino Royale. L'agente segreto James Bond ordina e nomina il cocktail in onore di Vesper Lynd, bondgirl di cui l'Agente 007 era innamorato.

Ingredienti

  • tre parti di gin
  • una parte di vodka
  • mezza parte di Lillet blanc (il Kina Lillet non è più in vendita dopo una modifica alla sua formula)
  • una fetta lunga e sottile di scorza di limone.

Preparazione

Shakerare gli ingredienti con ghiaccio in uno shaker e servire in una coppa martini larga e profonda decorando con una fetta lunga e sottile di scorza di limone

sabato 3 settembre 2022

Vana Tallinn

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Il Vana Tallinn è un liquore estone, tipico della città di Tallinn, prodotto a partire dal 1898 nello stabilimento dell'azienda Liviko.
Viene prodotto in diverse gradazioni alcoliche, 40%, 45% e 50% e recentemente è stata introdotta in commercio la variante cream al 16%.
Il liquore si presenta di colore ambrato con un sapore dolce e dal retrogusto di vaniglia, cannella e limone.
È in pratica un liquore a base di rum, al quale durante la produzione vengono addizionati vari ingredienti e aromi quali vaniglia, cannella e oli essenziali di agrumi, che ne conferiscono il caratteristico sentore aromatico.
La sua caratteristica dolce e aromatica nasconde in realtà l'elevato contenuto alcolico, rendendolo potenzialmente pericoloso, specialmente in un cocktail chiamato "falce e martello", dove una parte di Vana Tallinn viene mescolata a quattro parti di champagne. Il cocktail è chiamato così, perché secondo la leggenda locale colpisce il bevitore alla testa (martello) e gli taglierebbe le gambe (falce), oltre al palese riferimento alla passata occupazione straniera sovietica.
Fra gli altri possibili usi, il Vana Tallinn si beve liscio o con ghiaccio come digestivo, si può mescolare con soda o latte per ottenere la variante cream, o si aggiunge al caffè nero per una versione "baltica" dell'Irish coffee.
È normalmente distribuito nei paesi baltici (Estonia, Lettonia e Lituania), in Finlandia, praticamente in tutti i paesi dell'Europa dell'est e, dal 2007, anche negli Stati Uniti d'America.

venerdì 2 settembre 2022

Vodka Energy

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Il Vodka Energy è un cocktail appartenente alla categoria dei long drinks a base di vodka e energy drink. È un cocktail dall'apparenza alcolica leggera, in quanto il gusto dell'energy drink copre quello della vodka, la quale lascia solo un leggero retrogusto.



Preparazione

Ingredienti

  • 6,0 cl di vodka
  • 9,0 cl di energy drink

Procedimento

Servire in un bicchiere tipo highball, con o senza ghiaccio, guarnire volendo con una fetta di limone o arancia. Spesso nelle discoteche viene servito, per maggiore comodità, un bicchiere con vodka e ghiaccio e una lattina di energy drink.

Varianti

Le possibili varianti si basano sull'utilizzo di vodke aromatizzate o dal rapporto fra i due ingredienti
  • Double Vodka Red Bull (o DVR), preparato raddoppiando la quantità di Vodka e diminuendo quella dell'energy drink.
  • Vodka Energy alla Fragola (o Scarlett Bull, Ferrari), preparato con vodka aromatizzata alla fragola
  • Vodka Energy alla Pesca (o Yellow Bull, Lamborghini), preparato con vodka aromatizzata alla pesca
  • Vodka Energy alla Menta (o Green Bull, Jaguar), preparato con vodka aromatizzata alla menta
  • Black Vodka Energy' (o Black Bull, Black Rider), preparato con vodka nera
Esiste inoltre una versione premiscelata commercializzata in Germania e Austria, la Flügerl, disponibile anche nella versione Black e Red, ovvero miscelata con vodka nera e vodka rossa.
Non esiste un inventore ufficiale del cocktail, ma è probabile che la bevanda abbia avuto origine in Austria negli anni novanta, per poi diffondersi rapidamente nel nuovo millennio in Europa e America. La fama del cocktail è cresciuta di pari passo alla fama degli energy drink, consumato soprattutto nei locali notturni e da una fascia d'età compresa fra i 18-30 anni. È conosciuto con diversi nomi:
  • Vodka Red Bull, il nome più comune in Italia e nei paesi dove la Red Bull è l'energy drink più commercializzato.
  • Byk, traslitterazione del termine russo бык, toro.
  • VRB, iniziali del cocktail, termine usato soprattutto negli Stati Uniti.
  • Wodka E, termine usato in Germania.
  • Gummibärli, termine usato in Austria e alcune parti della Svizzera
  • Vod Bull, abbreviazione del nome, utilizzata soprattutto nei paesi anglofoni
  • Vod Bomb, altra variazione soprattutto anglofona
Il Vodka Energy è una miscela di alcool con una bevanda ad alto tasso di caffeina (amED); sono state mosse varie critiche a questo mix, in quanto l'effetto eccitante della caffeina ottunde la sensazione depressiva dell'alcol: così facendo la mente non è in grado di recepire la reale capacità alterata del fisico, e l'individuo non si sente ubriaco, e aumentano le possibilità che il bevitore continui a bere, con il rischio di un'intossicazione acuta da alcool, o che agisca come se fosse sobrio, quindi mettendosi, ad esempio, alla guida di un veicolo. Sebbene non ci siano leggi che ne vietano la preparazione, vi sono varie ricerche scientifiche che consigliano un consumo moderato in merito agli effetti del mix; vi sono varie iniziative a livello europeo per l'etichettatura che favorisca un consumo responsabile di tali bevande. In Svezia, in particolare, dopo la morte di tre studenti, sono state emesse misure di allerta riguardo al consumo.

giovedì 1 settembre 2022

Latte macchiato

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Il latte macchiato (un'alternativa al caffellatte) è una bevanda calda di origine italiana che consiste in due strati: crema di latte e caffè espresso oppure latte, crema di latte e un po' di caffè (non più d 20 cl) quanto basta a macchiare la panna che si trova in alto ma senza arrivare al latte che si trova sotto.
Per la preparazione si versa in un bicchiere alto il latte montato e, dopo qualche attimo, si unisce il caffè espresso.


 
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