sabato 9 luglio 2022

Amaro Averna

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Averna è un liquore amaro prodotto a Caltanissetta. La società Averna è stata acquisita nel 2014 dal Gruppo Campari.
Nel 1802, da un'agiata famiglia di commercianti di tessuti, nasceva Salvatore Averna. Cresciuto a Caltanissetta divenne uno dei membri più attivi della comunità, giudice di pace e benefattore del dell'abbazia di Santo Spirito. Qui, secondo una tradizione antichissima nata nelle abbazie fortificate benedettine e diffusa in Europa attraverso i monasteri cistercensi e cluniacensi, i frati producevano, con una loro ricetta, un elisir di erbe che, pur essendo "amaro", era gradevole e possedeva, nelle credenze popolari, doti toniche e terapeutiche. Nel 1859, in segno di riconoscenza, i frati decisero di consegnare a Salvatore la ricetta dell'infuso e nel 1868 iniziò la produzione per gli ospiti di casa Averna.
Fu Francesco Averna, figlio di Salvatore, che prese l'iniziativa di promuovere l'amaro, partecipando a diverse fiere, in Italia e all'estero. Durante una visita privata del re Umberto I, nel 1895, l'amaro siciliano era già molto conosciuto, e Francesco ricevette una spilla d'oro con le insegne di casa Savoia. Dopo altri successi, nel 1912 Vittorio Emanuele III concesse alla Società Averna di apporre lo stemma reale con la scritta "Brevetto della Real Casa" sulla etichetta del proprio liquore. La Società Averna divenne così Fornitrice della Real Casa. Tutti questi riconoscimenti, nel corso degli anni, portarono Francesco a ridisegnare l'etichetta iniziale dell'Amaro arricchendola di tutti questi attestati e riconoscimenti. Alla morte prematura di Francesco, la moglie, Anna Maria, prese le redini dell'azienda. Anche se presto fu aiutata dai giovani figli, lei rappresentò un esempio più unico che raro di imprenditrice, donna, nel cuore della Sicilia di inizio novecento.
La terza generazione, cioè i figli di Francesco (Salvatore, Paolo, Emilio e Michele) consolidarono il successo dell'amaro e contribuirono all'evoluzione aziendale anche attraverso le difficoltà dei due conflitti mondiali, tant'è che l'azienda continuò la produzione senza mai fermarsi, trovando anzi il modo di avviare l'attività di esportazione in America. Nel 1958 l'Azienda Averna divenne una società per azioni (la Fratelli Averna S.p.a) e qualche anno dopo fu anche costruito un nuovo stabilimento.
Il 1978 è stato un anno molto significativo nella storia dell'azienda perché dopo 110 anni e tre generazioni si riuscì a trasformare quello che era nato come un prodotto artigianale di famiglia in una azienda importante del mercato italiano. Dal 1978 la quarta generazione degli Averna ha mantenuto tale posizione sul mercato, consolidandola ulteriormente attraverso una gestione basata anche sulla diversificazione dei prodotti. Il "Gruppo Averna" comprende infatti anche l'azienda vinicola Villa Frattina (vini e spumanti). Nell'ultimo decennio, al consolidamento sul mercato nazionale si è affiancato un intenso lavoro di internazionalizzazione che ha visto un crescente sviluppo anche sui mercati esteri.
Nel 2014 il Gruppo Campari acquisisce il 100% di Fratelli Averna. Il controvalore dell'operazione è di 103,75 milioni di euro, composto da un prezzo di 98 milioni e da un debito finanziario netto di 5,75 milioni di euro.
Si presenta di colore scuro (caramello scuro), con un sapore non eccessivamente amaro e una gradazione alcolica pari a 29°, la ricetta originale prevedeva una gradazione alcolica pari a 34° diventati, negli anni 2000, 32°. Il liquore si beve liscio o con ghiaccio, come digestivo o bevanda estiva (con molto ghiaccio) o a temperatura di frigorifero.





venerdì 8 luglio 2022

Filu 'e ferru

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Il filu 'e ferru' o fil' 'e ferru chiamata in italiano "acquavite di Sardegna" è un'acquavite di origine sarda il cui nome, tradotto letteralmente, significa "filo di ferro".
In alcune zone, in particolare nel logudorese e in Barbagia, viene detta anche abbardente (o abba ardente) che significa "acqua che arde, che prende fuoco, molto forte".
Il nome risale a qualche secolo fa e deriva dal metodo utilizzato per nascondere gli alambicchi quando l'acquavite veniva prodotta clandestinamente. I contenitori con il distillato e gli alambicchi venivano nascosti sottoterra e, per poterne individuare la posizione esatta in momenti successivi, venivano legati con uno o più fili di ferro con un capo che sporgeva dal terreno.
Per la produzione vengono distillate vinacce sarde sceltissime (di alta qualità sono le acquaviti ottenute dalla distillazione delle vinacce di Vernaccia) che danno un prodotto con gradazione alcolica che spesso supera i 40 gradi.
Il filu 'e férru più famoso è quello prodotto nell'Oristanese, nel Montiferru e nelle zone interne ad economia pastorale. Particolarmente riconosciuto e lodato dagli amanti del "fil'e ferru" è quello prodotto nelle zone dell'Ogliastra. In quella zona, a livello familiare, artigianale, si produce anche un filu 'e férru con aggiunta di caglio di agnello o capretto locali, che con la la sua acidità dona al distillato aroma e gusto particolarmente acre e caratteristico e, alla vista, una certa velatura. Questa varietà viene prodotta e consumata soprattutto dai pastori e i loro garzoni di pascolo in particolari occasioni di festa rurale o estemporanee dimostrazioni di balentìa.





giovedì 7 luglio 2022

Birra pong

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Birra Pong o in inglese: Beer Pong, conosciuto anche come Beirut, è un gioco di bevute, in cui i giocatori lanciano una pallina da tennis da tavolo da un lato all'altro di un tavolo con lo scopo di fare centro in un bicchiere di birra che si trova dall'altro lato del tavolo. Può essere giocato sia singolarmente (1 contro 1) o a squadre, con più varianti riguardanti l'ordine di tiro. Non esistono regole ufficiali, ma solitamente vengono usati 6 o 10 bicchieri di birra per ogni squadra.
Il necessario per giocare a Beer Pong consiste in: un tavolo discretamente lungo, una pallina da ping pong, dei bicchieri di plastica e tanta birra.
Il Beer Pong viene solitamente giocato da due squadre di due giocatori, tuttavia può essere giocato da qualunque numero di giocatori. Questi ultimi si posizionano ai lati del tavolo, dietro i propri bicchieri.
Il gioco può essere giocato su qualunque superficie. Solitamente giocato su tavoli da salotto o tavoli da ping pong, molti appassionati creano dei tavoli personalizzati, inoltre, alcune aziende vendono tavoli appositi con segni che indicano la metà campo o le zone in cui non può rimbalzare la pallina.
I bicchieri di birra vengono posizionati ai lati più lontani del tavolo, in maniera da formare una forma geometrica. In alcune versioni, viene utilizzato un ulteriore bicchiere contenente dell'acqua, con cui sciacquare la pallina nel caso si sporchi.
Qualunque tipo di birra è utilizzabile per questo gioco, anche se solitamente vengono usate birre economiche e a bassa gradazione alcolica. Esistono anche delle versioni del gioco in cui vengono usate delle birre analcoliche, come all'Università statale dello Utah, dove l'alcol è proibito all'interno del campus. In altre situazioni invece vengono organizzati tornei dove al posto della birra può trovare posto qualsiasi altra forma di bevanda alcolica: vodka, rum, tequila, gin e persino i più svariati e fantasiosi cocktail.
Le regole del gioco possono variare riguardo a tutti gli elementi del gioco: numero dei giocatori, numero dei bicchieri, distanza dei bicchieri, possibilità di rimbalzo della pallina, ecc.
L'unica regola solitamente comune a tutte le versioni del gioco è che ogni volta che una squadra fa centro in un bicchiere della squadra avversaria, un giocatore di quest'ultima deve bere la birra contenuta nel bicchiere (possono fare eccezione alcune gare, decisamente più goliardiche, dove si decide di "premiare" l'autore del centro con la bevuta del bicchiere avversario da lui colpito, anziché farlo bere all'avversario stesso). Inoltre, spesso si concede a chi fa centro un tiro aggiuntivo. E chi fa cadere l'ultimo bicchiere ha perso.
Ci sono tre tecniche per tirare la pallina verso i bicchieri avversari:
  • l'arco: la tecnica più facile e dunque più comune, consiste in un lancio parabolico della pallina;
  • la palla veloce o laser: consiste in un lancio dalla traiettoria "retta", è molto usato nelle partite le cui regole permettono l'abbattimento dei bicchieri avversari;
  • il tiro di rimbalzo: viene effettuato facendo rimbalzare la pallina sul tavolo prima che arrivi nel bicchiere avversario; alcune versioni permettono il rimbalzo solo prima (o solo dopo) la metà campo. 

 

Il gioco si conclude con la vittoria della squadra che ha fatto centro in tutti i bicchieri avversari. In presenza di diverse squadre si può procedere a una serie di partite dove ogni team affronta ciascuno degli altri, per poi giocarsi la vittoria in una finale tra le due squadre che hanno vinto di più.
Nel 2008, la società JV Games Inc. ha prodotto un videogioco per la console Nintendo Wii chiamato Frat Party Games: Beer Pong. Dopo le proteste di associazioni di genitori ed universitarie, il gioco è stato rinominato Frat Party Games: Pong Toss e tutti i riferimenti all'alcol sono stati eliminati.





mercoledì 6 luglio 2022

Balsamo Nero di Riga

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Il Balsamo Nero di Rīga (lettone Rīgas Melnais balzams) è un amaro tradizionale della Lettonia.
La ricetta di questo liquore tradizionale si basa su una composizione di 24 diversi ingredienti fra cui piante, fiori, gemme, succhi, radici, oli essenziali e bacche, mescolati a pura vodka dentro botti di quercia, risultandone una bevanda al 45% di alcool.
Si beve liscio o con ghiaccio come digestivo, mescolato con acquavite o vodka, come correzione di caffè o tè, o mescolato con soda come soft-drink. In altre parole, può essere usato per preparare una grande varietà di cocktail. Si può anche usare come topping per il gelato. Il liquore puro è nero e molto amaro, ma con un retrogusto dolciastro.
Il Balsamo Nero è prodotto dalla Latvijas Balzams sulla base della ricetta ideata da Abraham Kunze, un farmacista di Rīga. Viene venduto in una tipica bottiglia di ceramica marrone fabbricata a mano. Nel tempo esperti di molti paesi hanno grandemente apprezzato la qualità del Balsamo Nero, conferendogli oltre 30 premi in occasione di fiere internazionali.
Viene prodotto a Rīga dalla metà del diciottesimo secolo. Secondo la leggenda, l'Imperatrice Caterina la Grande di Russia, si ammalò durante una viaggio in Lettonia, ma guarì dopo aver bevuto il Balsamo Nero di Rīga.
Il Balsamo Nero è anche usato nella medicina tradizionale. È considerato un buon rimedio contro il raffreddore comune e viene raccomandato (anche se con toni goliardici) contro i problemi di digestione.







martedì 5 luglio 2022

Bacardi

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Bacardi è un'azienda di produzione e distribuzione di alcolici, nota in particolare per il rum. La sua sede è ad Hamilton, nelle Bermuda.
La storica azienda produttrice di rum, di origine cubana, fu fondata nel 1862 da Don Facundo Bacardí Massó. A causa degli espropri a danno di imprese private dovuti alla rivoluzione castrista, Bacardi fu costretta all'esilio da Cuba e trasferì la propria produzione a Porto Rico.
Nel 1993, grazie all'acquisizione dell'italiana Martini & Rossi, storica casa torinese, Bacardi è diventata una tra le più grandi aziende mondiali per produzione e distribuzione di bevande alcoliche.
L'azienda deve il suo nome al fondatore, l'imprenditore catalano Don Facundo Bacardí Massó (1814-1887) nato a Sitges (Catalogna) da una famiglia di muratori. Si trasferì a Cuba nel 1830. A Santiago divenne il proprietario di una nave mercantile nel 1844. Iniziò a fare esperimenti col processo di distillazione del rum e della canna da zucchero col cognac nel 1852, anno in cui il terremoto devastò Cuba. La conseguente epidemia di colera non fermò la volontà di Don Facundo, che iniziò a cercare di creare un nuovo tipo di rum, più raffinato e leggero rispetto a quelli in circolazione, che andasse incontro ai gusti del ceto medio nascente.
Il 4 febbraio 1862 fu aperta la prima distilleria in Calle Matadero a Santiago di Cuba. Il nuovo tipo di rum che Don Facundo riuscì a produrre nella distilleria cubana fu il rum Bacardí Superior, che costituisce lo standard di produzione osservato ancor oggi. All'ingresso della distilleria fu piantata una palma da cocco: El Coco si trasformò in leggenda e si diceva che l'azienda sarebbe sopravvissuta a Cuba fintanto che la palma fosse vissuta, ed in effetti sopravvisse a calamità e guerre fino al 1960, quando la famiglia Bacardí venne esiliata da Cuba. Nel frattempo Bacardí aveva assunto come logo il pipistrello, animale considerato tradizionalmente come portafortuna nelle credenze cubane e spagnole.
Nel 1872 Don Facundo affidò l'amministrazione della compagnia ai suoi figli Emilio e Facundo. La produzione del rum subì un'evoluzione tecnica nel 1889 con l'introduzione dell'alambicco continuo a colonna, capace di facilitare la miscela senza intaccare in alcun modo il gusto originale. Un altro figlio, Josè e suo genero Enrique Schueg divennero soci della compagnia durante il 1890.
Nel 1898, Emilio Bacardí Moreau fu nominato Sindaco di Santiago di Cuba dal generale statunitense Leonard Wood e divenne, dopo la fine della Guerra ispano-americana, il primo Sindaco di Santiago liberamente eletto. In seguito fu nominato senatore. Scrittore molto prolifico, la sua opera fa parte della storia di Cuba. Emilio Bacardí Moreau succedette al padre in veste di presidente dell'azienda e sotto la sua guida, Bacardi cominciò a espandersi verso la Spagna e gli Stati Uniti.
Il 1900 segnò l'avvento del Bacardí & Cola: un anno prima Warren Candler, un vescovo americano della Chiesa Metodista e fratello di Asa Candler, proprietario e presidente della Coca-Cola, introdusse ufficialmente la bevanda americana a Cuba. Nel 1909 l'Ammiraglio Lucius W Johnson assaggiò a Cuba un Daiquirí e ne fu così entusiasta che lo volle far conoscere all'Army and Navy Club a Washington, fu così che il cocktail a base di Bacardí fece la sua entrata sulla scena internazionale.
Nel 1919, il Congresso degli Stati Uniti approvò la legge sul Proibizionismo che proibiva la produzione, il trasporto, l'importazione e la vendita di alcolici negli Stati Uniti. Bacardí aveva aperto uno stabilimento per l'imbottigliamento a New York, ma si ritrovava anche con sessantamila casse di rum e senza un punto vendita. Enrique Schueg, dirigente Bacardí, trovò una soluzione intelligente. Emise immediatamente delle azioni (‘wet stock') intestate alla società d'imbottigliamento del valore di una cassa di rum BACARDÍ ciascuna. Dopo aver venduto le azioni al pubblico, sciolse la società distribuendo una cassa per ogni azione.
Anche sul lato pubblicitario, Bacardí, che aveva sede a Cuba, trovò un modo per aggirare il divieto di pubblicità negli USA: introdusse una serie di cartoline che pubblicizzavano le attrattive di Cuba con i suoi bar e la vita notturna. Queste erano spedite dai turisti americani in visita all'Avana ad amici e parenti negli Stati Uniti, divulgando così la fama del rum e portando molti americani a visitare Cuba, tanto che la rivista Fortune ribattezzò L'Avana “Il bar personale degli Stati Uniti”. Il Proibizionismo in America coincise con il periodo d'oro del Mojito, già diventato, in via ufficiosa, la bevanda nazionale di Cuba e uno tra i cocktail preferiti dai turisti statunitensi.
Lo spirito imprenditoriale di Enrique Schueg, divenuto presidente negli anni Venti, fu strategicamente importante per l'espansione del marchio. La sua prima mossa da presidente fu di commissionare la costruzione del palazzo Bacardí a L'Avana, che dagli anni Trenta ai Cinquanta ospitò eventi frequentati da cubani, turisti e celebrità. Ancora oggi El Edificio Bacardí è un simbolo di L'Avana, restando uno dei migliori esempi di architettura Art déco di Cuba. Nel contempo Schueg diversificò la produzione acquisendo il marchio di birra Hatuey.
Negli anni Quaranta e Cinquanta Bacardí è protagonista della vivace vita di Cuba, animando il Carnevale e diverse trasmissioni radiofoniche, in particolare "The Bacardí Hour", uno show trasmesso da Radio CMQ con la migliore musica cubana di quei tempi. Sul lato aziendale, Bacardí possedeva già distillerie in Messico e a Porto Rico, uffici negli Stati Uniti e così aprì una nuova attività alle Bahamas. Pepín Bosch, Presidente della Bacardí, nel 1958 aveva trasferito tutti i brevetti della società al di fuori di Cuba, questo evitò che l'azienda finisse vittima delle politiche di confisca cubane del 1960.
Il 1960 è un anno epocale: la rivoluzione cubana porta alla confisca delle aziende private dell'isola senza alcun risarcimento. Anche Bacardí resta coinvolta in questa fase politica: tutte le attività e le proprietà immobiliari allocate a Cuba, distillerie comprese, furono espropriate dall'amministrazione rivoluzionaria. Grazie alla previdenza di Pepín Bosch, presidente della Bacardí all'epoca dei fatti, i brevetti della società erano già al sicuro al di fuori di Cuba dal 1958. Grazie alle distillerie fondate a Porto Rico e in Messico, Bacardí risollevò le sue sorti. A fare da filo conduttore con il glorioso passato cubano, la palma di cocco, piantata in ogni stabilimento, anche alle latitudini più fredde.
Stati Uniti, Messico, Porto Rico e Bahamas sono le sedi grazie alle quali Bacardí non cessò mai la sua attività. Anche la nuova distilleria fondata in Brasile nel 1961 contribuì alla continuità del marchio nonostante le difficoltà sopravvenute dopo la confisca della rivoluzione cubana.
Nel 1965 Bacardí apre una distilleria a Nassau, nelle Bahamas. Nello stesso anno Bacardí International Limited si sposta dalle Bahamas alle Bermuda.
Nel 1972 si inaugura l'edificio delle Bahamas.
Una data importante è il 1979: in quell'anno Bacardí Rum si affermò definitivamente come liquore internazionale e divenne il primo marchio di liquori per numero di vendite a livello mondiale.
Nel 1989 Bacardí lancia Breezer negli Stati Uniti.
Nel 1992 nasce la società Bacardí Limited, unificando cinque unità operative strategiche: Bacardí International Limited, con sede alle Bermuda, Bacardí & Company Limited, con sede alle Bahamas, Bacardí Corporation che fa capo a Porto Rico, Bacardí Imports Inc. relativa agli Stati Uniti d'America e Bacardí y Compañía S.A. de C.V., in Messico. Nel 1993 Bacardí perfeziona l'acquisizione di General Beverage, proprietario del Gruppo Martini & Rossi. Con questa acquisizione, Bacardí raddoppia le sue dimensioni e diviene una delle cinque più grandi società di liquori al mondo.
Nel 1998 Bacardí acquisisce importanti marchi come lo scotch whisky Dewar's ed il gin Bombay Sapphire.
Nel 2002 viene acquisita Cazadores, una marca di tequila molto venduta. Nel contempo viene aperta una infrastruttura in Cina.
Nel 2003 Bacardí apre Casa Bacardí a Cataño, in Porto Rico: i turisti possono così visitare la distilleria.
Nel 2004 viene acquistato il marchio di vodka Grey Goose, tre anni dopo Bacardí acquista una partecipazione in Leblon Cachaça, un liquore di lusso famoso in Brasile.
Il 4 febbraio 2012 Bacardí, dopo numerosi riconoscimenti e campagne pubblicitarie di successo, compie centocinquanta anni. L'evento è stato celebrato con la creazione dello speciale Ron Bacardí de Maestros de Ron Vintage: MMXII, messo in commercio in soli duecento esemplari. Questo rum è stato creato da otto maestros de Ron discendenti di Don Facundo.

Elenco dei prodotti

Rum

Tutti i rum Bacardi sono prodotti a Porto Rico con l'eccezione del Bacardi Solera di fabbricazione messicana.
  • Bacardí Superior: nasce nel 1862, dopo anni di ricerche condotte da Don Facundo Bacardí, che diede vita al primo rum chiaro invecchiato e premium al mondo. Il lento passaggio su selezionati carboni vegetali lo rende di colore adamantino. L'aroma è delicato, con tenui sentori di erbe balsamiche. Il gusto è leggero, morbido, equilibrato, con una sensazione finale di freschezza. È la base indispensabile per la preparazione dei cocktail più famosi e richiesti come Mojito, Cuba Libre e Daiquiri. Ha una gradazione di 37,5% vol.
  • Bacardí Gold: è un rum dal colore ambrato, morbido e liscio. È caratterizzato dal bilanciamento tra il sapore di noci, spezie e frutti tropicali, su un sottile retrogusto di quercia. Bacardí Gold è l'ingrediente base del Cuba Libre sin dalle origini del noto cocktail ma spesso è anche miscelato con cocktail a base di frutta o succo di frutta. Ha una gradazione di 37,5% vol.
  • Bacardí Reserva: è ottenuto attraverso i blend di pregiati rum invecchiati tra i due e i tre anni in botti di quercia bianca americana. Ha un colore ambrato, con brillanti riflessi dorati ed un aroma con vivaci note di spezie e di frutta. Il gusto pieno, secco, caldo con retrogusto persistente e con intensi sapori di spezie caraibiche lo rende adatto a reinventare cocktail come Caipirissima e Piña Loca. Ha una gradazione di 40% vol.
  • Bacardi Black: blend di rum selezionati filtrato attraverso il carbone attivo e invecchiato fino a quattro anni, in botti tostate. Il colore è ambrato scuro, l'aroma presenta sentori di prugne secche, frutti tropicali, noce moscata, vaniglia, banana con un finale legnoso persistente. Il gusto equilibrato e morbido lo rende ideale per la miscelazione, in particolare in due classiche ricette come Mai Tai e Rum Sour. Ha una gradazione di 37,5% vol.
  • Bacardí 8: è invecchiato per più di otto anni in botti di rovere. Ha un aroma ricco e complesso: insieme al sapore dell'essenza legnosa, si percepiscono una nota di frutta secca vanigliata ed una sensazione di noce moscata e di spezie. Il colore è ambrato scuro, con fugaci riflessi ramati. Si consuma generalmente liscio e on the rocks ma è anche abbinato ai sapori del caffè, dell'arancia e del cioccolato. Ha una gradazione di 40% vol.
  • Bacardi Solera: il Bacardi Solera 1873 è un rum prodotto in Messico invecchiato per oltre quattro anni in botti di rovere bianco. Presenta gradazione alcolica pari del 38% ed è distribuito esclusivamente in Messico e Nord America.
  • Bacardi 101
  • Bacardi 151: il 151 è un rum prodotto nelle distillerie portoricane e fa parte dei rum overproof a causa del suo elevato grado alcolico (75,5%). È di colore ambrato e viene impiegato principalmente per cocktail e bevande a base di rum.


Rum aromatizzati

  • Bacardí Apple: si tratta di un rum arricchito dagli aromi di frutta ottenuto dalla miscelazione di rum Bacardí Superior con essenze di mela verde. Ha un colore trasparente, un gusto dolce intenso e nel contempo morbido. Si consuma on the rocks è o come ingrediente nei long drink. Ha una gradazione di 32% vol.



Rum speziati

  • Bacardí Oakheart: ha un lieve sentore di affumicato e frutta secca. Il gusto è morbido e speziato, con richiami iniziali all'acero e al miele, cui seguono la vaniglia e il caramello. Si abbina bene alla Cola con ghiaccio. Ha una gradazione di 35% vol.



Ready to Serve

  • Bacardí Mojito Pronto da Servire: si tratta di un mojito già pronto da servire. Conserva tutte le caratteristiche del mojito: il colore verde lime e l'aroma di lime, menta e Bacardí. Ha una gradazione di 14,9% vol.
  • Bacardí Piña Colada Pronto da Servire: è la versione pronta da servire del famoso cocktail bianco latte a base di polpa di cocco, succo d'ananas e Bacardi Superior. Ha una gradazione di 14,9% vol.



Ready to Drink

  • Breezer: mix di Rum Bacardi, succo di frutta e sparkling water.



Altro

  • Bombay Sapphire, una marca di prestigioso Gin
  • Grey Goose, una vodka francese
  • Eristoff, una vodka georgiana
  • Drambuie, liquore al miele e alle erbe scozzese
  • Bénédictine, liquore francese
  • Dewar's, un whisky scozzese


Cocktails Bacardí

  • Bacardí Cuba Libre
Ingredienti: una parte Bacardí Superior (in alternativa Bacardí Reserva o Oro), due parti Coca Cola, una fetta di lime o limone. Ricetta: preparare direttamente in un bicchiere Casablanca con abbondante ghiaccio e fettina di lime o limone. Per una versione più decisa e complessa, versare Bacardí Reserva o Bacardí Oro in alternativa a Bacardí Superior.
  • Bacardí Mojito
Ingredienti: due parti Bacardí Superior, tre parti di soda, mezza parte di lime, mezza parte di zucchero di canna bianco. Ricetta: mettere zucchero e mezzo lime tagliato a spicchi in un bicchiere granity. Pestare fino a sciogliere lo zucchero. Aggiungere alcune foglie di menta e pestarle con tocco leggero. Riempire il bicchiere con tanto ghiaccio tritato a cubetti. Versare Bacardí Superior, soda e mescolare. Guarnire con un rametto di menta.
  • Bacardí Oak&Cola
Ingredienti: una parte di Bacardi Oakheart, due parti di cola tanto ghiaccio. Ricetta: riempire direttamente il boccale o tumbler alto di ghiaccio e versare una parte di Bacardi Oakheart e due parti di cola.
  • Bacardí Daiquiri
Ingredienti: tre parti Bacardí Superior, una parte succo di lime o succo di limone, mezzo cucchiaino di zucchero Ricetta: mixare tutti gli ingredienti con tanto ghiaccio in uno shaker e versare in una coppa Martini ghiacciata o servire on the rocks.
  • Bacardí Pina Colada
Ingredienti: tre parti Bacardí Superior, una parte succo d'ananas, una parte polpa di cocco, una fetta d'ananas, una ciliegia. Ricetta: mixare tutti gli ingredienti e il ghiaccio in un frullatore e versare il mix in un bicchiere hurricane ghiacciato. Aggiungere una fetta di ananas e una ciliegia per guarnizione.
  • Bacardí Cooler
Ingredienti: due parti Bacardí Reserva, due parti Ginger Ale, una parte succo di lime, zucchero, ghiaccio. Ricetta: spremere mezzo lime e lasciarlo nel bicchiere granity, aggiungere lo zucchero, alcune foglie di menta e pestarle con un tocco leggero. Riempire di ghiaccio e aggiungere Bacardí Reserva e Ginger Ale. Guarnire il bicchiere con qualche foglia di menta.
  • Bacardí El Presidente
Ingredienti: due parti Bacardí Oro, una parte di Martini Rosso, una ciliegia. Ricetta: mixare tutti gli ingredienti con ghiaccio in uno shaker, in seguito colare e versare in un bicchiere da cocktail ghiacciato. Guarnire con una ciliegina.
  • Bacardí Mai Tai
Ingredienti: due decimi di Bacardí Black, due decimi di Bacardí Superior, un decimo di sciroppo di granatina, un decimo di sciroppo di orzata, due decimi di succo di lime, due decimi di orange curacao. Ricetta: spremere il lime, aggiungere l'orzata, la granatina, l'orange curacao e Bacardí Superior direttamente in un bicchiere doppio old fashion colmo di ghiaccio. Shakerare e colmare in superficie con Bacardí Black. Guarnire con una ciliegina e ananas.

Il logo del pipistrello ha origine da una colonia di pipistrelli che viveva tra le travi della distilleria: Doña Amalia, moglie di Don Facundo, suggerì di adottarli come simbolo per il rum Bacardí. Per i taínos, i nativi cubani, il pipistrello era simbolo del sapere, mentre in Spagna, terra nativa della famiglia, si riteneva fossero forieri di salute e buona sorte.
  • Poco dopo l'apertura della prima distilleria nel 1862, il secondogenito di Don Facundo, il quasi omonimo Facundo Bacardí, piantò all'entrata degli stabilimenti una palma da cocco che morì soltanto nel 1960, quando le attività della società Bacardí a Cuba furono confiscate dall'amministrazione rivoluzionaria. Ogni stabilimento, anche internazionale, ha la propria palma da cocco per ricordare le radici della compagnia.


 
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