venerdì 26 febbraio 2021

Cosmopolitan

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Il Cosmopolitan (chiamato anche informalmente Cosmo) è un cocktail alcolico internazionale a base di vodka riconosciuto ufficialmente dalla International Bartenders Association.
Fa parte della famiglia dei Cape Codder ed è inserito nella categoria IBA dei "Contemporary Classics" nel ricettario ufficiale aggiornato al 2011.

Composizione

La composizione, secondo la ricetta ufficiale IBA, è la seguente:
  • 4 cl di vodka citron
  • 1,5 cl di cointreau
  • 1,5 cl succo di lime
  • 3 cl succo di mirtillo

Preparazione

Miscelare tutti gli ingredienti nello shaker con ghiaccio a cubi, agitando bene, filtrare in una doppia coppa cocktail precedentemente raffreddata. Guarnire con una fettina di lime.

Descrizione

Il cosmopolitan è una cocktail rosso-rosato limpido, fruttato, leggermente esperidato, facente parte della famiglia dei Cape Codder. È una variante dal tenore alcolico più deciso (intorno ai 21,5°), ma il sentore alcolico è smorzato dal sapore del cocktail, che deve essere equilibrato fra le note fruttate e quelle aspre degli ingredienti.

Storia

Albori

La storia del cocktail ha delle radici piuttosto vaghe. La prima apparizione del nome "cosmopolitan" risale al 1927, quando il barista scozzese Harry MacElhone nomina "Cosmopolitan" un cocktail a base di whisky, vermouth, punch svedese e vodka. Nel 1934 fu descritta una versione molto più simile all'attuale, che prevedeva però l'uso di gin, triple sec, sciroppo di lampone e limone.

Ricetta contemporanea

Con la creazione del Cape Codder nel 1968, negli anni settanta vi furono molte ricette che potevano ricordare la composizione attuale; in particolare Neal Murray, barista alla steak house "Cork & Cleaver" di Minneapolis, affermò di aver voluto modificare un Kamikaze. Secondo questa tesi il nome deriverebbe dall'esclamazione fatta assaggiandolo "How cosmopolitan". Un'altra leggenda vuole invece che sia stato John Caine, barista a Provincetown a crearlo. Fu intorno alla metà degli anni ottanta che ricette di cocktail simili iniziarono a diventare noti. La storia più comune indica Cheryl Cook, barista del ristorante "The Strand" di South Beach, come inventrice. Cheryl dichiarò che:
«Era circa il 1985-86; il Martini stava tornando di moda, con il suo bicchiere classico. Alle donne non sembrava piacesse molto il cocktail [...], ma piuttosto piaceva essere visti con il bicchiere Martini in mano. Ciò mi diede l'idea di creare un cocktail che potesse piacere a chiunque ma che stesse bene in questo bicchiere classico[...]. Il mio distributore mi portò un nuovo prodotto della Absolut, l'Absolut Citron. Mi disse di creare qualcosa. Io amo le sfide e volevo creare un nuovo drink per il bicchiere martini, così presi gli ingredienti, Absolut Citron, una dose di triple sec, una goccia di Rose's Lime e abbastanza cranberry per renderlo così deliziosamente rosa [...]. Servii il mio primo Cosmopolitan a Christina Solopuerto la notte in cui ricevetti la mia prima bottiglia di Absolut Citron [...]. Entro 30 minuti tutto il bar avevaun Cosmo davanti a sè, in 45 minuti l'intero ristorante ne aveva uno.»
Il nome deriverebbe dal magazine Cosmopolitan che aveva dedicato un articolo alla proprietaria del ristorante. Toby Cecchini dell "Odeon" di Tribeca afferma di aver creato il cosmopolitan nel 1987 prendendo spunto da un drink che faceva una sua collega, Melissa "Mesa" Huffsmith, quando era al "Life" di San Francisco, che prevedeva vodka, Rose's lime e granatina. Cecchini sostitui la vodka con vodka al limone e mise il lime fresco. Dale DeGroff del "Rainbow Room" al Rockefeller Center dichiara invece di aver preso spunto da un cocktail assaggiato al "Fog City Diner" di San Francisco, e di aver inventato lui la decorazione con la scorza di arancia.

Cultura di massa

Il cocktail è uno dei drink più famosi del mondo, soprattutto per il consumo fra gli anni novanta e Duemila da parte di molte celebrità Americane ed europee comunque è diventato famoso nel 1996 quando Madonna fu fotografata al Rainbow Room con un bicchiere di Cosmopolitan in mano.
Il cocktail acquisisce la fama definitiva nel 1998 attraverso la serie televisiva Sex and the City in cui Carrie Bradshaw, una delle protagoniste, ordina spesso un Grey Goose Cosmopolitan. Anche nella serie televisiva "Queer as Folk USA" uno dei protagonisti, Emmett, ordina sempre e solo un "cosmo".

Varianti

Il cosmopolitan viene solitamente preparato con vodka semplice anziché vodka citron. Può essere chiamato in associazione a nomi commerciali che ne definiscono l'uso di una particolare marca nella sua composizione, per esempio Absolut cosmo o Cointreaupolitan. Diverse ricette utilizzano differenti quantità o metodi di preparazione. Alcune varianti invece differiscono per l'uso di alcuni ingredienti diversi.
  • Cosmopolitan 1934: antenato del attuale cocktail inventato nel 1934, sostituisce il gin alla vodka al limone, limone al posto del lime e sciroppo di sciroppo di lampone al posto del succo di cranberry.
  • Metropolitan: sostituisce al triple sec la creme de cassis
  • Atlapolitan (o Peach Cosmopolitan): sostituisce al triple sec il peach schnapp.
  • Rude Cosmoplitan: sostituisce alla vodka la tequila
  • Purple Rain: sostituisce al triple sec il blue curaçao.
  • White Cosmopolitan: prevede l'utilizzo di succo di cranberry bianco
  • Blue Cosmopolitan: prevede l'utilizzo di succo di cranberry bianco e sostituisce al triple sec il blue curaçao.

giovedì 25 febbraio 2021

Chi ha inventato i tramezzini?

È il 1925 e a Torino, presso il Caffè Mulassano di Piazza Castello, durante l’ora del tè vengono serviti per la prima volta dei gustosi paninetti a forma triangolare.

Il nome "tramezzino" si deve al poeta Gabriele D’Annunzio, che durante il periodo fascista battezzò questi curiosi panini con il nome "intramezzo", letteralmente “che sta nel mezzo”. La parola utilizzata dal famoso poeta voleva infatti rimandare a qualcosa di sfizioso da consumare tra un pasto e l’altro, un vero e proprio spezza-fame.



mercoledì 24 febbraio 2021

Una bevanda gassata che venne creata dai nazisti Tedeschi durante la seconda Guerra Mondiale

La Fanta nacque infatti in piena seconda guerra mondiale a Berlino, dove l’imprenditore tedesco Max Keith guidava la Coca-Cola GmbH, sussidiaria tedesca della Coca-Cola inventata da John Stith Pemberton ad Atlanta, Stati Uniti, nel 1886. E come ha rivelato Mark Pendergrast, autore del libro “For God, Country and Coca-Cola”, in origine la Fanta “era prodotta con gli scarti degli scarti”. Avanzi di fibre di mela, una poltiglia di sidro pressato e siero di latte, un sottoprodotto del formaggio. La ragione? Il blocco alle esportazioni verso la Germania di tutti i prodotti alimentari dovuto all’entrata in guerra degli Stati Uniti nel dicembre del 1941, dopo l’attacco alla base militare di Pearl Harbor

Keith aveva preso la guida della società tedesca Coca-Cola GmbH nel 1933, proprio mentre Hitler vinceva le elezioni. Come riporta Atlas Obscura, l’imprenditore era uomo tutto d’un pezzo, di corporatura imponente, con i baffi a spazzolino non così diversi da quelli del Fuhrer. Ma soprattutto era completamente devoto all’azienda americana: “Keith riteneva più importante la fedeltà alla bevanda e alla compagnia più di quella al proprio paese”, ha chiarito Pendergrast. Per tutti gli anni ‘30, infatti, la succursale europea di Keith si limitava a produrre la Coca-Cola seguendo il ritmo statunitense.

La svolta arrivò a fine 1941, quando gli Stati Uniti presero parte al conflitto mondiale schierandosi contro la Germania nazista. L’entrata in guerra segnò l’interruzione degli affari tra l’azienda di Atlanta e la succursale tedesca. Tutte le società oltreoceano dovettero infatti interrompere i rapporti con il nemico nazista, e la Coca-Cola impose lo stop alla fornitura, in Germania, degli aromi – i cosiddetti 7X -, gli ingredienti segreti della bevanda. Keith si ritrovò così senza materia prima e con gli affari a rischio. L’unica alternativa era inventare una nuova ricetta. Keith arruolò una serie di chimici e con i prodotti a disposizione improvvisò una nuova bevanda. Mise insieme gli scarti delle filiere alimentari tedesche, e delle arance non c’era traccia, e trovò la quadratura del cerchio. Alla nuova bibita, grazie all’intuizione di un suo collaboratore, Joe Knipp, diede il nome di Fanta, nient’altro che l’abbreviazione del tedesco “Fantasie”. Fu un successo immediato, ma il suo utilizzo, in tempi di guerra, era molto diverso da quello odierno: la Fanta serviva soprattutto come dolcificante per sopperire all’assenza dello zucchero, sostanza razionata dal regime. In ogni caso, nel 1943, le vendite della Fanta avevano toccato quota tre milioni, scrive Tristan Donovan nel suo “Fizz: How Soda Shook Up the World” Alla fine del conflitto, nonostante la sconfitta della sua Germania, Keith riuscì a conquistarsi la fiducia degli statunitensi: celebrato per essere riuscito a salvare l’azienda nonostante la guerra, venne nominato responsabile della sezione europea della Coca-Cola. Diversa la storia della bevanda che l’imprenditore tedesco aveva inventato: Fanta interruppe la produzione alla fine del 1945 e tornò in commercio soltanto nel ‘55, riacquistata da Coca-Cola. Fu allora che comparvero le arance: il cambio di ricetta non fu quindi merito di Keith. La versione odierna della Fanta, infatti, non vide la luce negli Stati Uniti e nemmeno in Germania, ma in Italia.



martedì 23 febbraio 2021

Belvedere

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Belvedere è una marca polacca di vodka a base di segale prodotta e distribuita da LVMH. Prende il nome da Belweder, il palazzo presidenziale della Polonia, la cui illustrazione appare sulle bottiglie. È prodotta esclusivamente in Polonia nella cittadina di Żyrardów ed è distribuita in tutto il mondo. Il marchio è stato lanciato negli Stati Uniti nel 1996 come liquore "di lusso", ed è stata commercializzata come la prima ‘super premium vodka' al mondo.

Storia

La produzione iniziò nel 1993 nella fabbrica Polmos ubicata a Żyrardów, in Polonia. La fabbrica era stata costruita nel 1910 ed era conosciuta inizialmente come: "Distilleria per la rettificazione di vodka". Nel 2001, la fabbrica venne privatizzata e acquisita dalla Millennium LLC la quale divenne il maggior azionista. Nel 2002 il 40% di Millennium venne acquistato dal gruppo di lusso LVMH e nell'aprile del 2005 la quota arrivò al 100%.

Gusti

Belvedere Vodka produce anche una linea di vodka aromatizzate, che vengono chiamate Macerations. Queste varietà non vengono filtrate al carbone, ma con filtri di cellulosa prima dell'imbottigliamento. Questo viene fatto per assicurarsi che gli oli essenziali che portano gli aromi e danno il gusto vengano conservati. La linea di prodotti Belvedere Maceration include: Mango Passion, Lemon Tea, Bloody Mary, Pink Grapefruit, Black Raspberry, Orange, and Citrus.

Critiche

Il 23 Marzo 2012, le pagine Twitter e Facebook di Belvedere Vodka hanno postato un'immagine che è stata attaccata perché sembrava banalizzare lo stupro. L'immagine rappresentava un uomo che tratteneva giocosamente una donna che sembrava se ne volesse andare, e lo slogan, "Unlike Some People, Belvedere Always Goes Down Smoothly." ("A differenza di alcune persone, Belvedere entra sempre liscia"). L'immagine è rimasta sui social network per circa 45 minuti, prima di esser rimossa.
In un'analisi condotta dalla TV svizzera RTS nel maggio 2014, il gruppo di laboratori Eurofins Scientific ha rivelato la presenza di zucchero di canna o mais, mentre l'etichetta della Belvedere dice espressamente che la bevanda contiene solo alcol da segale.



lunedì 22 febbraio 2021

Cocktail champagne

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Il cocktail champagne nacque negli anni '30, sembra, da una gara tra giornalisti, della quale risultò vincitore un tale Dougherty.



Ingredienti

  • 9.0 cl champagne o Spumante
  • 1.0 cl brandy
  • 2 gocce di Angostura
  • 1 zolletta di zucchero

Procedimento

Si prepara direttamente in una coppa
adagiando in fondo una zolletta di zucchero con due gocce di Angostura bitter, poi il brandy e lo Champagne. Si guarnisce con una fetta d'arancia e una ciliegina al maraschino.

domenica 21 febbraio 2021

Qual è il bar più economico d'Italia?

Sono andato in tanti bar nella mia vita fino ad ora ma secondo me e secondo tanti quotidiani è il Bar Perrone, il caffè espresso costa solo 20 centesimi, 20.

Ora mi chiederete, come riescono a coprire i costi se costa così poco e fanno anche rosticceria?

Semplice, sono in famiglia a lavorare, proprietari e figli, mantengono la tradizione.

Qualità e prezzo elevati!

"Negli anni ’60 un espresso costava 300 lire. Adesso abbiamo arrotondato a 20 centesimi", grandissimo esempio di tradizione che viene rispettata e di generosità ai loro clienti!



sabato 20 febbraio 2021

Duvel Moortgat

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Brouwerij Duvel Moortgat è un'industria della birra situata a Breendonk in Belgio.


Storia

L'industria della birra Moortgat fu fondata nel 1871 da Jan-Leonard Moortgat. Dopo la prima guerra mondiale, Moortgat chiamo la sua birra Victory Ale («la bière de la victoire» la birra del vincitore), per commemorare la fine della guerra. Ma durante gli anni 20, la birra fu soprannominata nen echten duvel («un vero diavolo») e la birra fu finalmente chiamata Duvel. È diventata la birra principale dell'industria della birra. Oggi, tratta e commercializza la birra Duvel, la Bel Pils (lanciata nel 1930), la Vedett (creata nel 1945 da Albert Moortgat, il figlio di Jan) e la birra d'abbazia Maredsous (dal 1963).
Commercializza la birra bianca Steendonk con la l'industria Palm Breweries, possiede il 70% del capitale di Freya's Deli Fruit (un succo di frutta), 50% di Bernard, un fabbricante di birra che possiede l'industria della birra americana Ommegang.

Organizzazione

Duvel Moortgat è un gruppo indipendente di birra che possiede la produzione in tre sedi di diverse:
  • una sede sociale a Puurs in Belgio
  • l'industria della birra Bernard nella Repubblica ceca
  • l'industria della birra Ommegang negli Stati Uniti.
Il gruppo garantisce la distribuzione e la vendita nel suo paese (Belgio), come nei Paesi Bassi, in Francia, in Inghilterra e negli Stati Uniti, in particolare Duvel Moortgat France e Duvel Moortgat USA ltd; in più fa appello ad importatori locali per gli altri paesi.
Duvel Moortgat è quotato al Euronext, sul segmento NextPrime.

Cifre prodotte

Nel 2001, la produzione annuale del gruppo era di 270.000 litri. Nel 2003, il suo fatturato era di 65,9 milioni di euro, con un risultato netto parte dal gruppo a 6,64 milioni di euro.

Marche prodotte

  • Duvel, è una birra chiara di alta fermentazione sorta nel 1923. Il suo nome viene dall'espressione nen echten duvel ("un vero diavolo"). È attualmente il segno vedetta dell'industria della birra, con l'8,5% di alcool (vol).
  • Maredsous 6º Blonde, è una birra chiara di fermentazione alta bionda filtrata prima dell'imbottigliamento, cosa che gli dà una grande limpidezza. Come tutte le Maredsous, matura in cantina durante due mesi prima di essere commercializzata, con il 6% di alcool.
  • Maredsous 8º Brune, è una birra scura di fermentazione alta. Come tutte le Maredsous, matura in cantina durante due mesi prima di essere commercializzata, con l'8% di alcool.
  • Maredsous 10º Triple, è una birra a fermentazione tripla. Come tutte le Maredsous, matura in cantina durante due mesi prima di essere commercializzata, con il 10% di alcool.
  • Bel Pils, è una pils belga preparata con luppolo di Saaz messa in bottiglia dopo un mese d'invecchiamento, cosa che ne fa una birra giovane e rinfrescante. In bottiglia, deve essere conservata a 3 °C ed essere consumata nell'anno, con il 5% di alcool. È stata creata nel 1930 sotto il nome di Extra Blond, dopo è stata rinominata in Extra Pilsner dal 1976 al 1993 per poi ricevere il suo nome attuale.
  • Vedett, è una birra chiara leggera creata nel 1945, preparata con luppolo di Saaz e commercializzata principalmente in Belgio; la si trova anche in Gran Bretagna. Fotografie di consumatori di Vedett, prese in bar o in occasione di eventi, sono utilizzate per illustrare le etichette delle bottiglie.

 
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