mercoledì 24 gennaio 2024

Seven and Seven: Il Cocktail Highball icona degli Anni '70

Il Seven and Seven (o 7 and 7) è un cocktail highball che ha acquisito popolarità negli Stati Uniti negli anni '70 ed è diventato un vero e proprio simbolo della cultura del cocktail in quegli anni. La sua semplicità e il suo gusto rinfrescante lo rendono un drink perfetto per ogni occasione, dal classico happy hour alla serata tra amici. Il mix di due ingredienti principali, Seagram's 7 Crown (un whisky canadese) e 7 Up (una bibita gassata al limone e lime), dà vita a un cocktail leggero ma piacevolmente frizzante.

Le origini del Seven and Seven sono relativamente recenti, ma il cocktail ha una forte connessione con l'evoluzione della cultura dei drink negli Stati Uniti. Durante gli anni '60 e '70, i cocktail highball come il Whiskey and Ginger Ale e il Rum and Cola divennero estremamente popolari, e il Seven and Seven non fece altro che inserirsi in questo contesto.

Il suo nome deriva semplicemente dalla combinazione dei due ingredienti principali: Seagram's 7 Crown, un whisky canadese, e 7 Up, la famosa bevanda gassata. Seagram's 7 Crown, un marchio di whisky canadese, è stato creato negli anni '30, ma la sua popolarità come ingrediente per il Seven and Seven esplose proprio negli anni '70, quando il cocktail divenne una delle scelte più comuni nei bar americani.

Il successo del Seven and Seven non è solo legato alla sua facilità di preparazione, ma anche alla sua capacità di attrarre un pubblico giovane, desideroso di un drink meno intenso rispetto ad altri cocktail a base di whisky. Grazie alla sua combinazione di dolcezza e freschezza, il Seven and Seven è diventato un "drink da party" per eccellenza.

La preparazione di questo cocktail è tanto semplice quanto efficace. Non sono necessarie particolari abilità di mixologia, ma è importante rispettare le proporzioni per ottenere il giusto equilibrio tra il whisky e la soda.

Ingredienti:

  • 50 ml di Seagram's 7 Crown (o altro whisky canadese)

  • 150 ml di 7 Up (o altra soda al limone-lime)

  • Ghiaccio

  • Fetta di limone o lime (opzionale, per guarnire)

Preparazione:

  1. Riempi un bicchiere highball con ghiaccio fino a circa metà.

  2. Versa il whisky nel bicchiere, facendo attenzione a mantenere le proporzioni.

  3. Aggiungi la 7 Up per riempire il bicchiere.

  4. Mescola delicatamente per amalgamare gli ingredienti.

  5. Se desideri, guarnisci con una fetta di limone o lime per aggiungere un tocco di freschezza in più.

  6. Servi immediatamente e gustalo ben freddo.

Il Seven and Seven è pronto per essere gustato: un cocktail rinfrescante, leggero e perfetto per i momenti di relax.

Curiosità sul Sette e Sette

  • Cultura popolare: Negli anni '70, il Seven and Seven è stato il cocktail preferito da molti, inclusi personaggi famosi e celebrità. La sua popolarità è stata anche aiutata dal fatto che era facile da preparare e da consumare, rendendolo un drink ideale per le serate sociali.

  • La sua semplicità: Uno degli aspetti che ha reso il Seven e Seven così amato è la sua semplicità. Senza bisogno di ingredienti complessi o di attrezzature speciali, questo cocktail può essere preparato in qualsiasi occasione.

  • Variante moderna: Sebbene il Seven and Seven sia tradizionalmente preparato con whisky canadese e 7 Up, alcune varianti moderne del cocktail includono l'uso di altri tipi di whisky o di soda al lime, come Sprite, per personalizzare il gusto.

  • Il suo posto nei bar: Oggi, il Seven and Seven è spesso considerato un classico cocktail per chi cerca una bevanda facile e dissetante. Nonostante le modalità dei cocktail più elaborati, il Seven and Seven continua a mantenere il suo posto nei menu dei bar, apprezzato per la sua freschezza e leggerezza.

Il Seven and Seven è un cocktail che rappresenta la semplicità della mixologia americana degli anni '70, capace di soddisfare i palati di chi cerca un drink fresco e piacevole, ma senza troppe complicazioni. La sua combinazione di whisky e soda al limone-lime lo rende il drink ideale per ogni occasione informale.



martedì 23 gennaio 2024

Martini al Bacon: Un'Inedita Rivisitazione del Cocktail Classico


Il martini è uno dei cocktail più iconici della mixologia, noto per la sua eleganza e la sua semplicità. Ma cosa accadrebbe se una delle bevande più sofisticate del mondo venisse arricchita con un ingrediente apparentemente improbabile, come il bacon? Il martini al bacon è una proposta innovativa che ha suscitato curiosità tra gli appassionati di cocktail e gli amanti della cucina gourmet, unendo il sapore salato e affumicato del bacon alla delicatezza della vodka o del gin. Un incontro di mondi che promette di sorprendere anche i palati più esperti.

L'origine del martini è un mistero avvolto nella leggenda, ma ciò che è certo è che questo cocktail affonda le radici nell'America della fine del XIX secolo. La sua popolarità esplose nel XX secolo, diventando il drink per eccellenza durante l'epoca della Prohibition e successivamente nei salotti eleganti di New York e Hollywood.

Il martini al bacon, invece, è una reinterpretazione moderna che mescola la tradizione con l'innovazione. Nato come un esperimento gastronomico, il cocktail si è rapidamente imposto come un mix audace e creativo, capace di attrarre chi è alla ricerca di qualcosa di nuovo e intrigante. La tendenza di combinare cocktail classici con ingredienti insoliti non è nuova, ma il bacon, con il suo sapore deciso e affumicato, ha portato il martini su un territorio inaspettato, suscitando tanto entusiasmo quanto scetticismo.

Alcuni attribuiscono la paternità del martini al bacon a baristi creativi dei primi anni 2000, quando l'industria del cocktail ha iniziato ad abbracciare la mixologia molecolare e l'uso di ingredienti non convenzionali. L'idea di aggiungere bacon al martini è, infatti, una riflessione sulle tendenze moderne che cercano di esprimere un equilibrio tra il dolce e il salato, tra il tradizionale e il contemporaneo.

La preparazione del martini al bacon richiede pochi ingredienti, ma una grande attenzione ai dettagli, in particolare nella preparazione del bacon, che deve essere croccante ma non troppo bruciato, per non sovrastare gli altri sapori. Ecco la ricetta classica:

Ingredienti:

  • 50 ml di gin o vodka (a scelta)

  • 10 ml di vermouth secco

  • 1 fetta di bacon croccante

  • Ghiaccio

  • Olive verdi (opzionali)

  • Un rametto di rosmarino (opzionale, per una nota aromatica extra)

Preparazione:

  1. Inizia cuocendo il bacon fino a renderlo croccante. Puoi farlo in padella o nel forno. Una volta pronto, scolalo su carta assorbente per eliminare l'olio in eccesso.

  2. Riempi uno shaker con ghiaccio. Aggiungi il gin o la vodka e il vermouth secco.

  3. Agita vigorosamente lo shaker per circa 15-20 secondi, per raffreddare bene il mix.

  4. Filtra il cocktail in un bicchiere da martini precedentemente raffreddato.

  5. A questo punto, guarnisci il martini con la fetta di bacon croccante. Per un tocco in più, puoi aggiungere un rametto di rosmarino o un'oliva verde.

  6. Servi immediatamente, accompagnato da un sorriso e magari da una battuta sul curioso connubio di sapori.

Il risultato è un cocktail che unisce la freschezza e la pulizia del martini classico con il calore affumicato del bacon, un contrasto che non delude mai.

Curiosità sul Martini al Bacon

  • Un cocktail per i carnivori: Il martini al bacon è ideale per chi ama i sapori forti e salati, come i fan del bacon croccante o degli antipasti rustici. È l'ideale per sorprendere gli ospiti in occasione di una cena gourmet o come aperitivo speciale.

  • Sperimentazione nella mixologia: L'aggiunta del bacon al martini è solo uno degli esempi di come la mixologia moderna stia spingendo i confini della tradizione, cercando di combinare ingredienti un tempo inconciliabili. Altri cocktail insoliti includono varianti con peperoncino, avocado, o anche infusi di carne.

  • Il bacon, protagonista del mondo culinario: Il bacon, con il suo sapore affumicato e ricco, è diventato un ingrediente molto popolare non solo nella cucina salata, ma anche nei dolci e nei cocktail. La sua combinazione con alcolici non è una novità: esistono infatti anche varianti del martini con bacon affumicato come infusione nel gin o nella vodka.

  • Il bacon e il suo fascino internazionale: Da quando il martini al bacon ha guadagnato popolarità, sono stati creati numerosi bar e ristoranti che lo includono nel loro menu, alcune volte arricchendolo ulteriormente con altre spezie o infusi, rendendo questa versione del cocktail un'esperienza unica.

Il martini al bacon è un cocktail che non lascia indifferenti. Amato da chi cerca di osare con i sapori, ma anche un po' controverso per chi ha il cuore (o meglio, il palato) legato alla tradizione, rappresenta un incontro interessante tra la mixologia creativa e il gusto deciso del bacon, una combinazione che stimola la curiosità e l'appetito.





lunedì 22 gennaio 2024

Drambuie: Il Liquore Scozzese Che Racconta una Storia di Tradizione e Passione

 

Il Drambuie è un liquore scozzese che racchiude in sé l'essenza della tradizione delle Highlands. Con il suo sapore ricco e avvolgente, una combinazione di whisky, miele e spezie, il Drambuie ha conquistato i palati di tutto il mondo. Oggi, lo troviamo come ingrediente principale in numerosi cocktail, ma la sua storia affonda le radici in secoli di mistero e passione. Scopriamo insieme la sua affascinante origine, la preparazione e alcune curiosità che rendono questo liquore così speciale.

La storia del Drambuie è avvolta nel mistero, ma ciò che è certo è che nasce in Scozia, dove il whisky scozzese è da sempre un simbolo di qualità e tradizione. La leggenda vuole che il Drambuie fu creato nel 1745, quando il principe giacobita Charles Edward Stuart (noto anche come Bonnie Prince Charlie) fuggì in esilio in Francia, dopo la sconfitta della sua causa durante la battaglia di Culloden. Si racconta che il principe ricevette una ricetta segreta per un elisir da una donna scozzese che lo aiutò a nascondersi. Il liquore, a base di whisky, miele, erbe aromatiche e spezie, divenne la sua bevanda preferita. Dopo molti anni, il liquore fu prodotto commercialmente da John Ross, un distillatore scozzese, che nel 1893 brevettò ufficialmente il nome "Drambuie".

Il nome "Drambuie" deriva dal termine gaelico "An Dram Buidheach", che significa "la bevanda che soddisfa" o "la bevanda che delizia", ​​un chiaro riferimento alla sua ricchezza e al suo sapore avvolgente.

Il Drambuie è prodotto miscelando whisky scozzese (di solito whisky single malt), miele, erbe aromatiche e spezie. La preparazione segue una ricetta segreta che è stata mantenuta intatta nel tempo. Il processo di produzione inizia con la selezione di un whisky scozzese di alta qualità, che viene successivamente arricchito con un infuso di miele e una miscela di erbe e spezie. Dopo l'infusione, la miscela viene lasciata maturare per alcuni mesi, durante i quali i sapori si amalgamano perfettamente, creando un liquore dalla consistenza morbida e dal gusto complesso.

Curiosità sul Drambuie

  1. Un liquore con una storia di intrigo : La leggenda che circonda la nascita del Drambuie è affascinante e misteriosa. Nonostante la storia sia ampiamente conosciuta, il segreto della ricetta originale è rimasto tale e quale, tramandato solo a pochi. Questo aggiunge un tocco di fascino e mistero alla bevanda, rendendola ancora più intrigante per gli appassionati.

  2. Un classico nei cocktail : Il Drambuie è l'ingrediente principale del famoso cocktail Rusty Nail , che unisce Drambuie e whisky (solitamente scotch) per un drink semplice ma potente, dal gusto ricco e speziato. È perfetto come aperitivo o come dopo cena, grazie alla sua dolcezza bilanciata dalle note aromatiche.

  3. Un liquore con diverse varianti : Sebbene il Drambuie tradizionale rimanga il più famoso, negli anni sono stati creati delle varianti, tra cui il Drambuie 15 Years Old, che presenta una maturazione più lunga e una complessità maggiore, con un aroma più intenso e una texture più morbida.

  4. La presenza nel mondo della cultura pop : Il Drambuie è stato anche celebrato in vari film e serie TV, dove viene spesso mostrato come un simbolo di raffinatezza e di lusso. La sua popolarità, infatti, è cresciuta nel tempo anche grazie alla sua presenza nei cocktail bar più esclusivi e nei locali di tendenza.

Oggi, il Drambuie è un liquore che continua ad essere apprezzato per il suo sapore unico e per la sua storia ricca di mistero. Che venga gustato da solo, servito con ghiaccio o miscelato in un cocktail sofisticato, rimane una bevanda di qualità, capace di evocare l'atmosfera delle Highlands scozzesi con ogni sorso. Un drink che non solo soddisfa il palato, ma racconta anche una storia di passione, tradizione e intrigo, che dura da secoli.


domenica 21 gennaio 2024

Triple Sec: Il Liquore Agrodolce che Ha Conquistato il Mondo dei Cocktail

Il Triple Sec è uno dei liquori più iconici al mondo, amato per il suo gusto aromatico e versatile. Con la sua trasparenza cristallina e il caratteristico gusto d'arancia, questo distillato è diventato un ingrediente fondamentale in molti cocktail, dai più classici ai più moderni. Scopriamo insieme la sua affascinante storia, la preparazione tradizionale e alcune curiosità che lo riguardano.Il Triple Sec nasce nel 1834 a Saumur, un piccolo comune nella regione francese del Maine e della Loira, grazie all'ingegno di Jean Baptiste Combier. Originariamente, il liquore veniva prodotto con bucce di arance essiccate al sole, provenienti da Haiti, e veniva distillato tramite un processo artigianale che prevedeva tre distillazioni. Da qui deriva il nome "Triple Sec", in cui "sec" si riferisce alla sua natura secca (ovvero non troppo dolce).

La sua creazione ha avuto un impatto profondo nel mondo della mixology, poiché il Triple Sec è diventato un ingrediente chiave in numerosi cocktail, grazie alla sua capacità di aggiungere un sapore ricco e un aroma agrumato senza sovrastare gli altri ingredienti. Nel corso degli anni, diversi produttori hanno dato vita a varianti del liquore, ma il suo fascino è rimasto invariato.

La produzione del Triple Sec segue una tradizione che si è mantenuta intatta nel corso degli anni. La preparazione inizia con l'infusione delle bucce di arance essiccate, che vengono messe a macerare nell'alcool per un giorno intero. Successivamente, l'infuso viene filtrato e distillato in alambicchi di rame, che conferiscono al liquore la sua particolare purezza e finezza. La distillazione tripla, caratteristica distintiva del Triple Sec, consente di ottenere un liquido cristallino, con una gradazione alcolica che può variare dai 15 ai 45 gradi.


Curiosità sul Triple Sec

  1. L'origine del nome : Come accennato, il nome "Triple Sec" deriva dal processo di distillazione tripla e dal termine "sec", che si riferisce al gusto secco del liquore. In passato, la parola "sec" veniva usata per indicare i liquori dal sapore non dolce, sebbene oggi la dolcezza possa variare a seconda della marca.

  2. Un liquore versatile : Il Triple Sec è utilizzato in una vasta gamma di cocktail, con ben 7 preparazioni che lo vedono protagonista nella lista ufficiale IBA (International Bartenders Association). Tra questi, il famoso Margarita, il Cosmopolitan e il Long Island Iced Tea non potrebbero esistere senza il suo tocco di freschezza agrumata.

  3. Incontri con altri liquori all'arancia : Il Triple Sec è spesso comparato a liquori simili, come il Cointreau, il Curaçao e il Grand Marnier, che anch'essi hanno un profilo aromatizzato all'arancia. Tuttavia, il Triple Sec è generalmente più secco e meno complesso rispetto al Grand Marnier, che è più ricco grazie all'infusione di brandy.

  4. Differenze nei metodi di produzione : Ogni produttore di Triple Sec ha la propria versione della ricetta, ma la distillazione in alambicchi di rame resta un elemento comune per ottenere una qualità superiore. Alcune varianti moderne possono includere l'uso di arance più dolci o l'aggiunta di altri agrumi per arricchire il gusto.

Il Triple Sec è un liquore che ha saputo evolversi con il tempo, mantenendo però salda la sua tradizione. Che venga miscelato in cocktail iconici o degustato da solo, questo liquore continua ad essere uno degli ingredienti più amati e ricercati dai bartender di tutto il mondo. La sua capacità di bilanciare dolcezza e freschezza lo rende un partner ideale per una varietà di combinazioni, e la sua storia lunga quasi due secoli aggiunge un fascino unico ad ogni sorso.


sabato 20 gennaio 2024

Vodka Arrow: Un Viaggio Tra Storia, Preparazione e Curiosità

La Vodka Arrow, un cocktail intrigante e dal sapore deciso, ha conquistato gli appassionati di mixology in tutto il mondo grazie alla sua semplicità e al suo impatto visivo. Ma cosa rende questa bevanda così speciale? Scopriamo insieme la sua storia, il modo in cui si prepara e alcune curiosità che renderanno il tuo prossimo brindisi ancora più interessante.

La vodka, bevanda di origine russa e polacca, ha attraversato secoli di evoluzione prima di diventare l'elemento centrale di numerosi cocktail contemporanei. La Vodka Arrow, pur non essendo una delle bevande più antiche, si inserisce perfettamente nella tradizione di cocktail che uniscono la raffinatezza della vodka con ingredienti che ne esaltano il sapore.

La nascita della Vodka Arrow risale a circa due decenni fa, in un periodo in cui la mixology stava vivendo una nuova era di sperimentazione e creatività. La bevanda deve il suo nome alla forma decisa e netta che l'alcol prende quando si unisce a una combinazione di ingredienti come la limonata o il succo di lime. L'arco simbolico fa riferimento alla geometria che si forma nel bicchiere durante la preparazione.

Gli ingredienti principali della Vodka Arrow sono pochi ma selezionati con cura per garantire un gusto equilibrato e piacevole. Ecco come prepararla:

Ingredienti:

  • 50 ml di vodka (meglio se di alta qualità)

  • 25 ml di succo di lime fresco

  • 10 ml di sciroppo d'agave o zucchero liquido (a piacere)

  • Ghiaccio

  • Una fetta di lime per guarnire

Procedura:

  1. Iniziare mettendo il ghiaccio in uno shaker.

  2. Aggiungere la vodka, il succo di lime e lo sciroppo d'agave.

  3. Agita energicamente per circa 15 secondi, assicurandoti che gli ingredienti siano ben miscelati.

  4. Filtra il contenuto nello shaker in un bicchiere da cocktail precedentemente raffreddato.

  5. Guarnisci con una fetta di lime e servi.

Il risultato sarà un cocktail fresco, dal sapore agrumato e aromatico, perfetto per chi ama le bevande dal gusto deciso ma non troppo intenso.

Curiosità sulla Vodka Arrow

  1. La vodka nella cultura russa : La vodka è un simbolo per la cultura russa e viene consumata in una varietà di occasioni. La Vodka Arrow, pur essendo un cocktail relativamente moderno, trae comunque ispirazione dalla tradizione di miscelare vodka con ingredienti freschi e agrumati.

  2. L'arco come simbolo : Il nome "Arrow" potrebbe evocare immagini di precisione e velocità, un richiamo alla capacità della vodka di essere l'elemento centrale di un cocktail senza sopraffare gli altri sapori. La forma dell'arco è spesso intesa come un simbolo di equilibrio, proprio ciò che caratterizza questa bevanda.

  3. Versatilità : Sebbene la Vodka Arrow sia perfetta per l'aperitivo, può anche essere un'ottima scelta per serate più eleganti o per eventi speciali. Il cocktail può essere adattato facilmente cambiando il tipo di dolcificante (per esempio, utilizzando miele invece dello sciroppo d'agave) o giocando con l'aggiunta di erbe aromatiche per un tocco personale.

La Vodka Arrow, con la sua combinazione di semplicità e raffinatezza, si conferma una bevanda dal fascino intramontabile, capace di soddisfare anche i palati più esigenti.



venerdì 19 gennaio 2024

Birra Kaon: Tradizione e Innovazione a Sorso

 


La Birra Kaon è una delle realtà emergenti nel panorama delle birre artigianali italiane. Nato dalla passione di un gruppo di birrai che hanno deciso di coniugare l'arte della birra con la qualità e l'innovazione, Kaon è un esempio perfetto di come la tradizione e la modernità possono fondersi in un prodotto che è molto più di una semplice bevanda: è una vera e propria esperienza sensoriale.

La storia della Birra Kaon ha inizio nel cuore della campagna italiana, dove il gruppo fondatore ha deciso di intraprendere un'avventura che fosse al tempo stesso un tributo alla tradizione birraia e un'innovazione nel settore. Sin dall'inizio, l'obiettivo è stato chiaro: produrre birra artigianale di altissima qualità, capace di soddisfare anche i palati più esigenti. Il nome "Kaon" è ispirato alla fisica, in particolare alla particella subatomica Kaon, simbolo di ricerca, evoluzione e forza. Un nome che non è solo evocativo, ma rappresenta anche la filosofia che anima ogni fase della produzione.

La birra è prodotta utilizzando metodi tradizionali, ma con un approccio innovativo che permette di ottenere un prodotto unico. L'attenzione per ogni singolo ingrediente, la selezione delle materie prime di altissima qualità e l'accuratezza nelle fasi di lavorazione sono i punti di forza di Kaon, che oggi è diventata una realtà consolidata nel panorama delle birre artigianali italiane.

La produzione della Birra Kaon segue un processo meticoloso, che parte dalla selezione di malti pregiati, luppoli scelti con cura e lieviti autoctoni. Ogni ingrediente viene scelto per esaltare il sapore finale, dando vita a birre complesse, ma al tempo stesso equilibrate. Il processo di fermentazione, che avviene a temperatura controllata, garantisce una qualità costante nel tempo.

Un altro aspetto distintivo di Kaon è la maturazione in bottiglia. Questo consente di arricchire ulteriormente i sapori e rendere la birra ancora più unica, grazie alla presenza di lieviti vivi che continuano ad evolversi anche dopo il confezionamento. Il risultato è una birra fresca, ma anche piena di carattere, che sa raccontare una storia ad ogni sorso.

Curiosità sulla Birra Kaon

  1. Innovazione e Tradizione : Kaon riesce a unire perfettamente l'innovazione nei metodi di produzione con la tradizione birraia, riuscendo a creare un prodotto che rispetta la storia della birra, ma allo stesso tempo guarda al futuro.

  2. Ingredienti Selezionati : Ogni ingrediente utilizzato per la produzione di Kaon è scelto con cura, dalla qualità dei malti alla selezione dei luppoli, per garantire un sapore inconfondibile.

  3. Birra Vivente : La maturazione in bottiglia con lieviti vivi rende Kaon una birra "viva", che continua a evolversi anche dopo essere stata confezionata, donando a chi la beve un'esperienza sempre diversa ad ogni bottiglia.

  4. Particelle e Birra : Il nome Kaon si ispira al mondo della fisica, in particolare alla particella subatomica omonima. Questo legame con la scienza sottolinea l'attenzione per i dettagli e l'approccio preciso e accurato che guida ogni fase della produzione della birra.

Kaon non è solo una birra da bere, è un viaggio sensoriale che unisce la scienza, la tradizione e l'arte della birra in un sorso indimenticabile.



giovedì 18 gennaio 2024

Jerry Thomas creò l'immagine del barista come professionista creativo


Jerry Thomas, spesso definito il "padre della mixologia moderna", è universalmente riconosciuto per aver trasformato il barista da semplice dispensatore di bevande a figura professionale e creativa. Nato nel 1830 a Sackets Harbour, New York, Thomas divenne celebre per il suo talento nella preparazione di cocktail e per l'approccio spettacolare che portava dietro il bancone. Con il suo cilindro elegante e il flair teatrale, ha elevato il ruolo del barista a un'arte, rivoluzionando il settore dell'ospitalità.

La sua influenza più duratura deriva dalla pubblicazione, nel 1862, di How to Mix Drinks or The Bon-Vivant's Companion , il primo manuale dedicato esclusivamente alla preparazione dei cocktail. Questo testo rappresenterà una pietra miliare nella codifica delle ricette e nella formalizzazione della professione, offrendo ai baristi una guida autorevole per la creazione di bevande sofisticate.

Thomas non si limita a mescolare ingredienti: esplorava sapori, tecniche e presentazioni innovative. Famoso per il "Blue Blazer", un cocktail preparato versando whisky fiammeggiante da un bicchiere all'altro, divenne simbolo di audacia e maestria. Il suo lavoro non solo gettò le basi per le future generazioni di barman, ma contribuì anche alla nascita della cultura del cocktail come fenomeno sociale.

Grazie alla sua visione e al suo spirito pionieristico, Jerry Thomas ha trasformato il mestiere del barista in una forma d'arte, creando un'immagine del professionista creativo che persiste ancora oggi nelle migliori sale cocktail del mondo.



 






 
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