sabato 3 aprile 2021

Black Ivory

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Il Black Ivory (che in lingua inglese significa "avorio nero") è un caffè prodotto dalla Black Ivory Coffee Company Ltd nel nord della Thailandia. È ottenuto a partire da semi di coffea arabica, che vengono ingeriti dagli elefanti e recuperati poi dalle loro feci. Gli enzimi digestivi degli elefanti decompongono parte delle proteine del caffè, rendendolo meno amaro. I semi vengono digeriti tra le 15 e le 70 ore dai pachidermi, e nello stomaco sono presenti insieme ad altri ingredienti che influenzano l'aroma del prodotto.
Il Black Ivory è una tra le varietà più costose di caffè (circa 1100 USDkg) e ha una produzione limitata, per cui è disponibile in pochi hotel di lusso al prezzo di 50 USD la tazza. La produzione è infatti limitata dalla disponibilità di bacche di caffè, l'appetito degli elefanti e la capacità dei mahout di recuperare i semi dalle feci degli animali. Molti semi vengono frantumati nella masticazione, per cui sono necessari 33 kg di semi di caffè per produrre un chilogrammo di prodotto finito.
Il caffè viene prodotto nella Golden Triangle Asian Elephant Foundation, un rifugio per elefanti presso il distretto Chiang Saen, nel nord della Thailandia. Circa venti animali si occupano della produzione del caffè, e l'otto percento delle vendite è destinato alla fondazione per la tutela degli elefanti.

venerdì 2 aprile 2021

Bicerin

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Il Bicerin (pronunciato in piemontese, letteralmente bicchierino) è una storica bevanda calda e analcolica tipica di Torino, evoluzione della settecentesca "bavarèisa", gustosa bevanda servita in grandi bicchieri tondeggianti, composta da una mescolanza di caffè, cioccolato e crema di latte dolcificata con sciroppo.
Il rituale del bicerin prevedeva che i tre ingredienti fossero serviti separatamente. Inizialmente erano previste tre varianti: pur e fiòr (l'odierno cappuccino), pur e barba (caffè e cioccolato), un pòch ëd tut (ovvero un po' di tutto), con tutti e tre gli ingredienti miscelati. È stata quest'ultima formula ad avere più successo e a prevalere sulle altre. Il tutto veniva accompagnato da "bagnati", dolcezze artigianali di ben 14 specie.
Tra i primi testi che raccontano la storia del Bicerin c'è il testo di Alberto Viriglio, Torino e i Torinesi, la cui prima edizione risale al 1898.
Nel 2001 il Bicerin è stato riconosciuto come "bevanda tradizionale piemontese" con pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte.

La ricetta

Si ritiene che la sua origine sia dovuta allo storico locale torinese Caffè Al Bicerin (del 1763) situato in Piazza della Consolata, che da allora ne porta il nome e ne conserva gelosamente la tradizionale ricetta, difesa accanitamente: i dipendenti sono tenuti per contratto al segreto. È comunque possibile trovarlo nelle migliori caffetterie di Torino, in versioni sempre lievemente differenti nelle dosi, e nell'omonima caffetteria.

Gli ingredienti

Gli ingredienti sono semplici: cioccolato fatto in casa, caffè e fior di latte, ma le dosi della ricetta originale sono sconosciute. Il risultato è una bevanda gustosa, frutto della fusione dal bollente della cioccolata con il marcato sapore del caffè e la delicata schiuma raffreddata del fior di latte. Viene servito in alti bicchieri o calici di vetro che permettono di osservarne la sfumatura di colori dovuta al miscelarsi dei vari ingredienti.

Liquore

Il bicerin non va confuso con il liquore omonimo prodotto con altri ingredienti (è un liquore alla crema Gianduia).

Estimatori

Grandi appassionati di Bicerin furono Camillo Benso, conte di Cavour, Pablo Picasso, Alexandre Dumas (padre), Ernest Hemingway (che lo inserì fra le cento cose del mondo che avrebbe salvato), Umberto Eco (nel Il cimitero di Praga cita l'omonimo caffè storico) e Riccardo Pedraneschi (Il mistero della Pallacorda).



giovedì 1 aprile 2021

AMT Coffee

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AMT Coffee è una catena britannica di caffetterie principalmente situate nelle stazioni ferroviarie. Fu fondata nel 1992 da Alistair McCallum Toppin e i suoi due fratelli Angus e Alan. Il primo negozio ha aperto nel centro di Oxford.

Diffusione

AMT Coffee ha 68 bar nel Regno Unito ed Europa occidentale (aggiornato novembre 2010).
  • Stazioni UK 37
  • Aeroporti UK 8
  • Ospedali UK 5
  • Altro UK 9
  • Stazioni Eire 3
  • Stazioni Belgio 4
  • Stazioni Germania 2

mercoledì 31 marzo 2021

Caffè espresso

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Il caffè espresso è una tipologia di caffè, la più consumata e conosciuta in Italia. Ottenuta dalla torrefazione e macinazione dei semi della Coffea arabica e Coffea robusta, è preparata a macchina secondo un procedimento di percolazione sotto alta pressione di acqua calda. Normalmente, per ottenere un buon espresso da bar, il macinacaffè deve essere dotato di macina elicoidale centrifuga, l'unica adatta a frantumare i chicchi in fini granuli con dimensione uniforme; il grado di finezza della macinatura va scelto in base alle caratteristiche della macchina, della miscela e alle condizioni ambientali di umidità e temperatura; generalmente risulta più fine di quella da cui si ottiene il caffè da moka.

Storia

Il caffè espresso, oggi noto in tutto il mondo, è nato a Torino nel 1884, in seguito all'invenzione della macchina per produrlo, brevettata da Angelo Moriondo con il brevetto n. 33/256 del 16 maggio 1884. Fu successivamente realizzato con brevetto del 20 novembre 1884 vol. 34 n. 381. L'invenzione fu poi coperta da brevetto internazionale mediante registrazione avvenuta a Parigi il 23 ottobre 1885.
17 anni dopo, nel 1901, la macchina fu poi perfezionata dal tecnico milanese Luigi Bezzera e le migliorie tecniche apportate furono anch'esse coperte da brevetto. Nel 1905 il brevetto venne poi acquistato da Desiderio Pavoni che fondò la ditta La Pavoni e iniziò la produzione in serie (una al giorno), in una piccola officina di via Parini a Milano.

Preparazione

Da un punto di vista fisico l'espresso è una bevanda ottenuta dalla percolazione di acqua calda sotto pressione, per 25 secondi circa che passa attraverso uno strato di caffè (circa 6-7 g tostato, macinato e pressato; nel passaggio attraverso la polvere di caffè, la pressione dell'acqua si esaurisce e la bevanda fuoriesce a pressione atmosferica. Da un punto di vista chimico si tratta di un'estrazione solido-liquido dove il solvente è l'acqua calda. Il metodo espresso per la preparazione del caffè si contraddistingue dagli altri metodi soprattutto per l'utilizzo di un'elevata pressione dell'acqua e per una sua temperatura che non raggiunge il punto di ebollizione.
Inoltre la macinatura del caffè tostato particolarmente fine offre una resistenza all'acqua di percolazione tale che permette l'estrazione di sostanze lipofile e idrosolubili che regalano alla bevanda in tazza caratteristiche uniche in termini di crema, aroma, corpo e retrogusto. Di fondamentale importanza è la freschezza della miscela tostata, in termini pratici, la massima fragranza dell'espresso si ottiene all'apertura della confezione sigillata del produttore, col passare dei giorni, l'esposizione dei chicchi all'aria ambiente, tende ad irrancidire le sostanze oleose contenute, con conseguente minore produzione di crema ed alterazione del gusto. E' importante evidenziare che anche la macinatura al momento ha grossa importanza, poiché già 20 minuti dopo il 40% degli aromi si è volatilizzato.
Anche la tazzina ha la sua importanza: la forma conica permette di osservare con precisione la quantità scesa in essa, il forte spessore, ovvero grande massa, contribuisce a mantenere relativamente costante la temperatura dell'espresso, ovviamente la tazzina dovrà risultare calda già prima dell'uso, per questo motivo, le tazzine nei locali bar sono posizionate sopra la macchina, coperte da un tovagliolo di stoffa. Oltre che alla tazzina di porcellana servita con il piattino, molto spesso il caffè espresso viene servito in bicchierini di vetro usati per consumare superalcolici come la vodka, e viene definito caffè in vetro.

Varianti

Caffè ristretto

Si ottiene con la macchina per caffè espresso, semplicemente lasciando fluire meno liquido nella tazzina, così da estrarre dalla polvere macinata del caffè solo le prime frazioni che contengono i tannini; si ottiene un espresso più intenso e più denso (cremoso) non vengono però estratti al meglio gli aromi. La concentrazione di caffeina è molto ridotta. Si può preparare anche con la moka, spegnendo il fuoco non appena il caffè comincia a uscire. Pressione 9-10 bar, 15-18 millilitri.

Caffè corto

Diverso dal caffè ristretto, Il caffè corto è semplicemente mezza tazza di caffè preparato normalmente con la moka o con la napoletana, o con altro strumento che non sia la macchina per caffè espresso. In questa varietà si ha sempre la stessa concentrazione di caffeina di un caffè lungo ma una minor quantità di liquido. Pressione 9-15 bar, 50-65 millilitri.

Caffè lungo

Opposto al caffè ristretto, si ottiene lasciando fluire più acqua nella tazzina rispetto ad un normale espresso, si ha così un caffè con una dispersione degli aromi, un'amarezza pronunciata e un maggiore contenuto di caffeina, a causa del maggior quantità di caffè, anche se la concentrazione di caffeina è minore per la maggiore diluizione in acqua. La definizione "lungo" è spesso usata per disprezzare il caffè servito, per via dell'eccessiva quantità di acqua che deconcentra il gusto e l'aroma. Pressione 9-10 bar, più di 33 -45 millilitri.

Caffè macchiato

Si ottiene aggiungendo una piccola quantità di latte, freddo o caldo, nel normalissimo espresso appena preparato, e prende quindi il nome di macchiato freddo e macchiato caldo; il latte viene spesso schiumato prima di versarlo così da ottenere un caffè macchiato schiumato. Viene spesso confuso con il cappuccino ma quest'ultimo ha maggiori quantità di caffè e latte e viene servito in tazze più grandi, inoltre, sia caffè che latte vengono schiumati e spesso viene aggiunta polvere di cacao per esaltarne il gusto e l'aspetto. A Trieste il termine "cappuccino" definisce il caffè definito pressoché in tutto il resto d'Italia come "macchiato caldo" o semplicemente macchiato. In questa città il termine "caffelatte" definisce il cappuccino propriamente detto.
Una variante è quella di usare panna (da caffetteria) al posto del latte freddo. In commercio esiste un formato specifico (una piccola vaschetta rotonda) mentre nei caffè di lusso o in quelli delle pasticcerie si trova utilizzata la panna fresca.

Caffè corretto

Caffè corretto è una comune definizione usata per indicare un normale espresso modificato dall'aggiunta di una piccola quantità di un superalcolico, solitamente di grappa; si serve il caffè nella tazzina (o bicchierino) con tanto di alcolico già versato, oppure si servono caffè e alcolico separati. Si può intendere correzione anche con altri super alcolici come ad esempio brandy, mistrà, sambuca, rhum o altro. In questo caso va, però, specificato il super alcolico che si desidera. Per tale operazione è il caso di usare grappe derivanti da più vitigni (quindi non monovitigno), perché, in ogni caso, l'aroma specifico di un unico vitigno andrebbe a confondersi nel più forte aroma del caffè. In Spagna, si ha il corrispondente carajillo, anch'esso ottenibile con diversi tipi di correzione.

Rexentìn

In Veneto c'è l'usanza di fare il cosiddetto "rexentìn" (o anche "raxentìn" in alcune zone), ovvero risciacquo: dopo aver bevuto il caffè corretto rimane sul fondo della tazzina una piccola quantità di bevanda, che si pulisce versandovi e bevendo un po' dell'alcolico usato per la correzione. In Trentino-Alto Adige tale usanza è diffusa, chiamata resentìn, solo con caffè di moka.

Caffè decaffeinato

Espresso la cui polvere macinata è stata sottoposta ad un processo di estrazione della caffeina prima di essere usata per estrarre la bevanda.

martedì 30 marzo 2021

French 75

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Il French 75 è un cocktail a base di gin, champagne e succo di limone. È un cocktail ufficiale IBA.

Composizione

  • 6 cl di champagne
  • 3 cl di gin
  • 1,5 cl di succo di limone
  • 2 gocce di sciroppo di zucchero

Preparazione

Nello shaker versare 3 cl di gin, 1,5 cl di succo di limone e due gocce di sciroppo di zucchero. Agitare e filtrare in una flûte. Completare aggiungendo 6 cl di champagne. Mescolare delicatamente.

lunedì 29 marzo 2021

Flaming Lamborghini

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Il Flaming Lamborghini (che si può tradurre letteralmente in "Lamborghini infuocata") è un cocktail alcolico. Viene servito flambé. Esistono alcune varianti nel presentare questo cocktail; una di queste è presentarlo a forma di torre.

Storia

La paternità del Flaming Lamborghini è sconosciuta ma molti locali si dichiarano "home of the famous Flaming Lamborghini" (casa del famoso Flaming Lamborghini) come, ad esempio, il Flames di Ios (Grecia).

Preparazione

Gli ingredienti per preparare un tradizionale Flaming Lamborghini sono principalmente quattro:
  • Sambuca
  • Kahlua
  • Baileys (che alcuni sostituiscono con latte per diminuire il grado alcolico)
  • Curaçao
Per preparare il cocktail servono inoltre tre bicchieri: uno da cocktail poco profondo e con apertura piuttosto ampia e due piccoli da shot. Si versa la Sambuca e la Kahlua in parti uguali nel bicchiere più grande cercando di bagnare anche i bordi interni del bicchiere con la Sambuca. Negli altri due bicchierini si versano i restanti ingredienti: in uno il Baileys e nell'altro il Blue Curacao. Prima di consumare il cocktail occorre "accenderlo" ovvero servire flambé il bicchiere più grande ed iniziare a bere, con una cannuccia, il contenuto mentre, appena iniziato a bere, il barista esperto versa i due bicchierini in quello più grande spegnendo il cocktail. Secondo la tradizione il cocktail va bevuto tutto in una volta. Ci sono delle piccole varianti che consistono nel versare un po' di zucchero quando il fuoco si sta spegnendo in modo da avere un piccolo effetto coreografico. È necessario prestare molta attenzione nella preparazione di questo cocktail in quanto è assolutamente indispensabile spegnere il fuoco prima di iniziare a bere e maneggiare con estrema cautela i vari bicchieri. Per questo il cocktail deve essere preparato esclusivamente sotto la supervisione di un esperto. Esistono altre varianti di questo cocktail in cui si aggiunge il terzo bicchierino shoot di Galliano, un liquore italiano aromatizzato alla vaniglia. Questa variante è presente in vari locali della zona Soho di Londra.

domenica 28 marzo 2021

Gay bar

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Un gay bar è una tipologia di bar rivolto principalmente a una clientela gay o lesbica. Altri nomi adottati che includono questa fattispecie di clientela sono: gay club o gay pub, queer bar, lesbian bar, dyke bar, o boy bar.

Caratteristiche

I locali gay, siano essi club o bar, servono innanzitutto come punto di incontro per la comunità gay, come del resto lo sono i suoi corrispettivi eterosessuali.
La musica, come nei bar eterosessuali, può essere live, mixata da uno o più DJ, latino americano, jazz, blues, disco, drum and bass, punk, house, trance, techno, pop. Generalmente il genere di musica viene associato a un particolare giorno settimanale, dalle dimensioni, dall'immagine e dalla clientela del bar stesso. Una particolartà appariscente di questi locali è l'effetto scenico prodotto dell'illuminazione, attuata con tecnologia elettronica impiegante moderni dispositivi LED ad alta intensità, oltre alla sfera specchiata, alla macchina del fumo (fog-machine), alla proiezione di effetti speciali o filmati video, cubi, piattaforme su cui ballare o vedere spettacoli, gabbie, cubi per i ragazzi immagine (chiamati go-go boy/girl). Alcuni club gay hanno anche la backroom o dark room, che sono solitamente camere buie dove le coppie si possono appartare in intimità.
I bagni dei gay bar, ove vige una stretta politica di ingresso, solitamente, non vengono discriminati per il sesso della clientela, infatti alcuni bar hanno bagni unisex, mentre altri seppur discriminati per sesso vengono utilizzati dalla clientela come bagni unisex, questo potrebbe risultare illegale in alcune giurisdizioni. Bar dedicati unicamente a persone lesbiche sono generalmente meno comuni, soprattutto in Italia.
Alcuni bar gay restringono l'entrata solo a persone gay o lesbiche, altri optano per una clientela mista con una prevalenza omosessuale. Generalmente i gay bar con darkroom hanno una politica di ingresso più restrittiva. I gay bar sono spesso aperti anche per i transgender e i travestiti, e possono offrire esibizioni in drag.

Storia

Uno dei più antichi gay bar fu il White Swan, in Vere Street, a Londra, che nel 1810 venne attaccato, conducendo a due esecuzioni (il Vere Street Coterie) per il crimine di sodomia, e che fu frequentemente la scena di matrimoni gay svolti dal Reverendo John Church.
Stonewall Inn, situato in Greenwich Village, New York, l'area dei noti moti di Stonewall del 1969, considerati come punti principali per il movimento dei diritti gay in America.

Famosi nightclub gay

Canada
  • Unity II, Montreal, Canada
  • Woody's è il più grande e il più popolare gay bar della città di Toronto
  • The Odyssey, è il primo gay nightclub di Vancouver
  • The Twisted Element, è il gay bar più popolare di Calgary.

Repubblica Ceca
  • Friends, il più antico ed il più famoso gay bar attivo a Praga.
Germania
  • Die Busche, è il più grande nightclub omosessuale a Berlino, dove tutta la provincia gay e lesbica si incontra il fine settimana.
Giappone
  • Arty Farty, Shinjuku ni-chome, Tokyo
Messico
  • El Taller, Città del Messico, il più antico gaybar attivo dell'America latina.
Filippine
  • Adonis, Timog Ave. Quezon.
Spagna
  • Metropol, Murcia. La disco gay più famosa del sud della Spagna.
Regno Unito
  • Poptastic, Manchester
  • Heaven, si descrive come "il gay nightclub più famoso del mondo nel mondo," è stato aperto più di 20 anni fa (ndr. oggi 2006). Londra.
  • G-A-Y, creato all'Astoria in Charing Cross Road. Londra.
  • Love Muscle, il malvagio club a 'The Fridge' in Brixton, Londra
  • Rubyz, Bournemouth
  • Dover Castle, il primo gay pub nel Regno Unito. Situato a Dover Street, Leicester.

Stati Uniti d'America
  • Bourbon Pub / Parade, situato a New Orleans, è il gay nigthclub più attivo, e con operatività continua, degli USA.
  • Pleasuredome, un nightclub tendenzionalmente SOMA dall'inizio degli anni 1990 al 2002 l sabato conosciuto come Club Universe). San Francisco California
  • The Endup, un gay dance club aperto dal 1973. Citato nelle novelle di Armistead Maupin: Tales of the City. San Francisco, California
  • Roscoe's Tavern, Chicago, Illinois
  • Neighbours, Seattle, Washington
  • Woody's è il gay bar più conosciuto nella città di Filadelfia, Pennsylvania
  • South Beach è il gay nightclub più popolare nella città di Houston, Texas
  • El Jardin, conosciuto come El Hard-on, fu un gay bar a San Antonio, Texas, conosciuto per la sua quotidiana "nelly hour" invece di una happy hour.

Curiosità

Gay Bar è anche il nome di un singolo, del 2003, degli Electric Six.
 
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