lunedì 11 dicembre 2023

Il Brandy Armeno: L'Elisir di Armenia

 


Quando si parla di Armenia, la mente corre a paesaggi montuosi, monasteri antichi e una cultura che ha resistito attraverso secoli di storia tumultuosa. Tuttavia, uno dei tesori più preziosi del paese è meno conosciuto ma altrettanto significativo: il brandy armeno. Questa bevanda alcolica, che vanta una tradizione secolare, è profondamente radicata nella storia e nella cultura armena. Il brandy armeno, spesso chiamato "cognac" per la sua qualità e prestigio, è considerato uno dei migliori al mondo, amato non solo dagli armeni ma anche dai leader mondiali e dagli intenditori di liquori.

Le origini del brandy armeno risalgono a tempi antichi, quando l'arte della distillazione fu introdotta in Armenia. Tuttavia, fu solo nel XIX secolo che la produzione di brandy armeno iniziò a fiorire davvero. Nel 1887, un imprenditore armeno di nome Nerses Tairyan fondò la prima distilleria moderna a Yerevan, la capitale dell'Armenia. Fu affiancato da Vasily Tairov, un enologo russo di origine armena, che contribuì a sviluppare e perfezionare le tecniche di distillazione.

Il brandy prodotto nella distilleria di Tairyan divenne rapidamente popolare, grazie alla qualità eccezionale delle uve armene e all'abilità degli artigiani locali. La fama del brandy armeno crebbe ulteriormente quando, nel 1894, la distilleria fu acquistata da Nikolay Shustov, un imprenditore russo. Sotto la guida di Shustov, il brandy armeno conquistò mercati internazionali e vinse numerosi premi, tra cui una medaglia d'oro all'Esposizione Universale di Parigi nel 1900.

Questa vittoria permise al brandy armeno di ottenere il diritto di essere commercializzato come "cognac", un privilegio raro per un prodotto non francese. Anche se oggi il termine "cognac" è riservato esclusivamente ai prodotti provenienti dalla regione omonima in Francia, il brandy armeno è ancora spesso chiamato così in segno di rispetto per la sua qualità.

Il brandy armeno viene prodotto seguendo un processo rigoroso che è rimasto sostanzialmente invariato nel corso degli anni. La base del brandy armeno è l'uva, che viene coltivata nei fertili vigneti situati principalmente nelle regioni di Ararat e Tavush. Queste uve, principalmente delle varietà locali come Voskehat, Kangun e Mskhali, sono note per la loro alta qualità e per il loro sapore ricco, che contribuisce alla complessità del brandy.

Una volta raccolte, le uve vengono pressate per ottenere il mosto, che viene poi fermentato per produrre un vino bianco secco. Questo vino viene quindi distillato due volte in alambicchi di rame, un processo che concentra gli aromi e crea un liquido alcolico puro, chiamato "eau-de-vie". Questo distillato viene poi trasferito in botti di rovere per il processo di invecchiamento.

Il legno di rovere utilizzato per le botti è un altro elemento cruciale nella produzione del brandy armeno. Le botti sono fatte di rovere caucasico, noto per le sue proprietà uniche che conferiscono al brandy aromi di vaniglia, spezie e frutta secca. L'invecchiamento può durare da tre a oltre venti anni, durante i quali il brandy sviluppa la sua ricchezza di sapori e il suo caratteristico colore ambrato.

Durante l'invecchiamento, il brandy subisce un processo di ossidazione che ammorbidisce il sapore e arricchisce il profilo aromatico. Dopo l'invecchiamento, i maestri distillatori mescolano diverse partite di brandy per creare un prodotto finale equilibrato e armonioso. Il brandy viene poi imbottigliato e pronto per essere gustato.

Il brandy armeno non è solo una bevanda alcolica di alta qualità, ma è anche apprezzato per i suoi potenziali benefici per la salute, se consumato con moderazione. Come molte altre bevande alcoliche, il brandy contiene antiossidanti naturali, che possono aiutare a combattere lo stress ossidativo nel corpo. Gli antiossidanti presenti nel brandy armeno provengono sia dalle uve utilizzate nella produzione sia dal legno delle botti di rovere in cui è invecchiato.

Uno dei benefici più noti del brandy è il suo potere digestivo. Tradizionalmente, il brandy è stato consumato dopo i pasti come digestivo, poiché l'alcol stimola la produzione di succhi gastrici, facilitando la digestione. Questo è uno dei motivi per cui il brandy è spesso servito alla fine di un pasto ricco.

Inoltre, il brandy è stato associato a effetti positivi sulla circolazione sanguigna. L'alcol nel brandy può avere un effetto vasodilatatore, cioè può contribuire a dilatare i vasi sanguigni, migliorando così la circolazione e riducendo la pressione arteriosa. Tuttavia, è importante sottolineare che questi benefici sono associati a un consumo moderato e responsabile.

Il brandy armeno è anche noto per la sua capacità di riscaldare il corpo e lo spirito, soprattutto durante i freddi inverni armeni. Questo lo rende una bevanda ideale da sorseggiare in compagnia di amici e familiari, creando un'atmosfera di calore e convivialità.

Il brandy armeno è molto più di una semplice bevanda alcolica: è un simbolo di orgoglio nazionale e un elemento chiave della cultura armena. Durante l'era sovietica, il brandy armeno divenne una delle bevande preferite dei leader sovietici, inclusi Joseph Stalin e Nikita Khrushchev. Si narra che Winston Churchill fosse un grande estimatore del brandy armeno, in particolare del marchio "Dvin", una riserva speciale prodotta dalla distilleria di Yerevan. Churchill avrebbe chiesto di ricevere regolarmente forniture di questo brandy, contribuendo ulteriormente alla sua fama internazionale.

Il brandy armeno è spesso associato a celebrazioni e occasioni speciali. È consuetudine in Armenia brindare con un bicchiere di brandy durante matrimoni, compleanni e altre festività. La bevanda è considerata un segno di ospitalità e viene spesso offerta agli ospiti in segno di benvenuto.

Inoltre, il brandy armeno ha un forte legame con la storia e la spiritualità del paese. La distilleria di Yerevan, dove viene prodotto il famoso "Ararat Brandy", è situata ai piedi del Monte Ararat, un luogo sacro per gli armeni e un simbolo di rinascita e speranza. Il Monte Ararat è infatti legato al mito biblico dell'Arca di Noè, e molti armeni credono che la purezza dell'acqua proveniente da queste montagne conferisca al brandy il suo carattere unico.

Il brandy armeno è disponibile in diverse varietà, ciascuna con le sue caratteristiche distintive. Le varietà più comuni sono classificate in base al loro periodo di invecchiamento. Ad esempio, il "Three Star" o "Ararat 3", è invecchiato per almeno tre anni, mentre il "Five Star" o "Ararat 5", è invecchiato per almeno cinque anni. Questi brandy sono noti per i loro sapori morbidi e armoniosi, con note di vaniglia, frutta e spezie.

Le riserve speciali, come l'"Ararat Akhtamar", che prende il nome da una leggenda armena, o l'"Ararat Dvin", sono invecchiate per un periodo più lungo, solitamente tra i 10 e i 20 anni. Questi brandy sono apprezzati per la loro complessità e profondità di sapore, con aromi che spaziano dal cioccolato e caffè alla frutta secca e al miele.

Il brandy armeno rappresenta un ponte tra il passato e il presente, unendo tradizioni antiche con l'eccellenza moderna. È una bevanda che non solo soddisfa i sensi, ma racconta anche la storia di un popolo resiliente e orgoglioso. Attraverso la sua produzione meticolosa e il suo sapore raffinato, il brandy armeno continua a conquistare i cuori di coloro che cercano autenticità e qualità.

Per gli armeni, il brandy è più di una semplice bevanda: è un emblema della loro identità e del loro spirito indomito. Che venga sorseggiato in una fredda notte invernale o durante una celebrazione festosa, il brandy armeno offre un assaggio della ricchezza culturale e storica di questa antica terra. In ogni bicchiere, si può percepire l'essenza dell'Armenia: forte, calorosa e profondamente radicata nelle sue tradizioni.

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