Stili di birra ale
- Bitter
- Mild ale
- Brown ale
- Old ale
- Barley wine
- India Pale Ale (o IPA)
- Stout
- Porter
- Bière de Garde
La birra ha un valore nutritivo di circa 40 kcal/100 g, che equivale alla soda. Ma non deve essere enorme, il problema è che sono calorie vuote, senza alcun beneficio nutrizionale.
La birra ha un alto indice glicemico (110), l'indice glicemico è un valore che rappresenta la velocità di assorbimento dello zucchero da parte dell'organismo. Più alto è questo numero, più velocemente aumenterà la glicemia e diminuirà molto rapidamente, causando intense sensazioni di fame. Di conseguenza, i carboidrati che non possono essere utilizzati immediatamente vengono immagazzinati come grasso, da cui il piccolo strato morbido della pancia.
A causa della presenza di anidride carbonica, la birra tende a gonfiare lo stomaco e dilatare lo stomaco. E più lo stomaco è disteso, più dovrà essere riempito per non avere fame.
Ed è per questo che un appassionato di birra può facilmente sviluppare una pancia di birra!!!
In teoria non lo smaltisci MAI … ma si parla di EMIVITA = IL TEMPO NECESSARIO A SMALTIRNE LA META'
Per avere un'idea riporto questa immagine (per evitare i contenuti ripetuti) … e perché sembra INCREDIBILE … L'ALCOL E' ANCORA PRESENTE (OVVIAMENTE IN TRACCE SEMPRE PIU' RIDOTTE) ANCHE 90 GIORNI DOPO L'ULTIMO DRINK
La Tequila è distillata specificamente dalla pianta di agave blu, o azul, che cresce nello stato messicano di Jalisco.
Il Mezcal è un distillato di agave, di qualsiasi tipo, coltivato ovunque in Messico.
La Tequila è quindi un tipo particolare di Mezcal. Ed è in quest'ultimo che puoi trovare un verme!
E non si tratta di un verme qualsiasi. Ma è un verme che vive proprio sull'agave, chiamato gusano. Il verme del mezcal è lo stadio larvale di un lepidottero, che si nutre del cuore o delle foglie dell'agave.
La larva è stata introdotta nelle bottiglie di Mezcal intorno agli anni '40 e contemporaneamente sono state messe in giro storie sulle proprietà allucinogene, afrodisiache…
Avevo circa 20 anni e vicino alle mie parti c'era un locale stile messicano che serviva questo mezcal con il verme. Alcuni miei amici erano esaltatissimi all'idea di mangiare questo verme "magico".
Beviamo tutti questo mezcal masticando il verme aspettando di acquisire superpoteri.
Non succede niente. Sa di Mezcal in versione croccante (probabilmente era un verme preso nel bosco vicino?).
Il verme del Mezcal è un'interessante manovra di marketing.
Quindi direi un alcolico scuro, es. bourbon, di pessima qualità.
C'è comunque da ricordare che anche le bevande frizzanti, contenenti anidride carbonica, peggiorano i sintomi dell'ubriacatura.
Per esperienza personale
Vino bianco di buona qualità va giù come acqua, la sbronza intendo, non crea molto problemi, ovviamente se è la prima sbronza sono cavoli, ma vale per tutti.
Vino rosso a causa di altre sostanze, così mi hanno detto, causa sbronze peggiori, ed è vero, perché il giorno dopo ho buttato fuori pure l’anima, maledetto vino rosso.
Tequila e Rum vai che è una bellezza, se riesci ad ubriacarti con queste vuol dire che hai delle papille gustative inesistenti, perché hanno un sapore veramente forte, comunque il risultato è simile al vino.
Vodka apriti cielo, meglio tenersi libero per la settimana post sbronza, le probabilità di finire in qualche ospedale è molto elevata.
Ma la peggiore di tutte è la birra, specialmente quella scusa. Quando ti ubriachi inizialmente passi la serata in bagno perché la quantità di liquidi ingerita è molta, la mattina dopo la passerai in bagno perché tutte le sostanze scarse che ci mettono dentro fanno effetto e fidati non lo auguro a nessuno, non puoi schiodarti dal bagno per un bel po’.
Poi in realtà gli effetti dell’alcool quindi etanolo sono uguali, cambia solo da come ti scoli i drink, quello che fa la differenza sono le altre sostanze, per questo birra è vino di bassa qualità sono i peggiori.
Negli alcolici sono presenti diverse sostanze con effetti tossici differenti. Questi sono l'etanolo, il metanolo ed altre sostanze aggiunte nel processo di vinificazione o distillazione.
Il principale è l'etanolo, quello che ha azione ansiolitica e disinibente. Gli effetti sono molto soggettivi poiché la capacità di "reggere l'alcool" è molto variabile a seconda dei recettori che si hanno. La dose tossica di etanolo dipende da individuo a individuo, per età, sesso, popolazione, alimentazione e malattie. Anche il metabolismo dell'alcol etilico non scherza. L'alcool etilico entra subito nel circolo sanguigno altera il sistema neurologico centrale e viene smaltito attraverso i polmoni ed i reni. L'eccesso va ad intasare il fegato. Le donne, per diversa costituzione metabolica regge meno l'alcol etilico, cioè è meno capace di scomporlo e smaltirlo a livello del fegato.
Parlare di peggiore sbronza non è proprio un evento misurabile. I soggetti che reagiscono alla tossicità dell'etanolo con euforizzazione bevono di più e reggono più a lungo, mentre coloro che reagiscono con effetti depressivi piuttosto si addormentano. Si chiama effetto deterrente della sbronza depressiva.
Le cause principali della sbornia "brutta"sono:
1) la presenza del metanolo nel distillato anche in minime quantità, a causa dei suoi metaboliti, formaldeide e acido formico che sono una delle cause del cerchio alla testa del giorno dopo. Una minima presenza di metanolo è normale in molti distillati.
2) l'alcool etilico nel fegato che si trasforma in acetaldeide che è roba brutta e se si accumula provoca vomito, mal di testa e malessere in genere, fino al coma. Coloro che mancano geneticamente di aldeide deidrogenasi (l'enzima che distrugge l'acetaldeide) stanno male, malissimo fin dal primo bicchiere.
Tra i composti tossici che causano il cerchio alla testa sicuramente abbiamo l'anidride solforosa E220, che nei soggetti sensibili causa allergia, altrimenti ha un effetto tossico sul cervello perché riduce l'afflusso di ossigeno sostituito dallo zolfo. Il nostro cervello non apprezza lo zolfo al posto dell'ossigeno. Premesso che l'anidride solforosa oppure i solfiti si utilizzano in una marea di alimenti, va detto che tra gli effetti tossici c'è appunto il mal di testa.
Detto questo, la peggiore sbronza se non si tratta di una intossicazione ma di un eccesso è quella che colpisce i soggetti meno efficienti nella metabolizzazione dell'etanolo e soprattutto dello smaltimento del metanolo. Secondariamente la prendono coloro che non avendo soldi da spendere bevono vini economici additivati di E220.
Il tema dei meccanismi neurologici dell'alcol è molto complesso e questo è solo una piccolissima parte. E' anche interessante capire perché ad alcuni soggetti piace bere alcool ma diciamo solo che ha a che fare con la produzione di dopamina e serotonina. Non faccio la morale a nessuno perché, come dicevano i romani: Homo faber fortunae suae.
La
Birra artigianale
in genere è prodotta con materie
prime, tecniche ed attrezzature che mirano a produrre un prodotto di
qualità, quindi:
-
Materie prime:
malto d'orzo o di frumento di
qualità (niente malto di mais di riso o zucchero come sostituto…),
luppolo fresco ecc…
- attrezzature:
Ci sono impianti realizzati per
produrre più prodotto possibile con una determinata quantità di
materie prime, in poche parole si parla di
Efficienza,
i grandi birrifici puntano a
raggiungere più prodotto finito con minor spesa, l'efficienza
altissima non viene invece ricercata dai microbirrifici che si
preoccupano di più della qualità del prodotto, sacrificando
l'efficienza produttiva.
-
Tecniche:
una birra artigianale è
solitamente non filtrata e
non pastorizzata, cioè non viene filtrato il lievito, nè viene
ucciso tramite la pastorizzazione (che per altro degrada notevolmente
i sapori ed aromi naturali della birra), perchè tutto ciò? Perchè
finchè c'è il lievito, che è un microrganismo vivo, la birra può
subire cambiamenti, in meglio ed in peggio, con il trasporto,
conservazione errata, esposizione alla luce o sbalzi di temperatura
il prodotto si deteriora…. e questo la rende più difficile da
trasportare su larga scala con vari mezzi di trasporto. L'ideale con
la birra artigianale sarebbe il Km 0. La birra industriale può
viaggiare facilmente con qualunque mezzo e subire sbalzi di
temperatura e sballottamenti arrivando perfettamente intatta senza
subire alterazioni.
Ecco perchè una birra artigianale da
0,33 acquistata in un apposito negozio fisico o online può costare
tra 3–5 € a bottiglia per fare un esempio. In locale certamente
il prezzo è più alto, in genere mi sono trovato a pagare tra 4,5€
- 6€ per una buona birra nel formato 0,33. In Italia purtroppo
molti locali esagerano e si vedono anche prezzi sopra i 7 - 8€ a
bottiglia… qua si tratta quasi sempre di speculazione.
Una birra
industriale economica invece al supermercato può costare anche 0,40€
(solo la bottiglia io la compro a 0,20€, come può costare la birra
al suo interno 20 centesimi!?), la stessa però al ristorante la
ritrovate al prezzo moltiplicato 4–5 volte quello del supermercato
(mentre con la birra artigianale, per fortuna, il prezzo non viene
moltiplicato così tanto…)
Lo stesso discorso vale per tante
categorie di prodotti alimentari, come il vino, lo spumante (uno
spumante che costa meno di 20€ difficilmente è un vero spumante
naturale, ma neanche lontanamente), superalcolici ecc…
PS: ovviamente esistono le eccezioni, ci sono birre prodotte su larga scala, a buon prezzo, che risultano di buona qualità, e birre artigianali invece presentate, con prezzo da prodotto di qualità artigianale, che poi deludono le aspettative al palato (Non posso dimenticare di quando ho assaggiato una pessima birra artigianale al prezzo, assolutamente fuori da ogni logica, di 12€ per 0,5 L di bottiglia)