martedì 30 marzo 2021

French 75

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Il French 75 è un cocktail a base di gin, champagne e succo di limone. È un cocktail ufficiale IBA.

Composizione

  • 6 cl di champagne
  • 3 cl di gin
  • 1,5 cl di succo di limone
  • 2 gocce di sciroppo di zucchero

Preparazione

Nello shaker versare 3 cl di gin, 1,5 cl di succo di limone e due gocce di sciroppo di zucchero. Agitare e filtrare in una flûte. Completare aggiungendo 6 cl di champagne. Mescolare delicatamente.

lunedì 29 marzo 2021

Flaming Lamborghini

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Il Flaming Lamborghini (che si può tradurre letteralmente in "Lamborghini infuocata") è un cocktail alcolico. Viene servito flambé. Esistono alcune varianti nel presentare questo cocktail; una di queste è presentarlo a forma di torre.

Storia

La paternità del Flaming Lamborghini è sconosciuta ma molti locali si dichiarano "home of the famous Flaming Lamborghini" (casa del famoso Flaming Lamborghini) come, ad esempio, il Flames di Ios (Grecia).

Preparazione

Gli ingredienti per preparare un tradizionale Flaming Lamborghini sono principalmente quattro:
  • Sambuca
  • Kahlua
  • Baileys (che alcuni sostituiscono con latte per diminuire il grado alcolico)
  • Curaçao
Per preparare il cocktail servono inoltre tre bicchieri: uno da cocktail poco profondo e con apertura piuttosto ampia e due piccoli da shot. Si versa la Sambuca e la Kahlua in parti uguali nel bicchiere più grande cercando di bagnare anche i bordi interni del bicchiere con la Sambuca. Negli altri due bicchierini si versano i restanti ingredienti: in uno il Baileys e nell'altro il Blue Curacao. Prima di consumare il cocktail occorre "accenderlo" ovvero servire flambé il bicchiere più grande ed iniziare a bere, con una cannuccia, il contenuto mentre, appena iniziato a bere, il barista esperto versa i due bicchierini in quello più grande spegnendo il cocktail. Secondo la tradizione il cocktail va bevuto tutto in una volta. Ci sono delle piccole varianti che consistono nel versare un po' di zucchero quando il fuoco si sta spegnendo in modo da avere un piccolo effetto coreografico. È necessario prestare molta attenzione nella preparazione di questo cocktail in quanto è assolutamente indispensabile spegnere il fuoco prima di iniziare a bere e maneggiare con estrema cautela i vari bicchieri. Per questo il cocktail deve essere preparato esclusivamente sotto la supervisione di un esperto. Esistono altre varianti di questo cocktail in cui si aggiunge il terzo bicchierino shoot di Galliano, un liquore italiano aromatizzato alla vaniglia. Questa variante è presente in vari locali della zona Soho di Londra.

domenica 28 marzo 2021

Gay bar

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Un gay bar è una tipologia di bar rivolto principalmente a una clientela gay o lesbica. Altri nomi adottati che includono questa fattispecie di clientela sono: gay club o gay pub, queer bar, lesbian bar, dyke bar, o boy bar.

Caratteristiche

I locali gay, siano essi club o bar, servono innanzitutto come punto di incontro per la comunità gay, come del resto lo sono i suoi corrispettivi eterosessuali.
La musica, come nei bar eterosessuali, può essere live, mixata da uno o più DJ, latino americano, jazz, blues, disco, drum and bass, punk, house, trance, techno, pop. Generalmente il genere di musica viene associato a un particolare giorno settimanale, dalle dimensioni, dall'immagine e dalla clientela del bar stesso. Una particolartà appariscente di questi locali è l'effetto scenico prodotto dell'illuminazione, attuata con tecnologia elettronica impiegante moderni dispositivi LED ad alta intensità, oltre alla sfera specchiata, alla macchina del fumo (fog-machine), alla proiezione di effetti speciali o filmati video, cubi, piattaforme su cui ballare o vedere spettacoli, gabbie, cubi per i ragazzi immagine (chiamati go-go boy/girl). Alcuni club gay hanno anche la backroom o dark room, che sono solitamente camere buie dove le coppie si possono appartare in intimità.
I bagni dei gay bar, ove vige una stretta politica di ingresso, solitamente, non vengono discriminati per il sesso della clientela, infatti alcuni bar hanno bagni unisex, mentre altri seppur discriminati per sesso vengono utilizzati dalla clientela come bagni unisex, questo potrebbe risultare illegale in alcune giurisdizioni. Bar dedicati unicamente a persone lesbiche sono generalmente meno comuni, soprattutto in Italia.
Alcuni bar gay restringono l'entrata solo a persone gay o lesbiche, altri optano per una clientela mista con una prevalenza omosessuale. Generalmente i gay bar con darkroom hanno una politica di ingresso più restrittiva. I gay bar sono spesso aperti anche per i transgender e i travestiti, e possono offrire esibizioni in drag.

Storia

Uno dei più antichi gay bar fu il White Swan, in Vere Street, a Londra, che nel 1810 venne attaccato, conducendo a due esecuzioni (il Vere Street Coterie) per il crimine di sodomia, e che fu frequentemente la scena di matrimoni gay svolti dal Reverendo John Church.
Stonewall Inn, situato in Greenwich Village, New York, l'area dei noti moti di Stonewall del 1969, considerati come punti principali per il movimento dei diritti gay in America.

Famosi nightclub gay

Canada
  • Unity II, Montreal, Canada
  • Woody's è il più grande e il più popolare gay bar della città di Toronto
  • The Odyssey, è il primo gay nightclub di Vancouver
  • The Twisted Element, è il gay bar più popolare di Calgary.

Repubblica Ceca
  • Friends, il più antico ed il più famoso gay bar attivo a Praga.
Germania
  • Die Busche, è il più grande nightclub omosessuale a Berlino, dove tutta la provincia gay e lesbica si incontra il fine settimana.
Giappone
  • Arty Farty, Shinjuku ni-chome, Tokyo
Messico
  • El Taller, Città del Messico, il più antico gaybar attivo dell'America latina.
Filippine
  • Adonis, Timog Ave. Quezon.
Spagna
  • Metropol, Murcia. La disco gay più famosa del sud della Spagna.
Regno Unito
  • Poptastic, Manchester
  • Heaven, si descrive come "il gay nightclub più famoso del mondo nel mondo," è stato aperto più di 20 anni fa (ndr. oggi 2006). Londra.
  • G-A-Y, creato all'Astoria in Charing Cross Road. Londra.
  • Love Muscle, il malvagio club a 'The Fridge' in Brixton, Londra
  • Rubyz, Bournemouth
  • Dover Castle, il primo gay pub nel Regno Unito. Situato a Dover Street, Leicester.

Stati Uniti d'America
  • Bourbon Pub / Parade, situato a New Orleans, è il gay nigthclub più attivo, e con operatività continua, degli USA.
  • Pleasuredome, un nightclub tendenzionalmente SOMA dall'inizio degli anni 1990 al 2002 l sabato conosciuto come Club Universe). San Francisco California
  • The Endup, un gay dance club aperto dal 1973. Citato nelle novelle di Armistead Maupin: Tales of the City. San Francisco, California
  • Roscoe's Tavern, Chicago, Illinois
  • Neighbours, Seattle, Washington
  • Woody's è il gay bar più conosciuto nella città di Filadelfia, Pennsylvania
  • South Beach è il gay nightclub più popolare nella città di Houston, Texas
  • El Jardin, conosciuto come El Hard-on, fu un gay bar a San Antonio, Texas, conosciuto per la sua quotidiana "nelly hour" invece di una happy hour.

Curiosità

Gay Bar è anche il nome di un singolo, del 2003, degli Electric Six.

sabato 27 marzo 2021

Piano bar

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L'intrattenimento musicale è definito, con un neologismo diffuso ma non corretto, piano bar. Il termine "piano bar" infatti non inquadra in maniera completa la categoria di musicisti e cantanti che svolgono questa attività.
La locuzione "piano bar", di origine americana, si è andata affermando in Italia negli ultimi 20-30 anni.

Cenni storici

La figura del cantante-musicista che intrattiene con tastiera e microfono i frequentatori di locali pubblici o feste private viene considerata moderna; in realtà si tratta di un'attività tra le più antiche del mondo. L'intrattenimento musicale era già diffuso in Cina e in India (III millennio a.C.), nell'Egitto dei Faraoni, nell'antica Grecia e nella Roma dei Cesari. Anzi, nell'antichità e fino a tempi più vicini ai nostri (XVI - XVII secolo) era molto più sviluppato e vario di adesso. Vittorie in guerre e battaglie, commemorazioni e trionfi, oblazioni sacrificali e offerte agli dei, cerimonie propiziatorie, votive o di ringraziamento, lutti, raccolti agricoli e vendemmie, nascite, matrimoni e incoronazioni di regnanti. Ogni occasione era buona per feste, libagioni, banchetti, che si protraevano per giorni e settimane, a volte mesi. Feste memorabili durante le quali si esibivano cantori e musici, danzatrici e poeti, aedi e saltimbanchi, prestigiatori e giullari, acrobati e lottatori. E più le feste erano importanti più i partecipanti erano numerosi - fino alle decine e alle centinaia di migliaia di persone delle leggendarie feste della Roma imperiale - con un coinvolgimento ad libitum e totale del popolo.
Il prototipo moderno del cantante musicista di piano bar può esser considerato a pieno titolo il famoso Sam del film Casablanca: "Suonala ancora, Sam" (As time goes by). Ma oggigiorno il solo pianoforte acustico, in genere un mezza coda, è piuttosto in disuso e rimane ormai relegato ai soli night club d'impostazione classica o a far bella mostra di sé nei saloni di locali più o meno pretenziosi. Come pure è praticamente scomparsa la figura della cantante-entreneuse. È stato il massiccio diffondersi delle tastiere elettroniche polifoniche (inizi anni '80), a sancire il declino del classico pianista. Queste tastiere tuttofare appositamente studiate per gli intrattenitori musicali sono in grado di offrire al musicista stili arrangiativi già pronti e completi dei vari strumenti (batteria, basso, chitarre, percussioni, tappeti vari). Sono stili ben fatti, modificabili nella velocità e nella tonalità, con banchi di centinaia di suoni sintetici o campionati (compresi vari suoni di piano) richiamabili all'istante. È ovvio quindi che il sound offerto è decisamente più vario rispetto a quello che può venire da un solo pianoforte e relativo esecutore per quanto virtuoso. Ma i pianisti, pur non rinnegando il loro strumento, si sono prontamente aggiornati ponendo sul pianoforte una o più di queste tastiere.
Alla fine degli anni Ottanta, con l'apparizione dei primi midi-files (basi musicali) dapprima gestibili da floppy disk e successivamente archiviabili e organizzabili a migliaia direttamente nell'hard disk dello strumento, si è assistito ad un fenomeno singolare presentatosi per la prima volta nella storia della musica dal vivo. Far suonare dispositivi sempre più sofisticati e complessi comportava per alcuni musicisti non indifferenti problemi. Cambiare al volo da uno stile all'altro, modificare la velocità di un brano, inserire un fill di batteria, sostituire un sax con un flauto, poteva indurre molti esecutori (specie se impegnati pure a cantare) ad inesattezze e incongruenze più o meno evidenti nel corso di un'esecuzione. Ed ecco allora giungere provvidenziali le basi ad alleggerire il lavoro dell'intrattenitore. Messo in "mute" il volume della tastiera relativo ai preset arrangiativi, il musicista fa partire la base e con pochi interventi di rifinitura può disimpegnarsi e concentrarsi meglio nel canto. Volendo è possibile silenziare completamente tutti i tasti lasciando volume solo sulla base. Le mani del musicista però per un "dovere d'immagine" devono continuare ad andare avanti e indietro sulla tastiera come se stessero davvero suonando. Questo escamotage purtroppo ha fatto sì che taluni personaggi si siano improvvisati cantanti di piano bar senza la minima cognizione musicale, né canora, togliendo buona parte del lavoro ai veri musicisti. Ovviamente questo non accade in locali specificamente concepiti per serie esibizioni artistiche come pub, circoli culturali, caffè chantant, bistrot, auditorium, ecc. dove la musica è protagonista e spesso a buoni-ottimi livelli qualitativi. Effettivamente in queste ultime situazioni più che di intrattenimento si può cominciare a parlare di vero e proprio concerto.
Il boom degli ultimi venti/venticinque anni della musica dal vivo ha riguardato soprattutto ristoranti, balere, grandi bar e qualche sala da the. Nuove stigliature, ampliamento licenze, spostamenti, acquisto di locali adiacenti, allestimenti di giardini o terrazzi. Utilizzo (anche abusivo) di porzioni di marciapiedi o di spiagge, ripulitura di cantine. È stata una corsa, per molti ristoranti e bar, ad approntare spazi appositi per ospitare musica da offrire alla clientela. Nei casi più organizzati si è creato un palco con relativa pista da ballo. Per alcuni di questi locali si è presentato l'ulteriore non trascurabile problema del fastidio ai vicini. Con altra corsa all'isolamento acustico per altro costoso e quasi sempre mal realizzato.

Strumenti e stili musicali

Non esiste solo l'intrattenimento musicale consueto con la tastiera (o pianoforte). Ai livelli più raffinati o originali l'intrattenimento musicale viene offerto con strumenti acustici quali ad esempio l'arpa, l'oboe, il sitar, la chitarra flamenca, il bouzuki, in genere suonati da artisti solisti, qualche rara volta accompagnati dal canto. Naturalmente anche il genere è diverso e può spaziare dall'etno-folk più esotico, al medioevale, al classico cameristico.
Normalmente il musicista di piano bar è singolo. Sono comunque molto diffuse formazioni a due, di formula estremamente variabile: dal comunissimo tradizionale duo, tastierista uomo e cantante donna, ai due tastieristi, al chitarrista e tastierista, o tastierista e fisarmonicista, ecc. Meno frequenti i terzetti e quartetti, generalmente più richiesti e giustificati in situazioni ballerecce.
La serata musicale ordinaria sviluppa generalmente sempre allo stesso modo. Si parte con brani molto soft a un volume contenuto passando gradualmente a qualcosa di più vario e vivace fino - quando richiesti - ai brani ballabili più in voga in quel momento: balli di gruppo, liscio, musica latino americana, dance, salsa & merengue (anche se quest'ultimo genere va considerato a sé stante in quanto ballato dagli appassionati in specifiche balere). Con l'eccezione di cantanti chitarristi specializzati in repertori folk ad uso turistico (richiesti in genere in locali caratteristici), i musicisti cantanti di piano bar necessitano di un certo volume sonoro e quindi hanno bisogno di amplificare le loro performance. Vediamo qual è la strumentazione necessaria. Del tipo di tastiera abbiamo detto; in commercio ce ne sono davvero un'infinità di marche e modelli, per tutte le tasche ed esigenze. Si tratta di strumenti estremamente poliedrici e versatili, e assicurano ottime prestazioni fornendo buoni suoni e arrangiamenti ampliabili e personalizzabili dal musicista. La chitarra può essere acustica-amplificata o elettrica e quindi amplificabile direttamente con magneti o pick-up. I microfoni per la voce (anche se si è soli meglio sempre averne un altro di scorta o per eventuali ospiti-cantanti) devono essere del tipo dinamico cardioide, con o senza filo.
Per coprire tutte le situazioni possibili possono bastare un paio di casse eroganti complessivamente 500 watt effettivi (RMS) di potenza, rinforzate (nei casi in cui si balla in grandi locali) nelle basse frequenze da un sub-woofer di analoga potenza. Le casse acustiche possono essere attive (amplificatori incorporati) o passive (da pilotare con finali di potenza esterni). Ai fini di una buona resa musicale ma soprattutto canora è consigliabile anche un piccolo monitor-spia rivolto verso gli esecutori. Circa il livello sonoro a cui suonare non esiste un volume ottimale prefissabile: è determinato dal tipo di locale, dal tipo di festa e ovviamente dal tipo di clientela. Per due persone che suonano e cantano è sufficiente un mixer di 8 canali microfonici più 4-6 stereo. Sarebbe meglio se il mixer disponesse di un piccolo equalizzatore per poter adattare il suono prodotto alle mutevoli caratteristiche di risposta ambientale. I mixer hanno quasi sempre un multieffetto integrato, generalmente utilizzabile per la voce, ma è comunque possibile collegarne altri esterni.

Eventi e luoghi

L'intrattenimento musicale è molto richiesto in località turistiche montane o balneari (presso organizzazioni come Valtour, Mediterranèe, Alpitour) e classicamente durante le crociere. Queste ultime possono durare da un minimo di una-due settimane fino a sei mesi, qualche volta per lunghe permanenze (Caraibi, estremo Oriente, Polinesia) anche di più. I musicisti sono impegnati solo qualche ora la sera, per il resto della giornata fanno i turisti (giocoforza) come tutti gli altri. Ergo, la paga è striminzita (50-100 euro al giorno), ma per chi cerca la vacanza è certamente conveniente.
Le condizioni e gli ambienti in cui si fa musica possono essere dei più vari. Al chiuso: sale per banchetti, locali sotterranei, grandi e medi saloni con soffitti alti, bassi, a volta. Ma anche all'aperto: chiostri e giardini, pensiline, terrazzi, piazzette di paese, piscine, rotonde sul mare.

Organizzazione

Per ogni serata il titolare del locale dovrebbe far compilare ai musicisti il bordereau (italianizzato in borderò) appositamente rilasciato dalla Siae (Società Italiana Autori ed Editori). Si tratta di uno stampato nel quale vanno indicati i brani eseguiti affinché se ne possano riconoscere i diritti di riproduzione ai relativi compositori.
Di solito ristoranti e bar che offrono musica dal vivo lo fanno in prevalenza una, due o tre volte a settimana, nei giorni compresi fra il giovedì e la domenica. In alcuni locali con afflusso costante (per esempio in località turistiche) l'intrattenimento può venir offerto anche tutti i giorni. Stessa assiduità giornaliera può presentarsi nei grandi alberghi dove è sempre festa per arrivi-partenze importanti, convegni, dibattiti, congressi, ecc. Spesso sono i musicisti che si propongono ai locali (o alle agenzie artistiche) presentando un demo promozionale. Se dopo una serata di prova gli esecutori risultano graditi alla clientela vengono ricontattati dal titolare o dal mediatore. Alla fine di una serata può capitare che si avvicini alla postazione musicale un cliente, a chiedere bigliettino da visita, prezzo e disponibilità. Oppure può telefonare al musicista qualcuno consigliato da un amico, un parente, o da un altro cliente che ha apprezzato l'intrattenimento offerto. Il rapporto diretto senza intermediari è ritenuto il migliore. E non per questioni economiche. Nel caso di trattativa diretta sarà il cliente stesso, motivato in prima persona, ad attivarsi per far ottenere ai musicisti la giusta considerazione, sia che la festa si svolga in un locale pubblico, sia, ancora di più, se si svolge a casa sua. Sono in genere proprio le situazioni in casali o ville private quelle umanamente e artisticamente più appaganti.

venerdì 26 marzo 2021

Pub crawl

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Il pub crawl è l'azione di una o più persone di bere alcolici in diversi pub nell'arco di una sola serata, solitamente muovendosi da un pub all'altro a piedi. Esistono organizzazioni, soprattutto di americani in Europa, che gestiscono alcuni famosi pub crawl dando appuntamento ai turisti in un luogo prestabilito dove iniziare a bere. Normalmente il numero di pub visitati in un pub crawl è multiplo di 3: da un minimo di 3 ad un massimo di 18. L'orario tipico del pub crawl inizia dalle 20-21 fino all'1-2 di notte.

Dettagli

Stando all'Oxford English Dictionary il termine (incluse le sue varianti) è in uso sin dalla fine del XIX secolo.
Molte città europee hanno pub crawl pubblici con la finalità di far incontrare turisti e le comunità locali di immigranti. L'obiettivo principale di questi pub crawl è quello di fare nuove conoscenze e conoscere nuovi bar in una città straniera. Il più grande pub crawl della storia si è tenuto a Londra (2,278 partecipanti), in un evento organizzato da Tim The Tourman, entrando così nel Guinness dei primati.
In seguito al decesso di un ragazzo australiano caduto da un ponte sul Tevere dopo aver partecipato ad un tour partito da piazza di spagna, nella città di Roma, con ordinanza n. 86, è stata vietata la pratica dei pub crawl in alcuni periodi dell'anno. Tale ordinanza non è più in essere dal 2012.

Varianti

Vi sono anche molti pub crawl che attraggono molti partecipanti ogni weekend. Il Glasgow Subway "sub crawl" invita i partecipanti a bere ad un pub vicino ad ognuna delle stazioni lungo la tratta circolare. Un evento simile è il Circle Line Pub Crawl di Londra, il quale riunisce principalmente emigranti neozelandesi nel Waitangi Day. Molto singolare è anche il Monopoly Pub Crawl, che porta i partecipanti londinesi nei pub più vicini di ogni fermata che si trova lungo la strada del gioco del Monopoli. A Brescia, dal 2015, un gruppo di persone organizza un pub crawl di 6 tappe chiamato Il Miglio Dorato, ispirato al film La Fine Del Mondo del 2013: come nel film viene seguito un itinerario prestabilito, grazie a una mappa distribuita ai partecipanti, ed una web-app permette di segnare dei punti per ogni birra bevuta, sbloccando badge e vincendo gadget.
I pub crawl non necessariamente devono essere eventi organizzati, ad esempio il Louisville Bambi Walk riunisce sin dagli anni 80 gruppi di amici, senza tuttavia avere una ben precisa organizzazione.
Il pub crawl sta diventando una popolare categoria turistica, a dimostrazione di ciò diversi tour operator inglesi propongono questo tipo di turismo con week end nell'Europa dell'Est; l'azienda turistica australiana Thirsty Swagman offre addirittura un pub crawl intorno al mondo.

giovedì 25 marzo 2021

Marc





Il Marc è un'acquavite di vinaccia francese. Incolore, ha una gradazione alcolica minima del 42%.

Particolarità

Ogni regione francese ha il "suo" Marc che si può considerare l'equivalente della grappa italiana, infatti anch'esso è ricavato dalle vinacce, chiamate marc de raisin. È usuale dopo la dicitura Marc aggiungere la zona di provenienza, per cui si può trovare il Marc d'Aquitaine, Marc de Bourgogne e così via. Il liquore viene anche indicato con vezzeggiativi quali "anima ardente", "fuoco liquido", oppure "vieux Marc", "fine Marc", "eau de vie" ecc. In accordo con la regione di origine, viene venduto nelle stesse bottiglie da vino: il Marc del distretto della borgogna in bottiglie borgognone, quello dello champagne in bottiglie da champagne ecc. Il distillato si presta molto all'invecchiamento e raramente viene aromatizzato con erbe o radici, come accade in Alsazia per il Krütter.
La «c» finale è sempre muta, al singolare come al plurale: un marc/des marcs si pronuncia /maʁ/.

Degustazione

Il Marc può essere degustato sia come aperitivo o come dopo pasto centellinandolo o, secondo alcune tradizioni francesi, bevendolo tutto d'un fiato con la testa piegata all'indietro sino al massimo.

mercoledì 24 marzo 2021

La bottiglia di vino più antica al mondo

Si tratta della bottiglia di vino Speyer, così chiamata dal nome della regione tedesca dove fu scoperta durante lo scavo di una tomba di un nobiluomo romano del IV secolo dopo Cristo.

La bottiglia è datata tra il 325 e il 359 dC, ed è la più antica bottiglia di vino giunta fino a noi ancora chiusa.



 
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