lunedì 22 marzo 2021
Maotai
domenica 21 marzo 2021
La birreria più vecchia d'Europa
L'abbazia di Weihenstephan, dove sorge il più antico birrificio al mondo, in una cartina di metà 1800
La produzione di birra è ormai diffusissima nel mondo, e con l'esplosione delle artigianali assistiamo ogni anno alla nascita di nuove realtà. Tutto è però cominciato in Europa centinaia di anni fa, e ancora oggi alcuni birrifici testimoniano la capacità di superare la prova del tempo. Eccoli, dal più 'recente' al più 'antico'.
SMITHWICK – IRLANDA
È
il birrificio più antico d'Irlanda, attivo sin dal 1710 e orgoglio
della città di Kilkenny. La loro strong ale è l'asso nella manica
per rivaleggiare con l'altro grande birrificio irlandese, Guinness,
più giovane di soli 49 anni.
THREE TUNS – INGHILTERRA
È
un birrificio molto piccolo, fondato nel 1642 e capace di produrre
solo modiche quantità di birra (presente in sei varietà). Si vanta
di essere stato il primo in Inghilterra a ottenere una licenza
legale. Si trova nella contea dello Shropshire.
GROLSCH – PAESI BASSI
Produce
birra sin dal 1615 ed è famoso soprattutto per la sua lager, sia per
la qualità del prodotto sia per la bottiglia che lo contiene, con
tappo richiudibile. Per visitare Grolsch bisogna raggiungere Groenlo,
località situata nel sud-est dei Paesi Bassi, nella provincia della
Gheldria.
STIEGL – AUSTRIA
Sorge
a Salisburgo, è attivo sin dal 1492 e nella seconda metà del
Settecento ha prodotto la birra scura preferita da Wolfgang Amadeus
Mozart. Oggi è famosa soprattutto per le edizioni limitate che ogni
anno lancia sul mercato.
HUBERTUS – AUSTRIA
Il
nome deriva da Sant'Umberto, vescovo di Maastricht e poi di Liegi, e
lo stemma del birrificio riporta la testa di un cervo con la croce
cristiana tra le corna: è un riferimento all'apparizione che ebbe
Umberto e che interpretò come un invito a concentrarsi meno sui
piaceri terreni (la caccia in particolare) e dedicarsi ai doveri che
il suo ruolo imponeva. Attivo sin dal 1454, ha nella pils il suo
cavallo di battaglia.
BOLTEN – GERMANIA
Si trova
a Korschenbroich, città della Renania Settentrionale-Vestfalia, e
produce sin dal 1266 una caratteristica altbier, cioè una scura ad
alta fermentazione.
WELTENBURG – GERMANIA
L'abbazia
di Weltenburg è vicina di casa dell'abbazia Weihenstephan e di fatto
le contende il primato di birrificio più antico del mondo: conti
alla mano, però, a Weltenburg iniziarono la produzione 10 anni più
tardi, un distacco minimo che però conta per il podio. Possono
invece vantare il primato della dunkel lager, la birra scura più
vecchia del mondo, ancora oggi prodotta ad altissimi livelli.
WEIHENSTEPHAN – GERMANIA
Il
birrificio si trova all'interno dell'abbazia di Weihenstephan, in
Baviera, e secondo alcuni documenti potrebbe aver cominciato a
produrre birra nell'anno 768. Sicuramente lo fa dal 1040 e questo ne
fa il più antico birrificio al mondo. La specialità è la
hefeweizen, cioè la birra di frumento in versione non filtrata,
bionda e torbida con il lievito in sospensione.
sabato 20 marzo 2021
Il vero caffè,in Italia, è napoletano?
NO.
Ogni città ha la sua tradizione e sono tutte ottime.
Aggiungerei che ogni nazione ha la sua tradizione e sono tutte ottime. Hai mai provato un Caffè Greco, un Caffè Indiano, un vero Caffè Americano. Sono cose molto differenti tutte ottime.
venerdì 19 marzo 2021
Che sapore ha un vino invecchiato oltre 100 anni?
Il vino invecchia bene solo se conservato correttamente. Deve stare ad una temperatura fresca e uniforme, in posizione orizzontale in modo che il tappo non si asciughi e non lasci entrare aria. Devono essere tenuti al riparo dalla luce solare. Potresti avere la bottiglia di vino perfetta per l'invecchiamento, ma avere un sapore terribile a causa delle cattive condizioni di conservazione.
Tuttavia, anche se il vino fosse rovinato, non ti ucciderà. Avrà solo un sapore come l'aceto.
Quindi dico: apri la bottiglia! Fai una festa divertente e guarda cosa ottieni. Anche se non è gustoso, è comunque un'avventura degustare un vino di quell'epoca.
giovedì 18 marzo 2021
Grog
Origine e storia
Preparazione
Di ricette di preparazione per il grog ve ne sono infinite, qui ne diamo una delle più conosciute:- Una parte di rum scuro
- Un cucchiaio di zucchero di canna
- Una buccia di limone
- Acqua bollente
Miti e leggende del grog
Una storia popolare è stata tramandata nei circoli nautici e in internet, riguardo al consumo di alcool a bordo delle navi del XVIII secolo. Anche se le sue origini sono dubbie, essa attesta l'amore dei marinai verso i loro spiriti.Curiosità
- Nella cultura popolare Australiana si può indicare con grog una qualsiasi bevanda alcolica.
- In Svezia è un modo di definire una bevanda che non corrisponde ad una precisa ricetta e che, in linea generale, non ha un sapore molto gradevole (può essere approssimativamente tradotto come "sbobba alcolica").
- Il grog, nel mondo dei graffiti, è l'inchiostro nero più difficile da rimuovere.
- Il grog viene citato spesso nel famoso capolavoro della letteratura americana, Moby Dick di Herman Melville, come bevanda ampiamente utilizzata dai marinai dell'equipaggio del Pequod.
- Il grog viene anche citato nel capolavoro di Robert Louis Stevenson, L'isola del tesoro, offerto ai marinai della Hispaniola.
- Come grog nelle isole Fiji viene indicata, comunemente dal popolo, la loro bevanda nazionale "yaqona" o "kava" che non è alcolica ma è un blando anestetico con leggero effetto psicoattivo.
- Il grog viene citato anche nell'opera di Charles Dickens "Little Dorrit", paragonando una stanza della Marshalsea, la prigione dove è ambientata buona parte del libro, al sovracitato liquore-annacquato. Questa stanza viene detta possedere due delle tre qualità che all'epoca contraddistinguevano l'assunzione del grog per le signore: caldo, forte e in abbondanza (Gli Inglesi, parlando del grog, sogliono dire: Hot, strong and plenty of it). La stanza infatti difettava di quest'ultima qualità essendo bassa e angusta.
- Il grog è citato anche ne "L'educazione Sentimentale" di Flaubert, dove molti dei personaggi bevono questa bevanda.
- Il grog è citato anche in una puntata del cartone animato "South Park"; nella puntata Cartman crea una ciurma ed arriva in una bettola in Somalia, ed al cameriere chiede un grog.
- Il grog è citato nella canzone "Billy Budd" di Vinicio Capossela contenuta in "Marinai, profeti e balene".
- Nel film Master and Commander - Sfida ai confini del mare si fa riferimento al grog come causa di insubordinazione nella nave quando il dottor Maturin suggerisce al capitano Aubrey di gettare a mare tutto il grog ("Tip the ship's grog over the side"), ma il capitano si rifiuta categoricamente: "Stop 200 years of privilege and tradition? I'd rather have them three sheets to the wind on occasion than have a mutiny on my hands!"
- Il grog è citato nel libro Harry Potter e la Camera dei Segreti e bevuto dal Mezzogigante Rubeus Hagrid.
- Il grog è citato in quasi tutti i racconti del commissario Maigret, scritti dal romanziere belga Simenon, come bevanda preferita dal commissario per riprendersi da momenti di tensione, di affaticamento o come antidoto alle conseguenze del gran freddo preso lungo le strade di Parigi durante le sue indagini.
- Per "grog" nell'ambito dell'edilizia e in particolare della produzione di terra cotta si intende l'insieme dei frammenti di tubature e prodotti di scarto dello stesso materiale , poi riutilizzate nella produzione di un nuovo "impasto".Questa tecnica rende questo "impasto" più adatto alla cottura ,in quanto aumenta la resistenza alle alte temperature. [fonti: "DirtyJobs" programma trasmesso da "Discovery Channel-sky" 2005]
- Il "grog" è citato nel romanzo La verità sul caso Harry Quebert dello scrittore svizzero Joël Dicker.
- Il "grog" viene citato anche nel romanzo "Storia
di Gordon Pym" di Edgar Allan Poe quale bevanda consumata da
alcuni membri dell'equipaggio di una nave pirata.
mercoledì 17 marzo 2021
Sagres
- Branca (tasso alcolico 5%), la più diffusa, in vendita dal 1940.
- Preta (tasso alcolico 4.3%), birra nera, in vendita dal 1940.
- Bohemia (tasso alcolico 6.2%), birra scura lanciata nel 2005.
- Bohemia 1835 (tasso alcolico 6.6%), lanciata nel 2006 in edizione limitata per il 170º anniversario della Cervejaria da Trindade.
- Chopp (tasso alcolico 4.9%), birra di stile brasiliano al gusto di limone. Commercializzata nel 2006.
- Zero (tasso alcolico 0), variante non alcolica, in vendita dal 2005.
- Radler (tasso alcolico 2%), variante estiva in vendita dal
2013.
martedì 16 marzo 2021
Bere aiuta davvero a dimenticare?
Parlo per esperienza personale, ma anche cercando su internet la risposta è uguale: bere alcolici in un primo momento ti alleggerisce la testa, ti senti più allegro, sei euforico. Ma non è così che risolvi il tuo problema di fondo!
Tienilo ben in testa quando vorrai "bere per dimenticare": assumere alcolici non ti restituirà il tuo ex, non farà tornare in vita un tuo genitore.
È naturale cercare di fuggire dai problemi, non è sempre facile affrontare la realtà. Ma una bottiglia di vodka non ti aiuta!
Perché finita la sbronza i problemi ritornano.
Perché finita l'euforia del momento, ti senti peggio di prima.
Perché è un circolo vizioso, giustificherai ogni tua bevuta con "vabhè, così non ci penso".
Per un certo periodo della mia adolescenza credevo pure io che bere mi avrebbe liberato dai problemi.
Bevevo fino a stare male, volevo che i demoni nella mia testa volassero via. Credevo che stare con la compagnia sbagliata, nel posto sbagliato, bevendo alcolici mi avrebbe aiutato a liberarmi da tutte le mie preoccupazioni e difficoltà.
Vuoi sapere una cosa? Non solo non ha funzionato, ma tutte le mattine dopo stavo solo peggio, sia fisicamente, sia psicologicamente.
Ti do un consiglio da "amico che ha affrontato queste avversità e che non ha alcuna qualifica che possa affermare tutto ciò che sto per dirti":
Riparti da te stesso. Prenditi il tuo tempo, il dolore non passa da un giorno all'altro. Valuta se affrontare la cosa da solo o con uno psicoterapeuta (meglio il secondo caso, io penso di essere stato solo molto fortunato a trovare nuovi amici e nuovi hobby, in un qualche modo sono riuscito a stare veramente bene con me stesso dopo parecchia introspezione).