Il brodo di giuggiole è un
liquore composto, preparato a partire dalle giuggiole appassite.
La giuggiola,
frutto del giuggiolo della famiglia delle Rhamnaceae, pianta
proveniente dalla Siria e già conosciuta in Italia nel 1660[1], come
risulta dal vocabolario della Crusca dell'epoca, oggi è coltivata
anche in Italia ed è tipica della zona dei Colli Euganei in Veneto.
La composizione è costituita da acqua,
frutti di giuggiole appassiti, mele cotogne, uva, vino, zucchero, ed
infine dopo l'addensamento del liquido mediante cottura, buccia di
limone grattugiata, che è scottata ma non bollita. La gradazione
alcolica è irrilevante, dato che il vino è usato solo come
aromatizzante, e viene fatto evaporare in cottura. La conservazione
avviene in vasi sterilizzati e sigillati.
Il brodo di giuggiole è ricco di
vitamina C e zuccheri, risulta dolciastro ed estremamente gustoso.
L'espressione "andare in brodo di giuggiole", riferita a
chi manifesta grande felicità, deriva dalla bontà di questo
prodotto e quindi dal piacere che ne deriva consumandolo.
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