domenica 20 dicembre 2020

Perché le bottiglie di plastica per le bibite hanno il fondo "bombato"?

Le "bombature" sono lì per aumentare la forza della bottiglia. Questo è necessario perché la bottiglia di plastica deve essere in grado di resistere alla pressione del gas. Inoltre, queste bevande sono di solito servite fredde, e quando un liquido diventa più freddo, il suo volume cambia, e la bottiglia non deve piegarsi a causa di esso.



sabato 19 dicembre 2020

Perché il whisky era la bevanda preferita del selvaggio West?



Agli uomini è sempre piaciuto bere alcolici e nel vecchio west il più facile da produrre anche con attrezzature di fortuna è sicuramente il whisky: infatti basta avere a disposizione un distillatore, dei cereali, dell'acqua e del fuoco.

Vino e birra richiedono lavorazioni più complesse, ingredienti più vari e attrezzature più articolate (non che non si producessero anche vino e birra ma sicuramente erano meno diffuse), per non parlare dei loro derivati (brandy, vermouth e amari).


venerdì 18 dicembre 2020

Come è nata l’acqua frizzante?

Fin dall'antichità si conoscevano le fonti di acqua frizzante. Nella Città di Roma e dintorni le fonti di acqua frizzante erano diverse. Ancora oggi alcune di queste fonti sono usate per imbottigliare acqua minerale effervescente come sgorga alla fonte.



giovedì 17 dicembre 2020

Quali sono alcune curiosità sulla Birra che non tutti sanno?

Ecco a te 12 cose che (forse) non sai sulla birra:

Il Guinness dei primati ci dice che un uomo (John Evans) può arrivare a tenere in equilibrio sulla testa fino a 237 pinte di birra. E che con 300 mila sottobicchieri si possono creare le pareti di una casa di 5 stanze. Ma quella della birra è una storia infinita, dove i record sono solo uno degli aspetti. Per esempio lo sapevate che…



1- La paura del boccale vuoto ha un nome
Si chiama cenosillicafobia o cenosillicaphobia nei paesi anglosassoni dove il termine è molto più usato (da kylix, che in greco significa coppa).



2- Nell'800 Londra fu colpita da uno Tsunami di birra
L'evento è conosciuto come London Beer Flood. Il 16 ottobre del 1814 si ruppe un cisterna della fabbrica Meux che conteneva 1 milione e 470 mila litri di birra. Il liquido invase le strade distruggendo alcune case del sobborgo povero di St Giles. Persero la vita 9 persone. La fabbrica invece resistette altri 100 anni (fu chiusa nel 1922).

Nella foto, un enorme tino di fermentazione destinato al birrificio Guinness di Dublino (Irlanda) in una foto del 1949.



3- La birra eccita il cervello maschile
Una bella bionda - in pinta - la partita in tv, gli amici: per un uomo, qualcosa di molto vicino al paradiso. Ma cosa avrà mai di tanto speciale la birra agli occhi, e alle papille, maschili?
Una ricerca dell'Indiana University School of Medicine (USA) lo rivela: la birra stimola nel cervello maschile la produzione di dopamina, un neurotrasmettitore rilasciato in concomitanza di stimoli legati al piacere e alla ricompensa.



4- In Germania esistono condutture ad hoc dove far passare la birra
Succede a Gelsenkirchen, dove i bar nei dintorni dello stadio sono collegati a una grande cisterna da 5 km di tubi attraverso i quali passa la birra. Un modello di "birradotto" a cui guardano con interesse anche altre città...



5- Il presidente Barack Obama ha la sua birra personale
È la White House Honey Ale, che ha fatto il suo debutto a una cena presidenziale nel 2011. La producono gli stessi chef della Casa Bianca, ma Obama - per non gravare sul bilancio federale - paga personalmente per l'acquisto degli ingredienti e della attrezzatura necessaria per far fermentare gli ingredienti. La ricetta - rimasta segreta per qualche tempo - prevede anche l'aggiunta di miele prodotto negli alveari del giardino della Casa Bianca.


6- La birra è stata inventata nell'antica Mesopotamia, dove oggi è vietata
Esami scientifici su antiche brocche in ceramica, hanno fatto sì che si potesse datare la prima produzione di una bevanda nata dalla fermentazione dei cereali a 7.000 anni fa nei territori oggi occupati dalll'Iran, il paese dove il consumo di birra è vietato e punito addirittura con le frustate e il carcere. Ma non tutto il mondo è paese. In altre nazioni, al contrario la birra ha persino una festa nazionale: da Monaco di Baviera in Germania (sede dell'Oktoberfest) a Qingdao in Cina (dove si tiene il Festival internazionale della birra).

Nell'immagine, una delle più antiche testimonianze artistiche sulla birra, proveniente da una tomba egizia del 1350 a.C.: un siriano beve birra con una cannuccia.


7- La nazione che beve più birra? Sorprendentemente è la… Cina
Nel 2011 il suo mercato interno ha richiesto la produzione di 490 milioni di ettolitri di birra (per un valore di 55 miliardi di euro). E i maggiori marchi di birra già da tempo creano birre speciali solo per i cinesi. Il record di consumo pro capite di birra appartiene però alla Repubblica Ceca con 159 litri a persona nel 2010 (contro i 28 litri pro capite dell'Italia e i 36 della Cina).

Nella foto, Boomer, un canguro di 18 mesi, alle prese con la lattina di birra che gli viene offerta da Kathy Noble, la sua mamma adottiva.
L'animale è stato raccolto da Kathy lungo il ciglio di una strada, poco distante dal corpo della madre rimasta vittima di un incidente. Da allora Boomer vive con lei (e beve la birra del Pub di cui è proprietaria).



8- La prima pubblicità di birra risale al 4000 A.C. (e non è questa)
Un'iscrizione che si trova sulle tavolette di Ebla, scoperte nel 1974 dall'archeologo italiano Paolo Matthiae, parla proprio della produzione di una birra che portava lo stesso nome della città. In molti vi hanno visto una forma di pubblicità ante-litteram.
Nella foto, una delle più celebri pubblicità di birra italiane, quella della Peroni. Era il 1970, e il riferimento erotico è ancora molto evidente.



9- C'è birra nella stratosfera
Due americani, Rich Toma e Danny Burns, hanno spedito una lattina della loro birra preferita, la Natural Light, a 27 chilometri di altitudine, costruendole attorno un'astronave in polistirolo con unità Gps e telecamera per filmare il tutto. La lattina è rimasta chiusa e il lancio è stato completato con successo. La scritta che si vede recita: "Ehi, alieni! Noi abbiamo portato la birra, dov'è la festa?"



10- Esistono più 400 tipi di birra
Tanti sono quelli che hanno partecipato all'ultima edizione del Mondial de la biere di Strasburgo. Ma c'è chi dice che solo le birre del Belgio siano 400. La più costosa? La Vielle Bon Secours in vendita esclusivamente al Bierdrome di Londra. Prezzo: 780 dollari per una bottiglia… da 12 litri.
In generale le birre si dividono in due famiglie: le Lager, a fermentazione bassa (si usano lieviti che fermentano a basse temperature e che durante il processo fanno depositare la birra sul fondo dei tini) e le Ale, a fermentazione alta (e più forti) ottenute con lieviti che fermentano ad alta temperatura, garantendo un processo rapido che avviene in superficie.



11- Nel medioevo era tra le bevande più bevute
Nel medioevo la birra faceva parte della dieta di alcuni paesi per il suo ricco contenuto calorico e valori nutritivi. Accadeva soprattutto nel nord Europa. E in alcuni luoghi veniva servita ai pasti, preferita all'acqua di cui era più difficile garantire la purezza. Nella miniatura del 1494 qui sopra, un frate birraio di Norimberga (Germania).



12- Fa bene (se presa in moderate quantità)
Secondo uno studio pubblicato sull'American Journal of Clinical Nutrition, bere moderatamente birra rinforza le ossa. Il merito sarebbe del silicio, minerale che svolge un ruolo essenziale per la formazione delle ossa e del tessuto connettivo.


mercoledì 16 dicembre 2020

I cowboy ordinavano davvero una bottiglia piena di scotch "per se stessi" nel selvaggio West?

Se erano lontani dalle grandi città, potevano farlo. Tuttavia nelle città più piccole e nei posti lontani, non potevano essere sicuri che quello che potevano ordinare fosse effettivamente il vero "whisky".

Come affermato in un articolo su True West Magazine, le famose marche di whisky statunitensi del periodo includevano Thistle Dew, Old Crow, Hermitage, Old Kentucky, Old Reserve, Coronet, Log Cabin No.1, O.K. Cutter, Chicken Cock e Old Forrester. Le importazioni includevano Dewar's Scotch, Jameson Irish Whiskey e Canadian Club Whisky. Si potevano trovare facilmente nelle grandi città come Denver, Virginia City o Tombstone.

Era meno probabile trovare il whisky importato nei saloon rurali o nelle pozze d'acqua. Era più probabile trovare whisky venduto al barile. Un fornitore, Jesse Moore, offriva tre marchi; AA (il loro migliore), B e C. Il primo veniva venduto per $4 al gallone in un barile o mezzo barile. L'ultimo, d'altra parte, costava $ 3al gallone.



Prima dell'atto "Bottled-in-Bond" del 1897, vi erano tutti i tipi di schifezze nei drink. Un proprietario di saloon senza scrupoli annaffiava spesso il suo whisky per estendere la canna, aggiungendo colore, chiaro di luna e ingredienti discutibili per aumentare il "sapore".

Inoltre, era comune per questi tizi lavare le vecchie bottiglie, riempirle con qualunque cosa avessero nella botte e metterle fuori come "alta qualità" anche se si trattava dello stesso whisky di bassa qualità o in putrefazione che tirava fuori dal rubinetto della canna dietro il bancone.

Con il "Bottled-in-Bond" act, il whisky era certificato e veniva prodotto in una distilleria da un distillatore. Veniva invecchiato sotto la supervisione del governo ed era privo di additivi o di whisky di altre fonti. Così si garantiva il pagamento adeguato delle tasse.

Alcuni cowboy evitavano la bottiglia o il bicchierino e ordinavano un highball o bevande miste molto popolari (come Stone Fence, whisky e sidro dolce su ghiaccio). Nell'alta società non si ordinava uno shot.


martedì 15 dicembre 2020

Perché i bar sono così importanti nella vita sociale italiana?

Perché vi si svolge il rito della prima colazione, del caffé, di un pasto veloce.

E il desco, o in genere il mangiare, spuntini degustazioni o desinare che sia, è socializzante da sempre.

In Italia, dove la vita sociale è importantissima, i bar sono molto frequentati da cui l'assunto.



lunedì 14 dicembre 2020

Come si preparava il caffè prima dell'invenzione della moka?

Come si preparava il caffè prima dell'invenzione della moka?

La prima caffettiera di cui si ha conoscenza è la jabena, originaria dell’Etiopia: questa è un bricco di terracotta grezza sormontata da uno stretto collo a camino e un minuscolo beccuccio per versare il caffè. Dobbiamo spostarci fino in Turchia per trovare l’Ibrik, il quale ha ancora oggi la duplice funzione di preparare e servire il caffè. E’ un bollitore dalla base larga e il collo molto stretto che non ha mai riscontrato un grande successo nell’Europa Occidentale. Antenato diretto della caffettiera Europea è il bollitore di Bagdad composta da una brocca in metallo, a becco, con il coperchio e il manico ricurvo.


Di Jabeana ne ho una risalente al periodo Sovietico, proveniente dalla Georgia quando ancora faceva parte dell' Unione Sovietica..


Il metodo utilizzato dal XIV al XVIII secolo per preparare il caffè era quello di bollire i fondi. Il problema di separare i fondi dalla bevanda aguzzò l’ingegno di costruttori di macchine da caffè e caffettiere in tutta Europa.

In Francia nacque il Samovar: si metteva la polvere di caffè in un sacchetto di tela immerso nella caffettiera legato ad un piccolo cordone. La caffettiera era sollevata da terra da tre piedini per lasciare spazio ad un piccolo fornello. I Samovar erano principalmente in ottone peltro o rame, sostituiti, più tardi dalla ceramica. Erano diffusi tra i locali pubblici e le famiglie abbienti.


Samovar anche di questo ne ho uno.


Nella metà del 1800, forse stanchi di bersi i fondi del caffè ottenuto per infusione, furono inventate le vacuum. La vacuum è costituita da 2 contenitori, uno inferiore che contiene l’acqua, e una parte superiore che contiene la polvere di caffè. Questo particolare attrezzo viene alimentato tramite una fiamma ad alcool: essendo un sistema chiuso, crea al proprio interno una depressione: l’acqua in ebollizzione sale nel contenitore superiore, solubilizza le sostanze presenti nella polvere, con la a solubilizzazione diminuisce la tensione di vapore, per cui dallo stato gassosso dell’acqua in evaporazione si passa al liquido, questo precipita verso il basso, e viene filtrato da un tappo in sughero, ritornando nel contenitore inferiore. Il caffè ottenuto con questo metodo conserva maggioremente l’aroma fruttato del caffè, donando sentori vegetali e fornendo una minore quantità di sostanze amare.

Nel 1819 il parigino Morize sviluppò una versione rovesciabile di caffettiera; l’invenzione francese ebbe un grande successo in Italia che la perfezionò con la nascita della “napoletana”, di latta o stagno, povera nella finitura ma di grande efficacia per lo scopo. Queste tipologie divennero le più popolari per preparare il caffè.


Caffettiera "Napoletana", ancora in uso ed in vendita su Amazon.


Nel 1933 ad opera di Alfonso Bialetti nasce la moka, come la conosciamo al giorno d’oggi, il metodo più utilizzato in tutta Italia per la preparazione del caffè in casa.


Risale, invece, al 1884 il primo brevetto di una macchina per caffè espresso ad opera di Angelo Moribondo. Il merito di aver industrializzato la macchina per caffè espresso è pero' da attribuire a Luigi Bezzera che nel 1901 ottenne il primo dei suoi brevetti. Anche se il vero pioniere fu Desiderio Pavoni che intuì la grande potenzialità dell’espresso e ne sviluppò la commercializzazione nei locali pubblici.



 
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