mercoledì 9 marzo 2022

Daiquiri

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Il Daiquiri o Daiquirì è un cocktail di tipo sour di origini caraibiche a base di rum bianco, succo di lime e sciroppo di zucchero di canna. È servito principalmente in un bicchiere da cocktail; il bicchiere cambia solo nel caso assuma variazioni fruttate. Numerose sono le sue varianti, ma le uniche accettate tra i cocktail I.B.A sono il Frozen Daiquiri e il Daiquiri alla Banana.

Storia

Già in voga negli USA ai primi del Novecento, si può bere anche come corroborante e dissetante. Le sue origini vengono fatte risalire al 1898 quando vi fu la guerra tra Stati Uniti e Spagna, dopo l'affondamento della nave Maine nel porto dell'Avana. Secondo gli storiografi un marine sbarcò in un piccolo villaggio nei pressi di Santiago di Cuba, precisamente a Daiquiri. Qui per placare la sete entrò in una baracca che fungeva da mescita. Rifiutandosi di bere rum liscio, lo fece allungare con succo di lime e poi lo corresse ulteriormente con un po' di zucchero. Nacque così il Daiquiri.
Un'altra leggenda, riportata da Elfloridita.net, sposta la sua data di nascita nel 1905, pochi anni più tardi, quando alcuni ingegneri americani impegnati nei lavori in una miniera lo inventarono e gli diedero il nome della spiaggia cubana Daiquiri. Successe che l'ingegnere Pagliuchi visitò una miniera di ferro ad est di Cuba chiamata Daiquiri. Qui fece domande all'ingegnere americano Jennings S. Cox sul funzionamento della miniera per poterne esplorare altre. Alla fine della giornata, Pagliuchi propose di bere qualcosa. La leggenda narra che Cox avesse a disposizione solo rum, lime e zucchero. Miscelarono gli ingredienti in uno shaker con ghiaccio e Pagliuchi fece: "Come si chiama questo cocktail?". "Non ha un nome...potrebbe essere un rum sour", rispose Cox. Pagliuchi concluse: "Questo nome non è degno di un cocktail così fine e delizioso come il nostro. Lo chiameremo Daiquiri".
Il Daiquiri è celebre per essere stato uno dei preferiti dallo scrittore Ernest Hemingway, assieme al mojito ("My mojito at La Bodeguita, my daiquiri at El Floridita"), viene anche ripetutamente citato nel film "Il Nostro Agente all'Avana" (1958), tratto dall'omonimo romanzo di Graham Greene. Viene citato inoltre in "Improvvisamente l'estate scorsa" (film del 1959, diretto da Joseph L. Mankiewicz) da Katharine Hepburn che lo offre a Montgomery Clift. Un Daiquiri è uno degli elementi chiave nel giallo Assassinio allo specchio di Guy Hamilton, dal romanzo di Agatha Christie. Viene anche citato nel Padrino - parte II, quando Fredo lo ordina mentre è a colloquio con il fratello Mike

Preparazione

  • 4,5 cl di rum bianco
  • 2 cl di succo di lime fresco
  • 0,5 cl di sciroppo di zucchero
Preparare nello shaker e servire in coppetta da cocktail senza decorazione.

Frozen Daiquiri

Il Frozen Daiquiri non è altro che una moderna versione del Daiquiri. Ottima d'estate, rinfrescante, adatta alle serate calde. La ricetta internazionale dell'IBA riporta tra gli ingredienti anche la presenza di una pallina di gelato. Il bicchiere più adatto a servire il Frozen Daiquiri è il Goblet. Si tratta di un bicchiere simile ad una coppa, idoneo per long drink.

Banana daiquiri

Anche il Banana Daiquiri è una versione del Daiquiri moderna. La ricetta internazionale dell'IBA non prevede la crema di banana, mentre altri ricettari la consigliano.

Superior Daiquiri

Cocktail che trova le sue origini a Porto Rico nel 1962, ricetta riscoperta nel 2012 in Italia dentro un vecchio manuale dell'UKBG (l'associazione dei barmen inglesi); la ricetta prevede l'utilizzo del succo di mandarino in sostituzione di quello di lime e una goccia di bitter campari che lo rende molto italiano.






martedì 8 marzo 2022

Sour

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I sours sono una famiglia di cocktail formati da una base di distillato (spesso il whisky) succo di limone (o lime) ed un dolcificante (liquori come il triple sec o anche succhi).
Sono caratterizzati dal gusto acidulo del limone che si fonde con un distillato come il whisky. Al posto del whisky si possono impiegare ad esempio brandy, gin, e altri alcolici. Anche il Margarita ed il Sidecar hanno una ricetta molto simile.
I sours compaiono nel libro di Jerry Thomas "How to mix drinks" del 1862.

lunedì 7 marzo 2022

Mojito

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Il mojito è un famoso cocktail di origine cubana composto da rum, zucchero di canna, succo di limetta, foglie di mentastro verde (hierba buena a Cuba) e acqua gassata.

Storia

L'origine del mojito rimane piuttosto controversa: viene spesso narrato che un cocktail simile al moijto fu inventato dal famoso pirata inglese Sir Francis Drake (El Draque) nel XVI secolo. Quella versione era preparata con aguardiente (rhum non invecchiato) di bassa qualità, lime, acqua, zucchero raffinato bianco di canna e una specie locale di menta, la hierbabuena. Nella metà del 1800 pare che la società Bacardi abbia dato un impulso di popolarità alla bevanda, che comunque raggiungerà la sua definitiva popolarità solo nel XX secolo.
Anche sulla versione moderna del mojito non pare esistere certezza assoluta su chi lo ha proposto per primo, anche se i nomi solitamente più pronunciati sono quelli di barman della Bodeguita del Medio, Attilio De La Fuente, oppure Angel Martinez, che effettivamente rilevò il locale nel 1942, all'apice della sua notorietà per essere frequentato da noti personaggi, come ad esempio Ernest Hemingway, noto consumatore della bevanda e che con la sua frase, scritta anche nel locale "My mojito in La Bodeguita, My daiquiri in El Floridita" rese celebre la bevanda anche fuori da Cuba.
Esistono diverse teorie anche riguardo l'origine del termine "Mojito". Secondo alcuni, esso sarebbe legato al "mojo", un condimento tipico della cucina cubana a base di aglio e agrumi, usato per marinare. Un'altra teoria lo lega alla traduzione della parola spagnola mojadito, che significa "umido". Un'ultima ipotesi, considerata comunque la meno attendibile, fa risalire l'etimologia della parola al termine vudù mojo, che significa "incantesimo".

Preparazione

Ricetta originale

  • Rum ambrato cubano Havana Club 3 anos (4.5 cl.)
  • succo di lime (limon criollo 3 cl.);
  • 2 cucchiaini di zucchero di canna bianco
  • un rametto di Hierba buena (menta marocchina)
  • da 5 a 12 cubetti di ghiaccio
  • acqua gasata (acqua di Seltz o soda). Usare un bicchiere del tipo tumbler alto, come l'Highball.
Si prepara ponendo sul fondo del bicchiere due cucchiaini di zucchero di canna bianco e il succo di mezzo lime, il rum e la menta . Si amalgama il tutto premendo delicatamente le foglie di menta per far sì che si mescolino i sapori e successivamente si unisce il ghiaccio e l'acqua gasata mettendo alla fine un rametto di hierbabuena come decorazione.
(Nota): la hierba buena a Cuba è un'erba spontanea che si trova facilmente, il suo aroma è più delicato e meno persistente della menta selvatica o mentuccia che si trova in Europa, la varietà che più si avvicina è la menta marocchina, reperibile nei vivai ad inizio primavera.

Varianti

Ricetta europea

Al di fuori di Cuba il Mojito si è ormai diffuso in una variante non corretta conosciuta come "versione europea" o "Mojito sbagliato" oppure "Mojito pestato". Si prepara ponendo sul fondo del bicchiere il lime a pezzi e lo zucchero di canna grezzo. A questo punto si amalgama il tutto schiacciando vigorosamente con il pestello (muddler) aggiungendo poi la menta premuta delicatamente, il ghiaccio tritato e infine il Rum bianco. Tecnicamente dunque il cocktail che si ottiene con questo sistema non è un Mojito, bensì una Caipirissima alla menta, a meno che non si completa aggiungendo soda.

Ricetta analcolica

Esiste anche una versione analcolica del Mojito che generalmente è denominato "Virgin Mojito". Si prepara come per il Mojito sbagliato, ma il rum è sostituito da soda in quantità maggiore del normale (sprite, seven-up) o ginger-ale.

Ricetta "Baxeichito"

Questa variante nata a Genova a fine anni '90 nella Ostaia de Banchi riprende la formula classica del "Mojito pestato", ritrattandola usando il basilico (rigorosamente genovese) anziché la menta, conferendo quel gusto tipicamente ligure. Va servito con ghiaccio 5 o 6 foglie di basilico, meglio se dentro a un coccio.

Ricetta Mojitaly

Il Mojitaly è un'altra variante del Mojito, che prevede l'utilizzo (al posto del rum) della Branca Menta. Un cocktail rinfrescante, presentato come long drink, da bere idealmente dalla primavera in avanti. Al posto del lime si può prevedere anche l'utilizzo del mapo, un agrume ibrido tra il mandarino e il pompelmo.






domenica 6 marzo 2022

Aguardiente

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Aguardiente è il nome generico, in spagnolo, per bevande alcoliche tra i 40 e i 45 gradi, che significa letteralmente "acqua ardente", in quanto "brucia" la gola del bevitore.
In lingua spagnola con questo termine (di genere maschile) s'intendono tutte le bevande derivate da distillazione, dal vino o da cereali o frutta, tra cui rientrano per esempio anche le grappe, il whisky e il calvados francese (distillato di mele).
In alcuni paesi latino americani, invece, con questo nome si intende esclusivamente la bevanda locale ricavata dal distillato del succo della canna da zucchero o della melassa. In Sardegna un termine simile "abba ardente o abbardente" si utilizza per definire l'acquavite ottenuta dalla distillazione delle vinacce.
In Colombia e in particolare nelle regioni andine è aromatizzata con l'anice: a seconda della quantità aggiunta si ottengono sapori differenti ed esistono diverse varianti commerciali in competizione tra loro.
Nel Messico prende questo nome in particolare una mescolanza di rum e di mescal, che secondo la tradizione fu bevuto ad Alamo dal condottiero messicano Antonio López de Santa Anna.

sabato 5 marzo 2022

Highball

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L'highball è un bicchiere a forma cilindrica di tipo tumbler di capacità variabile tra 240 e 350 millilitri, utilizzato per servire cocktail miscelati o Highball, tra cui i famosi Cuba Libre e Gin n Tonic. Il bicchiere highball è più alto dell'old fashioned ma più basso e più largo del Collins.

venerdì 4 marzo 2022

Kir

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Il kir è un cocktail di tipo aperitivo, a base di vino bianco, generalmente alcolico al 16%. È un cocktail certificato dall'Associazione internazionale Bartenders. Questo cocktail ha origini francesi e la leggenda narra che fu l'abate Kir di Digione a proporre questo cocktail agli ospiti, naturalmente usando del vino francese, un Aligotè di Borgogna. L'altro ingrediente è la Crème de cassis (chiamata anche Crema di cassis o Cassis de Dijon o Crème de cassis de Dijon), un liquore francese ottenuto dalla macerazione del ribes nero in alcol con l'aggiunta di sciroppo di zucchero.
Ha ottenuto l'A.O.C. (ovvero Appellation d’Origine Contrôlée) “Crème de Cassis de Bourgogne”. Deve avere una gradazione minima di 15° ed un contenuto di almeno 400 g di zucchero per litro. La produzione di questo liquore è consentita solo a Digione con ribes (la varietà migliore è il Nero di Borgogna) raccolti nella Côte-d'Or. Il ribes viene macerato in alcol per almeno tre mesi, con numerosi rimontaggi. Poi dalla spillatura si ottiene il jus vierge. Successivamente la massa del ribes viene ricoperta di alcol e acqua, spillando si ottiene il secondo succo detto recharge. Si ripete l'operazione un'altra volta e si spilla un terzo succo detto lavasse. Ognuno di questi passaggi estrae una serie diversa di sostanze. Alla fine il ribes è pressato e distillato, l'alcol che si ricava servirà per macerare altro ribes. Il cassis di Dijon è ottenuto dalla miscela dei tre differenti succhi con aggiunta di acqua, zucchero e alcol puro. Il Cassis di Dijon si usa soprattutto negli aperitivi per il Kir ed il Kir Royal. Tuttavia può essere usato come digestivo con un terzo di cognac o grappa.

Composizione

  • 9/10 di Vino bianco
  • 1/10 di crema di ribes nero (Crème de Cassis)

Varianti

  • Kir Royal - con Crémant
  • Kir on the Skyy - con Vodka e lime squeeze in sostituzione del vino o dello Champagne.
  • Kir Pétillant - con vino spumante
  • Kir Imperial - con lampone in sostituzione del ribes, e Champagne. Rientrava nella classificazione dei cocktail IBA del 1987.
  • Kir Normand - con sidro di Normandia in sostituzione del vino
  • Kir Breton - con sidro bretone in sostituzione del vino
  • Cidre Royal - con sidro e Calvados

Preparazione

Si prepara direttamente nella flûte, versando prima la Crème de Cassis e colmando con vino ben freddo. In alternativa si può usare un bicchiere a calice per vino.







giovedì 3 marzo 2022

Erbaluce di Caluso passito

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L'Erbaluce di Caluso passito è una tipologia del vino DOCG Erbaluce di Caluso, la cui produzione, consentita nelle province di Torino, Biella, e Vercelli, si svolge particolarmente sulle colline intorno a Caluso, centro del Canavese in Provincia di Torino. Il riconoscimento della Denominazione di origine controllata e garantita è avvenuto con Decreto dell'8 ottobre 2010, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 248 del 22.10.2010.

Caratteristiche organolettiche

  • colore: dal giallo oro all'ambrato scuro -limpidezza brillante.
  • odore: profumo delicato, caratteristico.
  • sapore: dolce, armonico, pieno e vellutato.

Cenni storici

Il vitigno Erbaluce era conosciuto fin dal medioevo, ma veniva vinificato prevalentemente come passito. Nei primi anni sessanta del XX secolo si iniziò a produrre anche come vino secco.
Ottenne la denominazione di origine controllata nel 1967.

 
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