martedì 29 dicembre 2020

Beefeater Gin

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Beefeater Gin è una marca di gin inglese prodotta dalla James Burrough Ltd. e distribuita dall'azienda francese Pernod Ricard.

Storia

James Burrough, un farmacista nato a Ottery St Mary nel 1835, acquistò nel 1863 per 400 £ (circa 35.000 € attuali) la ditta specializzata nella distillazione di liquori "Taylor & Son", in Cale Street, distretto di Chelsea. James Burrogh applicò le sue conoscenze integrando le ricette utilizzate dalla precedente gestione con i suoi studi; nel 1871 spostò gli uffici dietro la distilleria, in Marlborough Square, nel palazzo in cui dimorava. Nel 1876 la produzione comprendeva il James Burrough London Dry, lo Ye Old Chelsea e l'Old Tom Style gin, catalogo al quale aggiunse un nuovo marchio, il Beefeater London Dry gin. Il Beefeater riscosse un successo quasi immediato, e nel 1895 venne stesa la ricetta ufficiale e il Beefeater venne dichiarato il prodotto di punta della compagnia.
Nel 1897 James Burrough morì, e la compagnia passò nelle mani del figlio Eric. Nel 1906 costruirono un nuovo fabbricato al 26 di Hutton Road, nel distretto di Lambeth; il nuovo sito venne chiamato Cale Distillery (in onore della sede storica), venne fornito con nuovi alambicchi J.Dore & Co., e nel 1908 la produzione venne trasferita nella nuova distilleria. Nel 1911 vinse la medaglia d'oro al Festival dell'impero; sei anni dopo, nel 1917, la società cominciò ad esportare il gin negli Stati Uniti. Nel 1958 l'azienda venne nuovamente trasferita in Montford Place, distretto di Kennington. Negli anni sessanta vennero acquistate aree limitrofe, allargando il perimetro della fabbrica.
La famiglia Burrogh vendette l'azienda alla Whitbread nel 1987, la quale la cedette nel 1991 alla Allied Domecq, che dal 2005 fa parte del gruppo Pernod Ricard. Dopo l'acquisizione, la multinazionale francese ha investito molto sul marchio, facendone il gin di punta della società.

Distilleria

Il Beefeater è uno degli ultimi quattro gin prodotti nella città di Londra: la sede della distilleria Beefeater si trova in 20 Montford Place, nel quartiere Kennington. Copre circa 9000 m², suddivisi in uffici, magazzini e siti di produzione, dove si trovano cinque alambicchi Carterhead di bronzo, tre dei quali con una capacità da 3.200 l, e uno dei due più piccoli utilizzato per il Beefeater 24. Dal 2013 la fabbrica propone visite guidate.

Prodotto

Il Beefeater è un gin di categoria premium, corposo e leggermente esperidato; la sua produzione segue la ricetta originale studiata da James Burrough: i botanicals vengono immersi 24 ore nel distillato di orzo e mais. Il distillato a 80.0% vol. viene portato in Scozia dove viene diluito alla gradazione di 40.0% vol. (47.0 % per il mercato statunitense e neozelandese e imbottigliato. I botanicals sono:
  • Bacche di ginepro raccolte nel mese di settembre in Italia e Macedonia
  • Buccia d'arancia amara da Siviglia, è l'ingrediente principale dopo il ginepro.
  • Buccia di limone raccolto nel mese di marzo in Spagna, che contribuisce al sapore agrumato.
  • Radice e semi di angelica dal Belgio, che conferiscono note legnose e terree
  • Coriandolo dalla Russia, dal retrogusto pepato
  • Radice di giglio dall'Italia, con una piccola aggiunta di violetta di Parma, che conferisce il retrogusto floreale
  • Liquirizia dalla Cina
  • Olio di Mandorla amara

Marchio

Il nome fu scelto in onore degli Yeomen Warders, i guardiani della Torre di Londra, soprannominati dai londinesi appunto "Beefeater"; tale scelta fu fatta per associare il prodotto con un simbolo di Londra. La bottiglia è squadrata, in vetro trasparente con il tappo in metallo rosso; l'etichetta frontale propone il logo con il disegno di un guardiano, soprannominato Henry. Sono disponibili le confezioni da 5 cl, 70 cl e 100 cl.

Varianti

Oltre alla versione classica, esiste altri gin della linea Beefeater
  • Beefeater Crown Jewel (50.0% vol., 1993-2010) - Gin di categoria premium, si differenziava principalmente per il grado alcolico e piccole differenze di lavorazione. La bottiglia era esagonale, in vetro viola e sull'etichetta compariva un corvo della Torre di Londra.
  • Beefeater 24 (45.0% vol., ottobre 2008) - Gin di categoria super-premium, ideato dal mastro distillatore Desmond Payne, ispirato ad un catalogo di tè del padre del fondatore, il quale commerciava tale bevanda, risalente all'epoca vittoriana. Il Beefeater 24 contiene dodici botanicals, i nove classici con l'aggiunta di tè verde cinese, tè Sencha giapponese e buccia di pompelmo. La bottiglia mantiene la forma squadrata, ma si arricchisce di bassorilievi botanici e di un fondo in vetro rosso; l'etichetta presenta solo il logo e il numero "24" in blu. Il nome 24 deriva dalle ventiquattr'ore di immersione dei botanicals, e dal fatto che Londra è una città che vive 24/7.
  • Beefeater Burrough's Reserve (43.0% vol., giugno 2013) - Gin di categoria ultra-premium, ideato dal mastro distillatore Desmond Payne. Il gin è leggermente ambrato, prodotto nell'originale alambicco in bronzo "no. 12" da 243 litri del XIX secolo, e fatto riposare in botti di quercia "Jean-de-Lillet". La bottiglia in serie numerata è in vetro trasparente è tonda con rilievi botanici; sull'etichetta compaiono logo, nome del prodotto, firme del fondatore e del distillatore, la serie numerata ed i disegni della botte e dell'alambicco. il prezzo è di circa 70 euro.

Distribuzione

Il Gin Beefeater è il gin premium più venduto al mondo, con un volume di vendite di 2,5 milioni di casse (29 milioni di bottiglie) circa. Il mercato principale è la Spagna, dove è il primo distillato per vendite; altri mercati principali sono Stati Uniti, Canada, Giappone, Regno Unito, Russia, Repubblica Ceca e Francia.



lunedì 28 dicembre 2020

Havana Club

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Havana Club è una celeberrima marca di rum cubani, prodotti nelle distillerie di Santa Cruz del Norte (L'Avana) e San Josè de Las Lajas (L'Avana) dalla Havana Club International S.A. e distribuiti in tutto il mondo dalla multinazionale francese Pernod Ricard.

Storia

Creato nel 1878 da José Arechabala, la marca deve il suo nome al celebre bar a L'Avana, l'Havana Club.
Nel 1959, a seguito della rivoluzione cubana, la famiglia Arechabala emigra in Spagna e successivamente negli USA. Il governo cubano statalizza la distilleria e continua la produzione.
Nel 1973 la famiglia Arechabala lascia scadere il brevetto del nome.
Nel 1976 il marchio viene registrato dalla CubanaExport sia a Cuba, che negli USA (presso l'ufficio dei brevetti e delle marche TTAB).
Dal 1993 il prodotto è commercializzato dalla Havana Club International S.A., una joint venture tra la francese Pernod Ricard e la CubanaExport.
Nel 1996 i diritti sul nome sono stati rinnovati negli USA per altri 20 anni dalla Havana Club International S.A..

Controversia

Sul nome "Havana Club" è in atto una controversia tra Havana Club International S.A. e la Bacardi che afferma avere comprato i diritti sul nome dalla famiglia Arechabala.
Nel gennaio 2004 l'ufficio brevetti degli USA ha dato ragione alla Havana Club International ma a causa delle leggi USA sull'embargo verso l'isola, la Bacardi può produrre in Porto Rico un rum Havana Club commercializzato solo negli USA.

Elenco dei prodotti

Rum

  • Havana Club Anejo Blanco: un rum blended invecchiato in botti di quercia. È di colore trasparente, leggero e aromatico, con note di vaniglia, ciliegia e cacao.
  • Havana Club 3 anni: un rum blended invecchiato 3 anni in botti di quercia bianca. È di colore paglierino, con un aroma intenso, con note di vaniglia, pera caramellata e banana. Ha gradazione alcolica del 40%.
  • Havana Club Anejo Especial: un rum blended composto da distillati giovani e invecchiati. È di colore dorato con aromi di canna da zucchero e note di vaniglia, cannella, miele e tabacco.
  • Havana Club Anejo Reserva: un blend di rum invecchiati. Di colore ambrato ha aromi di caramello, pera e tabacco.
  • Havana Club 7 anni: la materia prima è la melassa di canna da zucchero. È un blend (miscela) di rum invecchiati almeno 7 anni in botti di quercia bianca. Ha un colore mogano chiaro con un aroma intenso e note di cacao, vaniglia, tabacco e frutti tropicali. Ha gradazione alcolica del 40%.
  • Havana Club 15 anni: un blended ottenuto da rum invecchiati almeno 15 anni in botti di rovere. È di colore ambrato con note di frutta fresca e secca.
  • Havana Club Solera San Cristobal: un rum venduto solo a l'Avana presso la sede della fondazione. Fu creato per il 480 anniversario della fondazione di la Villa de San Cristóbal La Habana.
  • Havana Club Barrel proof: un blend di rum invecchiati e successivamente affinati in botti di quercia. È di colore ambrato, ha note di caramello, mandorle, spezie e tabacco. Ha gradazione alcolica del 45%.
  • Havana Club Ritual Cubano: nato nel febbraio 2012 dalla collaborazione tra Havana Club International S.A. e Pernod Ricard Spagna è un rum ambrato scuro, dal gusto morbido e delicato
  • Havana Club Maximo: un rum blended ottenuto dalla miscelazione di rum molto invecchiati. Di colore ambrato scuro ha un aroma intenso con note di pera, cocco e frutta secca.
    • Note su Havana Club Maximo: Maximo, una miscela di rum extra-vecchi, viene commercializzato dal marzo 2006. Vengono prodotte solamente 100 bottiglie l'anno, di cristallo soffiato a mano, al prezzo di 1200 $ statunitensi.Ad agosto 2012 il costo in euro è di 1416,00

Premiscelati

  • Havana Club Loco: bevanda poco alcolica (meno del 5% di alcool) composta da rum bianco, acqua, zucchero, coloranti e succo di frutta. Esiste in 4 gusti (Limone, Pompelmo rosa, Mango e Frutto della passione).



domenica 27 dicembre 2020

Il Tavernello è un buon vino?


Qualche anno fa Report, la famosa trasmissione di inchiesta, fece una trasmissione proprio sui vini.
Intervistarono vari produttori fra cui Zonin, che fa un vino simile al Tavernello, che disse in maniera esplicita che a loro la qualità interessa in maniera relativa a loro interessava fare massa.

In pratica a chi produce vini come in Tavernello interessa fare vini discreti (non eccelsi ma neppure schifosi) e che siano in grandi quantità.
In quella trasmissione, per esempio, intervistarono il redattore di una rivista specializzata, Il mio Vino (ha chiuso nel 2013), dove diceva che quando fecero una classifica tra i vini uno di quelli reputati tra i migliori era risultato peggiore di un Tavernello.










 


sabato 26 dicembre 2020

Chivas Regal




Chivas Regal è uno Scotch whisky prodotto dalla Chivas Brothers di proprietà di Pernod Ricard, fondata nel 1801 ad Aberdeen, in Scozia. La distilleria del marchio Chivas è la Strathisla Distillery a Keith (Moray), nella regione dello Speyside, in Scozia, la più antica distilleria Highland funzionante che fu fondata nel 1786.
Chivas Regal è il leader nel mercato del whisky da più di 12 anni in Europa e Asia.

Storia

La storia di Chivas Regal e della Chivas Brothers risale al 1801, quando i fratelli James e John Chivas iniziano la loro attività commerciale al 13 King St. di Aberdeen, in Scozia, dove avevano un negozio che vendeva prodotti alimentari di lusso come il caffè, spezie esotiche, brandy francese e rum dei Caraibi alla clientela benestante della zona.
Nel 1842, alla bottega dei Chivas Brothers fu inviato un mandato reale dove li si incaricava di rifornire le dispense del castello di Balmoral dove la regina Vittoria alloggiava durante le sue visite in Scozia. E fu proprio dopo questa visita che l'eccellente livello qualitativo della loro produzione di whisky venne insignito del Royal Warrant dalla stessa Regina nel 1843.
L'8 maggio 1890 in una edizione dello Scotland Magazine venne descritto il Chivas come "indubbiamente il miglior business del nord della Scozia".
Durante il 1850, James Chivas decise di rispondere e sopperire alle richieste dei clienti di un whisky liscio da apprezzare più facilmente poiché i whisky presenti al tempo erano molto "duri", così iniziò a fondere whisky differenti per creare un esclusivo mix di gusto. Il primo whisky blended (mescolato) fu chiamato Reale Glen Dee seguito nel 1860 dal whisky Royal Strathythan.
All'inizio del 1900, la Chivas Brothers decise di creare un nuovo blended whisky per il mercato degli Stati Uniti dove il boom economico di fine secolo alimentava la domanda dei beni di lusso; questo whisky avrebbe contenuto una miscela dei più antichi rinomati e invecchiati whisky scozzesi che prese il nome di Chivas Regal.
Il Chivas Regal 25 Year Old è stato lanciato nel 1909 come l'unico Scotch originale, divenendo un marchio leader negli Stati Uniti dove continuò ad avere successo fino all'inizio del proibizionismo, nel 1920. Il Chivas Regal fu poi rilanciato come Chivas Regal 12 Year Old negli Stati Uniti alla fine del proibizionismo.
Il marchio Chivas Regal fu poi acquistato da Seagrams nel 1949, che voleva introdurre un sistema di distribuzione e di commercializzazione molto più ampio; Nel 1950, la società Chivas Brothers fu in grado di acquistare la Strathisla Distillery, che produceva e tuttora produce lo Strathisla Single Malt utilizzato nella miscela del Chivas Regal.
Alla fine della seconda guerra mondiale Chivas diventò un marchio di moda e venne spesso associato a Frank Sinatra e il resto del Rat Pack, dal momento che il Chivas Regal Scotch whisky veniva richiesto da Sinatra nei locali e nei backstage degli spettacoli.
Nel 1997, la gamma Chivas Regal venne ampliata con il lancio di maggiori whisky invecchiati come il Chivas Regal 18 anni, e nel 2007 con il lancio di Chivas Regal 25.

Distilleria Strathisla

La "casa" del Chivas Regal e il suo store per i visitatori si trovano alla distilleria Strathisla. La distilleria è stata fondata nel 1786, ed è la più antica distilleria nelle Highlands della Scozia, localizzata più precisamente a Speyside.
La distilleria Strathisla è di proprietà della Chivas Brothers, e lo Strathisla Single Malt è uno dei whisky di malto utilizzati e che caratterizzano la miscela Chivas Regal; lo Strathisla Single Malt ha una dolcezza naturale ed aiuta a definire il gusto di Chivas Regal.

Chivas Regal come sponsor e nella cultura di massa

Nei primi sei minuti del film The Spook Who Sat By The Door (1973), i primi 10 candidati afro-americani per l'operazione della CIA "spettro" stanno facendo un brindisi per il loro successo e si può notare che il Chivas Regal che stanno bevendo costi $3.
Nel 2008, Chivas Regal ha lanciato una nuova campagna pubblicitaria globale in modo da pubblicizzarsi in tutto il mondo. "Live With Chivarly" è stata creata dall'agenzia di pubblicità Euro RSCG. La campagna comprende TV, stampa e pubblicità esterna.
Chivas Regal ha sponsorizzato The Black Eyed Peas, Robbie Williams, Beyoncé e tour di Christina Aguilera in Asia. Nel 2011 l'azienda ha sponsorizzato il Premio Asian Awards Outstanding nella categoria Sport.
Nella sesta stagione di Mad Men nell'episodio, "The Better Half", Ted Chaough confronta la margarina di Fleishchmann con il Chivas Regal (perché è una marca relativamente costosa di margarina), mentre Don Draper lo confronta con il Ballantine Beer (perché egli paragona la margarina al burro). Chivas Regal è inoltre presente nella puntata di chiusura della serie tv Boston Legal.
Nel film di Bollywood Shahenshah il cattivo principale JK beve Chivas Regal.

Profilo e varianti

Il Chivas Regal è uno dei più venduti whisky 'da supermercato' al mondo, disponibile in oltre duecento Paesi; è lo Scotch whisky più venduto in Europa e in Asia orientale, ritenuto tra i più conosciuti marchi di liquori al mondo.
  • Chivas Regal 12 Year Old: Blended invecchiato 12 anni.
  • Chivas Regal 18 Year Old: Blended invecchiato 18 anni.
  • Chivas Regal 25 Year Old: Blended invecchiato 25 anni, disponibile solo in limitate quantità al costo di circa 300 $ a bottiglia.

venerdì 25 dicembre 2020

Qual è la bibita analcolica più dannosa per l’organismo se assunta con costanza?

Non so se è la più dannosa, ma trovo assurdo assumere una bibita dove c'è scritto: "possono influire negativamente sulla attività e l'attenzione dei bambini".

La frase è riferita a uno dei coloranti presenti in una bibita ginger;

L' E110,che può causare anche problemi a chi è allergico all'aspirina.

L' E122 invece può dare reazioni avverse a chi soffre d'asma.

Mi sembra di non vedere traccia dello zenzero nell'etichetta.



Altre bibite come, il Chinotto e credo la Coca Cola contengono l ' E150d…

Sia l'E150d che l'E110 sono sospettati di essere cancerogeni...


giovedì 24 dicembre 2020

Il tappo a vite significa vino scadente?

 



La questione è dibattuta.

Osservo che le domande sono due:

  • Il tappo a vite altera le caratteristiche del vino rispetto al sughero?

  • Il tappo a vite significa vino scadente?

Alla seconda la risposta è relativamente facile: tuttora tutte le maggiori produzioni di vino di qualità adottano il tappo di sughero, fra i produttori di alta qualità chi adotta il tappo a vite è ancora un "eretico". Quindi se ne può dedurre che - oggi - un vino chiuso da tappo a vite non è necessariamente scadente (anzi!), ma probabilmente non è un vino di alto o altissimo livello.

La prima domanda resta inevasa.

Sicuramente nella preferenza del sughero c'è una forte componente di tradizione, scorrelata dal fatto che sia davvero il miglior tappo possibile. E certamente l'uso del tappo a vite si sta diffondendo anche perché consente soluzioni di conservazione più pratiche (non più bottiglie coricate). Ma davvero non saprei con che velocità.

Non ha senso che io mi pronunci, sono di gran lunga troppo ignorante in materia.


mercoledì 23 dicembre 2020

Il whisky ha davvero un sapore migliore con una spruzzatina d'acqua?

Quando ho letto questa domanda mi è venuto subito in mente un aneddoto che vi vado prontamente a raccontare, il tutto è successo ad Edimburgo durante il periodo del Royal Edinburgh Military Tattoo.

Passeggiando per il Royal Mile in mezzo al folclore locale ad un tratto io ed i miei 3 compagni di viaggio decidemmo di fare una sosta in un locale per pranzare. Quindi decidemmo di infilarci per una via traversa lontano dalla confusione che regnava festosa.

Un centinaio di metri e trovammo un locale grazioso e ci sedemmo per pranzare.

Al momento non ricordo il pasto però ricordo l’esperienza del whisky.

Erano già un paio di giorni che giravamo per la Scozia e questo benedetto distillato non era stato ancora assaggiato. Birra si, whisky no.

Premetto che in Italia ne avevo assaggiato di diversi tipi di questa bevanda e puntavo ad un solo ed unico assaggio.

Fortunatamente il locale aveva la carta dei whisky ed era anche bella lunga.

Comincio a scorrere la lista come fa un bambino a scuola, ovvero con il dito indice ben puntato e la lingua mezza fuori (anche un po’ umida).

Ed eccolo! Bowmore Darkest. Sgrano gli occhi e sorrido. Chiedo con fretta agli altri amici al tavolo ed ordiniamo.



La cameriera mi chiede se voglio dell’acqua a parte ed io dico di si. Abituato in Italia penso che mi porterà un bicchiere d’acqua a parte…invece no.

Arriva il bicchiere con una quantità di whisky un terzo circa di quello che mi veniva servito abitualmente nel bel paese ed una piccola brocca di acqua a parte.

Non ho nemmeno chiesto il motivo alla graziosa ragazza me lo sono immaginato da solo.

Gli scozzesi allungano il whisky. Forse vi sembrerà un oltraggio al buon gusto e vi posso anche capire e credetemi se vi dico che ha un suo motivo.

Allungandolo in modo scalare, un po’ di acqua alla volta ho percepito gusti ed intensità diverse che risaltano il prodotto.

Mi è piaciuto molto. Il Bowmore poi è un torbato eccezionale.

Pensate che il whisky in Scozia l’ho assaggiato solo in quel momento. Non ho voluto dimenticare il sapore affumicato avvolgente.

Quindi per mia esperienza personale si. Ma solo per quelli a piena gradazione (e torbati). In questi casi aiuta a “far aprire” gli aromi e a togliere il sentore di alcool (quest'ultimo lo perderebbe comunque lasciando il whisky nel bicchiere per qualche minuto e scaldandolo con la mano), diciamo che con una goccia d'acqua “acceleri i tempi”.

A proposito di accelerare i tempi… lo eviterei sempre con whisky.

Per whisky “normali” non credo che abbia senso aggiungere qualche goccia d'acqua.

Tengo a precisare che tutto quello che ho appena scritto è un parere da appassionato e NON da esperto




 
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