mercoledì 30 marzo 2022

Granita siciliana

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La Granita Siciliana, o più comunemente Granita, è un dolce freddo al cucchiaio. È detta Siciliana perché tipica della Sicilia. Si tratta di un composto liquido semi-congelato preparato con acqua, zucchero e un succo di frutta o altro ingrediente (oltre alla frutta sono più diffusi mandorla, pistacchio, caffè o cacao).

Informazioni Generali

Viene spesso confusa con il sorbetto, insieme al quale può essere considerata uno dei progenitori del gelato e dal quale si differenzia per la consistenza più granulosa (da cui il nome) e cremosa allo stesso tempo — anche se questa consistenza varia di zona in zona (vedi sotto) ed è quasi indistinguibile da quella del sorbetto classico nella Sicilia orientale.
Il contenuto in zuccheri è del 25-35%, mentre quello in acidi è dello 0,5-1%. A differenza del gelato e del sorbetto, l'aria nel prodotto finale sarà completamente assente. Nella preparazione è importante che la gelatura avvenga per gradi e mantenendo in movimento il composto, in modo che l'acqua non si separi sotto forma di cristalli di ghiaccio insipidi dall'aroma zuccherato.
Si serve solitamente in bicchieri di vetro trasparenti. Tradizionalmente va accompagnata da pane fresco e croccante, che è stato sostituito nel tempo dalla tipica brioscia siciliana preparata con pasta lievitata all'uovo e dalla forma a base semisferica sormontata da una pallina (chiamata tuppu o coppola o anche naso). A granita câ brioscia era ed è la colazione tipica dei siciliani, specialmente in estate e nelle zone costiere.
In alternativa, la granita viene anche consumata “da passeggio”, servita in bicchieri di plastica, cartone plastificato o polistirolo, per rinfrescarsi durante le passeggiate nelle lunghe serate estive. Inoltre è abitudine diffusa nei bar siciliani quella di aggiungere piccole quantità di granita di limone per creare variazioni del tè freddo, dell'acqua minerale o perfino della birra. La granita di caffè viene invece aggiunta al caffè freddo per ottenere il cosiddetto "mezzofreddo" siciliano, sostituto del caffè espresso nelle afose giornate estive.

Storia

Le origini della granita vengono solitamente fatte risalire alla dominazione araba in Sicilia. Gli arabi portarono con sé la ricetta dello sherbet, bevanda ghiacciata aromatizzata con succhi di frutta o acqua di rose. A Catania e nel resto della Sicilia, usavano la neve che d'inverno veniva raccolta sull'Etna, sui monti Peloritani, Iblei o Nebrodi e stivata durante l'anno nelle nivieri, apposite costruzioni in pietra erette sopra grotte naturali o artificiali. In estate veniva prelevato il ghiaccio formatosi per essere poi grattato e ricoperto di sciroppi di frutta o di fiori. Questa preparazione, che sopravvive anche nella grattachecca romana, era diffusa ancora fino al primo Novecento con il nome di rattata (grattata).
Durante il XVI secolo si apportò un notevole miglioramento alla ricetta dello sherbet, scoprendo di poter usare la neve, mista a sale marino, come eutettico per poter congelare le preparazioni - la neve raccolta passò così da ingrediente a refrigerante. Nacque il pozzetto, un tino di legno con all'interno un secchiello di zinco, che poteva essere girato con una manovella. L'intercapedine veniva riempita con la miscela eutettica e il tutto poi posto in un letto isolante di paglia. La miscela congelava il contenuto del pozzetto per sottrazione di calore, mentre il movimento rotatorio impediva la formazione di cristalli di ghiaccio troppo grossi.
La granita così preparata ha soppiantato nei secoli la rattata. Nel corso del XX secolo, il pozzetto manuale raffreddato da ghiaccio (o neve) e sale è stato dappertutto sostituito dalla gelatiera.
Ad Acireale, dal 2012, si svolge il festival Nivarata (anivarata.it) dedicato a "il rito della Granita Siciliana" artigianale. Il festival prende il nome dai Nivaroli, preziose figure del passato che quando ancora non esistevano i frigoriferi, attraverso la raccolta e la custodia della neve depositata sulle sommità delle montagne, rendeva possibile la realizzazione del dolce freddo al cucchiaio, tipicamente siciliano, la granita.
Il festival, nelle successive edizioni ha ospitato gelatieri provenienti dalle diverse parti della Sicilia ma non solo: ha aperto le porte a gelatieri italiani ed esteri, che fanno gustare al pubblico delle granite speciali, create appositamente per l'evento.
Le granite in concorso durante i giorni del festival, che si svolge annualmente tra maggio e giugno, vengono infatti gustate e giudicate dal pubblico e da una giuria tecnica di qualità costituita da nomi illustri del settore.

Gusti e varianti locali

Non si può facilmente determinare una “formulazione originale” della granita. Secondo fonti autorevoli, le granite più tradizionali erano quelle ai gusti di limone, alla mandorla al cioccolato e al caffè, e nella Sicilia orientale cannella, gelsomino e “scursunera” (barba di becco). Mentre la barba di becco oggi non viene più utilizzata, il termine dialettale scursunera viene ormai impiegato, specie nel palermitano, per designare la granita di gelsomino con cannella.
Le mandorle usate per la preparazione della granita contengono talvolta una minima percentuale di mandorla amara, decisiva per l'intenso aroma.
La granita nella descritta consistenza semi-liquida è diffusa soprattutto nella parte orientale dell'isola. Nella parte occidentale il termine "granita" viene regolarmente applicato alla gramolata (in Sicilia chiamata cremolata), a consistenza più fine ed omogenea, e le due ricette si sovrappongono e confondono spesso.
Curiosità: il termine "mezza con panna" che se non si specifica il gusto si riferisce esclusivamente alla granita di caffè, è dato dal fatto che fino agli anni 50 - 60, quando la granita veniva accompagnata con del pane croccante di forma lunga e sottile, il bicchiere della granita era di capacità maggiore dell'attuale (peraltro la forma del bicchiere stesso, sviluppato molto in altezza, era ideale per il pane sopra descritto); allora le persone che preferivano una quantità minore di granita, ne chiedevano appunto "mezza". Così la granita iniziò ad essere servita nel comune bicchiere dell'acqua. Oggi la granita "standard" è diventata appunto quest'ultima. Chiedere oggi infatti "una granita di caffè con panna" oppure "una mezza con panna" è praticamente la medesima cosa. [senza fonte]
Molto diffusi nel Catanese sono il gusto al pistacchio (originario di Bronte), alla mandorla (la minnulata catanese, cioè mandorlata, su cui si versa un goccio di caffè caldo) ed i gusti alle frutta: gelsi neri, pesca, fragola, mandarino, ananas.
A Messina e nelle Isole Eolie la scelta di gusti è analoga a quella catanese (prevalentemente Limone, Fragola, Caffè e Pesca), ma la composizione è diversa: leggermente più dolciastra la granita messinese, viceversa più tendente all'aspro quella catanese-siracusana. Una peculiarità messinese è la cosiddetta “granita di cioccolato”, che in realtà è preparata con il cacao magro.
A Siracusa le granite universalmente diffuse in tutti i bar sono state per tradizione: limone, caffè e mandorla (quest'ultima a volte nella versione con mandorla grezza ovvero tritata senza rimuovere la pelle marrone dopo la sgusciatura). È ormai comune, specie nei bar più alla moda, trovare innumerevoli gusti.
In provincia di Ragusa, in particolare nel modicano, è particolare la granita di mandorla abbrustolita. Tipiche della cucina trapanese la granita di gelsomino e quella di gelsi neri.
Nel piccolo borgo costiero di Favazzina, nel reggino, è invece una consuetudine estiva la granita di fico e di fico d'india.

Riconoscimenti

La Regione Siciliana ha inserito nell'elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani le seguenti varianti:
  • Granita di gelsi neri.
  • Granita di mandorla.

Ricetta

La preparazione della Granita chiede un po' di cura e attenzione, perché la sua consistenza cremosa si raggiunge rimestando continuamente il preparato di base, fino a che perde la consistenza liquida per acquisirne una tra il cremoso e il granuloso.
La granita siciliana può avere gusti differenti, anche se i più diffusi sono mandorla, limone e caffè; altri gusti sono: cioccolato, gelsi, fragola, pistacchio e arancia.

Ingredienti

  • 1 l d'acqua.
  • 250 g di zucchero.
  • 1 bicchiere di spremuta di limone.

Preparazione

  1. Far sciogliere bene lo zucchero in un litro di acqua tiepida, aggiungere il succo di limone e mescolare bene.
  2. Mettere il preparato nel freezer e ricordarsi di dare una rimestata ogni 5 / 10 minuti. Ricordate che deve assumere una consistenza granulosa.

Consigli

  • Si può anche tenerlo nel freezer e farlo congelare senza rimestare, ma conviene aggiungere alla ricetta un cucchiaino di farina da disperdere bene senza formare grumi, il che favorisce la formazione di piccoli granuli di ghiaccio e il preparato non diventa un blocco unico. Prima di essere consumata, comunque va parzialmente scongelata.

martedì 29 marzo 2022

Frappuccino

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Frappuccino è un marchio registrato per una linea di bevande al caffè freddo vendute da Starbucks. Consiste in una mistura di caffè (o di un altro ingrediente di base, come ad esempio fragole o crema), ghiaccio e altri ingredienti, solitamente guarnita con panna montata. Il Frappuccino è anche venduto come bevanda al caffè nei negozi e presso i distributori automatici.

Informazioni Generali

Storia

"Frappuccino" è una parola composta da frappé e cappuccino. Questa parola fu coniata e registrata a Boston. Nella zona di Boston, "frappe" (pronunciato "frap" e scritto senza accento) è un termine che indica un denso frappé con gelato, derivato dalla parola francese che è, appunto, "frappé". Il Frappuccino originale fu elaborato, denominato, registrato e venduto dalla catena di caffetterie di George Howell, The Coffee Connection, nel Massachusetts orientale. Quando Starbucks acquistò la Coffee Connection nel 1994 acquisì anche il diritto di produrre, utilizzare e vendere il Frappuccino. La bevanda fu presentata nel 1995 sotto il marchio Starbucks e, a partire dal 2012, Starbucks guadagna annualmente più di due milioni di dollari vendendo Frappuccino.
Come reazione al successo del Frappuccino, molti concorrenti di Starbucks hanno lanciato bevande simili con nomi piuttosto affini: i Mochalatta e Caramelatta (1998) della Cinnabon, Coffee Break, i Chillers di Gloria Jean.

Versioni disponibili

Segue una lista delle tipiche versioni disponibili per ogni tipo di Frappuccino.

Decaffeinato

Molti Starbucks nel mondo servono Frappuccino decaffeinato.

Crème

Fu creata una "crema" priva di caffè per produrre una bevanda chiamata "Frappuccino Blended Crème". Alcuni esempi sono il Frappuccino al tè verde, il Frappuccino con semi di vaniglia e il Frappuccino con fragole e crema.

Vegano

Il Frappuccino preparato con latte di soia divenne disponibile nei negozi d'America e Canada nel 2010. Nel gennaio del 2011 Starbucks introdusse questa opzione nei negozi australiani; da allora questa versione è disponibile anche in altri paesi.

Miscele con succo

Nell'estate del 2006, Starbucks introdusse la Frappuccino Juice Blend, descritta come "veri succhi di frutta combinati con tè Tazo, con aggiunta di ghiaccio". Questa variante sembra essere diversa da quella di diversi anni prima, la Tazoberry "blended tea", perché contiene più "vero succo" e tè freddi "distillati di fresco" invece di un concentrato premiscelato e imbottigliato. Le miscele con succo furono ritirate dal mercato negli anni 2007-2008, quella al melograno per prima. Quella al mandarino fu ritirata poco dopo. Le bevande di questo tipo includevano:
  • Melograno (lampone e ribes in Gran Bretagna e Irlanda): melograno, pesca e altri succhi combinati con tè freddo "Zen". Il Frappuccino al melograno è fuori produzione negli Stati Uniti.
  • Mandarino (mango e frutto della passione in Gran Bretagna, Irlanda, Giappone e Spagna): Mandarino e altri succhi combinati con tè freddo "Passion". Il Frappuccino al mandarino è fuori produzione negli Stati Uniti.
  • Limonata miscelata con fragola: una combinazione di purea di fragola e limonata.
  • Bevanda miscelata con limonata: fresco gusto di limonata con sapore reale di limone, guarnita con ghiaccio. Fu introdotta negli Stati Uniti nell'estate del 2008. Una variante al limone della bevanda fresca fu introdotta nei negozi della Gran Bretagna nel giugno del 2010, dopo una variazione minima nei menu e aumenti dei prezzi per la maggioranza delle gamme vendute.
La bevanda miscelata con limonata era fatta con una base di limonata, più densa di quella usata attualmente per le limonate al tè freddo. Questa bevanda non fu più venduta dall'autunno del 2008, ma può ancora essere acquistata da Starbucks, anche se contenente la "vecchia" limonata, e quindi avente un sapore e una consistenza diversi.

Variazioni

Molte bevande includono ingredienti addizionali, quali ad esempio caffè espresso, sciroppi di vari sapori, scaglie di cioccolato e polveri aromatizzate. Il Frappuccino può anche essere a miscela doppia, o includere più o meno ghiaccio. Lo Java Chip e il Double Chocolaty Chip sono solitamente "corretti" con caffè di qualità, e il Caramel con caramello. Ogni bevanda può essere guarnita con sciroppo o caffè supplementare (così come con altri ingredienti aggiungibili su richiesta, che vanno però ad aumentare il prezzo del prodotto).
Una variante meno famosa è il Frappuccino affogato style. Il caffè espresso è versato sul Frappuccino, invece di essere mescolato al resto della bevanda. Le versioni più comuni sono conosciute come "caramel affogato" e "mocha affogato" , nella quali il caffè espresso viene versato attraverso una "griglia" fatta di caramello o salsa moka, al posto della panna montata.

Varietà internazionali

Esistono anche diverse versioni disponibili solo in alcuni paesi, come il Banana Java Chip and Mango, Azuki nelle Filippine e azuki in Giappone. Il Banana Java Chip è anche disponibile in Svizzera. Il Frappuccino alla mora e tè verde è attualmente acquistabile nelle Filippine e in Australia. Un'altra variante giapponese è il Frappuccino Sakura (con fiori di ciliegio). Il Frappuccino Coffee Jelly fu in precedenza un'offerta stagionale nelle Filippine, ma ora fa parte del listino standard. Il Frappuccino Coconut Mocha è disponibile negli Stati Uniti. In Argentina è possibile trovare il Frappuccino Dulce de Leche. In Perù, dal 2011, esiste il Frappuccino Algarrobina, prodotto con Algarrobina, uno sciroppo derivato dal carrubo nero.

Versione in bottiglia

Nei negozi al dettaglio e nei distributori automatici si vende un Frappuccino in bottiglia. La versione americana in bottiglia da 9.5 oz è prodotta dalla PepsiCo. In Europa la bevanda è prodotta da Arla Foods in Danimarca. Quest'ultima utilizza una ricetta diversa da quella della bevanda miscelata con lo stesso nome.
Sono disponibili i seguenti gusti:
  • Caramello: contiene una piccola quantità di aroma al caramello.
  • Mocha: il gusto più famoso, contiene cioccolata.
  • Mocha Lite: contiene cioccolata e una crema speciale che lo renderebbe meno calorico.
  • Vaniglia: contiene una piccola quantità di aroma alla vaniglia.
  • Caffè: simile al caffè con ghiaccio
  • Strawberries & Crème: a base di crema, privo di caffè.
  • Mint Mocha (edizione limitata): dalla sua comparsa nel luglio del 2005, viene distribuito durante il periodo delle vacanze.
  • Dark Chocolate Peppermint Mocha (edizione limitata): identico al Mint Mocha, ma con cioccolato extra e aroma alla menta. Fu la novità della stagione estiva del 2007 e venne riproposto in quella del 2008.
  • Dark Chocolate Mocha: identico al Mocha, ma con cioccolato extra. Fu immesso sul mercato nel febbraio del 2008.
  • Dark Mocha Raspberry (edizione limitata): cioccolato fondente con aroma di lampone. Prodotto dall'agosto del 2008.
  • Mocha Cookie Crumble: cioccolato con biscotti in superficie.
  • Pan di Zenzero (edizione limitata): aroma di pan di zenzero, viene distribuito nella stagione estiva.
  • S'mores: fatto con cioccolato, cannella light e aroma al marshmallow.

Ricetta

Ingredienti

Per 1 persona (circa 600 ml):
  • 250 ml di latte freddo.
  • 2 cucchiaini di caffè solubile (o caffè classico liquido, ma in questo caso va fatto raffreddare).
  • 3 cucchiai da tavola rasi di zucchero.
  • 1 vaschetta di cubetti di ghiaccio.

Preparazione

  1. Versare in un frullatore il latte, il caffè e lo zucchero. Frullare per circa 20 secondi.
  2. Aggiungere il ghiaccio, e frullare fino a quando non è finemente sminuzzato e amalgamato al resto.
  3. Servire in un grande bicchiere con una cannuccia.

Consigli

Per dare un tocco speziato e particolare, si può aggiungere un pizzico di vanillina. In alternativa si può aggiungere anche del cacao in polvere.

lunedì 28 marzo 2022

Caffè in ghiaccio

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Il Caffè in Ghiaccio è una bevanda fredda a base di caffè la cui preparazione è, in Italia, tipica del Salento.

Informazioni Generali

L'origine è spagnola e si affermò nel Salento già agli inizi del XVII secolo, il "caffè con ghiaccio" ha come nonno, infatti il "Café del Tiempo" tipico caffè di Valencia, dove ancora ora viene servito con una fetta di limone. Agli inizi dell'Ottocento anche ad Otranto il caffè caldo veniva servito o con una buccia di limone verde o con la menta e con pezzi di ghiaccio (o meglio, spesso ancora neve ghiacciata).

Preparazione della bevanda

Si procede alla preparazione del normale caffè espresso che deve essere zuccherato a piacere in una tazzina. Si versa quindi il caffè zuccherato ancora bollente in un bicchiere di vetro (meglio se largo) colmo di grossi cubetti di ghiaccio (per evitare di "annacquare" la bevanda i cubetti non devono essere sciolti, ma "secchi", cioè appena prelevati dal freezer).
Il caffè si raffredda all'istante e conserva il suo aroma originario. La bevanda va consumata immediatamente.
Il caffè con ghiaccio salentino può anche essere "soffiato" per pochi secondi con un getto di vapore per ottenere il cosiddetto "caffè con ghiaccio soffiato", più cremoso.
Il caffè con ghiaccio, oltre che dal caffè freddo, si differenzia anche dal caffè shakerato in cui il caffè e i cubetti di ghiaccio sono agitati con l'utilizzo di uno shaker.

Caffè con ghiaccio con latte di mandorla

È una variante del caffè in ghiaccio anch'essa tipicamente salentina, chiamata anche 'Caffè Leccese', che prevede l'utilizzo del latte di mandorla come dolcificante sostituto dello zucchero. Si prepara il caffè espresso e senza zuccherarlo si versa in un bicchiere colmo di cubetti di ghiaccio. Solo successivamente si aggiungono 2/3 cucchiai di latte di mandorla e si mescola il tutto con un cucchiaino. A volte viene aggiunto anche sciroppo di menta o vodka alla menta. Anche questa bevanda può essere "soffiata".

Ricetta

Ingredienti

Per la preparazione servono pochi ingredienti:
  • Il caffè.
  • I cubetti di ghiaccio.
  • Lo zucchero.

Preparazione

Si procede alla preparazione del normale caffè espresso che deve essere zuccherato a piacere in una tazzina. Si versa quindi il caffè zuccherato ancora bollente in un bicchiere di vetro (meglio se largo) colmo di grossi cubetti di ghiaccio (per evitare di "annacquare" la bevanda i cubetti non devono essere sciolti, ma "secchi", cioè appena prelevati dal freezer).
Il caffè si raffredda all'istante e conserva il suo aroma originario. La bevanda va consumata immediatamente.
Il caffè in ghiaccio salentino può anche essere "soffiato" per pochi secondi con un getto di vapore per ottenere il cosiddetto "caffè in ghiaccio soffiato", più cremoso.
Il caffè in ghiaccio, oltre che dal caffè freddo, si differenzia anche dal caffè shakerato in cui il caffè e i cubetti di ghiaccio sono agitati con l'utilizzo di uno shaker.

domenica 27 marzo 2022

Caffè alla valdostana

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Il Caffè alla Valdostana (in francese, Café à la Valdôtaine; in patois valdostano Café à la Cognèntse) è un modo comunitario di bere il caffè, tipico costume della cucina valdostana. Richiede un contenitore apposito, grolla o coppa dell'amicizia, intagliato in un pezzo di legno.

Informazioni Generali

Storia

In Valle d'Aosta, come nel resto d'Europa, il caffè si diffuse a cavallo tra il sedicesimo e il diciassettesimo secolo.
La diffusione iniziale, come si deduce dal nome in patois valdostano, café à la cognèntse, si riferisce a Cogne.
Le varietà di caffè normalmente utilizzate per il caffè alla valdostana sono quella arabica e quella robusta.

Attrezzi

Esistono due modi per bere il caffè alla valdostana: con la grolla o con la coppa dell'amicizia.
  • La coppa dell'amicizia (in francese, coupe de l'amitié) è un recipiente di legno con coperchio e vari beccucci usato soprattutto in Valle d'Aosta.
Viene spesso chiamata erroneamente grolla, che invece è più alta e stretta.
  • La Grolla (nome connesso con Graal), è un calice da vino in legno tradizionale della Valle d'Aosta. Solitamente è realizzata al tornio e rifinita con intagli a mano. Il legno più utilizzato è quello di noce seguito da quello di acero. Questi tipi di legno conferiscono un sapore particolare al contenuto senza il rischio di spaccarsi per il calore.
Una volta usato solo per bere in compagnia (à la ronde), è ora utilizzato quasi esclusivamente come souvenir e trofeo in varie manifestazioni.

Ricetta

Prima variante

Ingredienti

Per 4 persone:
  • 4 tazzine di caffé.
  • 4 tazzine di grappa bianca.
  • 4 tazzine di puch all'arancia.
  • Una tazzina di Genepy (liquore tipico della tradizione valdostana, da sempre apprezzato per le sue notevoli qualità aromatiche e digestive).
  • 4 cucchiaini di zucchero.
  • 4 chiodi di garofano.
  • Buccia d'arancia a piacere.

Preparazione

  1. Versare direttamente nella coppa dell'amicizia le tazzine di caffè (va bene sia espresso che preparato con la moka).
  2. Cospargere il bordo dell'apertura della coppa con zucchero.
  3. A parte scaldare in una piccola pentola le tazzine di grappa bianca, le tazzine di punch all'arancia, una tazzina di Genepy , i 4 cucchiaini abbondanti di zucchero, i 4 chiodi di garofano e la buccia d'arancia.
  4. Una volta sciolto lo zucchero, aggiungere al caffè il liquido filtrato.
  5. Facendo attenzione, dare letteralmente fuoco al contenuto, e lasciare che la fiamma viva caramelli lo zucchero del bordo, bagnando lo stesso di tanto in tanto, aiutandosi con un cucchiaio.
  6. Versare il caramello ottenuto nella coppa, chiudere con il coperchio e degustare la bevanda in compagnia degli amici più cari, passandosi la coppa di mano in mano, senza MAI appoggiarla sul tavolo se non dopo che sia finita tutta la bevanda (si dice che tra le due persone che malauguratamente non rispettino tale regola, si rompa l'amicizia...). Salute!

Seconda variante

Ingredienti

  • 8-10 bicchierini di grappa.
  • La scorza di un grosso limone.
  • La scorza di una grossa arancia.
  • 18 cucchiaini di zucchero.
  • Genepy o vino a piacere.

Preparazione

  1. Versare i bicchierini di grappa nella grolla, aggiungere le scorze di limone e di arancio, 15 cucchiaini di zucchero, ed eventualmente il genepy od il vino.
  2. Mettere i restanti 3 cucchiaini di zucchero sul bordo della coppa di legno e nei beccucci. Una volta pronto il caffè versarlo immediatamente, ancora bollente nella grolla e girare con un cucchiaino fino a sciogliere lo zucchero.
  3. Usare il restante bicchiere di grappa per bagnare lo zucchero sul bordo del recipiente di legno e dargli fuoco con un fiammifero. Questo procedimento caramellerà lo zucchero e brucerà un poco dell'alcool della grappa. Dopo qualche secondo tappare la grolla. Questo spegnerà la fiamma e sarà possibile bere à la ronde il caffè alla valdostana.

sabato 26 marzo 2022

Caffè alla nocciola

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Il Caffè alla Nocciola è un mix tra Caffè e Concentrato di Nocciola.

Informazioni Generali

La comparsa del caffè alla nocciola avviene negli anni novanta in provincia di Salerno. Le ricette di caffè alla nocciola oggi sono diverse, tra personalizzazioni varie, modifiche e aggiunte di ingredienti che dovrebbero esaltarne il gusto.

Ricetta

Ingredienti

Per la preparazione del caffè alla nocciola napoletano servono di solo due ingredienti, oltre al caffè naturalmente: il concentrato di nocciola e la crema di caffè.

Preparazione

Si prepara un caffè non troppo lungo e possibilmente zuccherato, si aggiunge il concentrato di nocciola quanto basta (la quantità dipende da quanto è concentrata la nocciola), la crema di caffè ben montata, e per concludere si riscalda a vapore, in modo da sciogliere il concentrato di nocciola e amalgamare il tutto e raggiungere una temperatura uniforme.

Preparazione della crema di caffè

Si preparano 4 caffè ristretti, si aggiungono otto cucchiaini di zucchero a velo e si mette il tutto a raffreddare in frigo. Una volta raffreddato il caffè si monta con un frappeizzatore, in pochi minuti è pronta la crema.

venerdì 25 marzo 2022

Analcolico alla frutta

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L' Analcolico alla Frutta è un mix di vari Frutti con Granatina.

Informazioni Generali

Frutta

Con la parola frutta si raggruppano comunemente vari tipi di frutto dolce commestibili, compresi alcuni che non sono propriamente frutti, come le pomacee, ed escludendone altri come i pomodori, principalmente in base al tipo di uso che se ne fa nell'alimentazione.

Usi

Molta frutta, sia fresca che secca, è usata commercialmente come cibo, mangiata fresca o in marmellate e confetture o altri tipi di conserve. Spesso la frutta è anche un ingrediente per vari piatti, specialmente i dolci. Se fresca, in genere, viene mangiata a fine pasto, anche se questa è più che altro solo un'abitudine comune. È consigliabile inoltre sostituire la merenda pomeridiana con della frutta fresca. Il consumo di frutta, nei Paesi mediterranei, è tradizionalmente più alto rispetto ai Paesi più nordici.
È provato scientificamente che un abbondante consumo di frutta (e verdura) fresca, riduca notevolmente l'insorgere di numerose malattie.

Composizione della frutta

La composizione chimica dei frutti dipende dal tipo di frutta e la sua maturazione.
  • Acqua: Fra l'80% ed il 95% è costituita da acqua.
  • Carboidrati: Tra il 5% e il 20% è costituito da carboidrati. Il contenuto può variare dal 20% nella banana fino al 5% nel melone, anguria e fragole. Altri frutti hanno una media del 10%. Il contenuto di carboidrati può variare a seconda delle specie e anche a seconda del momento della raccolta. I carboidrati sono di solito zuccheri semplici come fruttosio, saccarosio e glucosio, facilmente digeribili e rapidamente assorbiti. Nel frutto acerbo troviamo amido, per esempio nelle banane; la successiva maturazione lo trasforma in zuccheri semplici.
  • Fibra: Circa il 2% del frutto sono fibre alimentari, prevalentemente pectina e emicellulosa. La buccia del frutto è quella con la più alta concentrazione di fibre, ma anche dove si può trovare qualche traccia di contaminanti, quali insetticidi, che sono difficili da rimuovere se non con la pelatura del frutto. Le fibre solubili come la pectina gelificante o la forma di miscele di acqua viscoso. La viscosità dipende dal frutto da cui proviene e il grado di maturazione. Le pectine pertanto svolgono un ruolo importante per la consistenza del frutto.
  • Vitamine: Come carotene, vitamina C , vitamine del complesso B. Secondo il contenuto di vitamine si possono distinguere due grandi gruppi di frutta:
    • Ricco di vitamina C, contenenti 50/100 mg. Principalmente agrumi ma anche meloni, fragole e kiwi.
    • Ricco di vitamina A: sono ricchi di carotenoidi, come albicocche, pesche e susine.
  • Sali minerali: come la verdura, la frutta è ricca di potassio, magnesio, ferro e calcio, mentre il sodio vi è contenuto in quantità pressoché irrilevanti.
  • Proteine e Grassi: composti azotati come proteine e lipidi sono scarse nella parte commestibile di frutti, mentre importanti nei semi di alcuni di loro. Così il contenuto di grasso varia tra lo 0,1 e lo 0,5%, mentre la proteina può essere compreso fra 0,1 e 1,5%. L'avocado contiene acido oleico che è un acido grasso, monoinsaturo, ma la noce di cocco è ricca di grassi saturi come l'acido palmitico.
  • Calorie: Il potere calorifico è determinata dalla sua concentrazione di zucchero, compresi tra il 30-80 kcal/100 g. Ci sono anche frutti ricchi di grassi, come l'avocado – contenente il 16% di grassi – ed il cocco, che può raggiungere il 30%.
Avendo un alto valore di lipidi hanno un elevato valore energetico di 200 kcal/100 grammi. Ma la maggior parte dei frutti sono a basso contenuto calorico rispetto al suo peso.
  • Profumi e pigmenti: Il frutto contiene acidi e altre sostanze aromatiche che, insieme all'elevato contenuto di acqua, li rendono rinfrescanti. Il sapore di ogni frutto è determinato dal contenuto di acidi, zuccheri e altri aromi. L'acido malico predomina nella mela, l'acido citrico in arance, limoni e mandarini e l'acido tartarico in uva. Pertanto coloranti, aromi e astringente composti fenolici, anche in concentrazioni molto basse, hanno un influsso determinante sull'accettazione organolettica della frutta.

Ricetta

Ingredienti

  • 1/3 Succo pompelmo.
  • 1/3 Succo ananas.
  • 1/3 Succo pesca.
  • Granatina q.b..

Preparazione

Colmare di ghiaccio tambler alto, mescolare i succhi, versare nel bicchiere. Infine aggiungere la granatina lentamente, guarnizione fetta d'arancio oppure gadget vari da cocktail.

Varianti

Per renderlo leggermente alcolico aggiungete a vostro piacimento prosecco, oppure un po' di Martini bianco Gramegna Pasquale.

giovedì 24 marzo 2022

Snow

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Snow (cinese semplificato 華潤雪花啤酒) è un tipo di birra lager prodotta in Cina dalla CR Snow.
È la birra più venduta al mondo, aggiudicandosi il 5,4% dei consumi mondiali, con 61 milioni di ettolitri, consumati unicamente a livello nazionale.

Produzione

La birra è prodotta dalla CR Snow: una joint venture tra la CRB (acronimo di China Resources Snow Breweries) e la SABMiller. Il prodotto viene realizzato in ottanta stabilimenti nazionali.

Caratteristiche

La birra è stata ideata per andare incontro ai gusti del consumatore cinese, il quale consuma tale prodotto prettamente durante i pasti. Pertanto, la birra ha una bassa gradazione alcolica e un sapore leggero.



 
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