sabato 5 settembre 2020

Da cosa dipende la tolleranza all'alcol di una persona


Non reggi bene l’alcol? La colpa è di un gene


Scoperto il gene responsabile della poca tolleranza all`alcol e dell`ubriacatura facile: si chiama CYP2E1, è collocato sul cromosoma 10, ed è stato scoperto da un gruppo di studiosi della University of North Carolina (Usa) guidati da Kirk Wilhelmsen.
I ricercatori spiegano, nell`articolo pubblicato su Alcoholism: Clinical and Experimental Research, che le persone che hanno nel loro patrimonio genetico il gene CYP2E1 hanno molte più probabilità di ubriacarsi anche con poco alcol ma, poiché hanno bassi livelli di tolleranza e ne risultano "disturbati" più rapidamente, hanno anche molte meno possibilità di diventare alcolisti.
Gli studiosi hanno esaminato il corredo genetico di 237 studenti del college con un genitore alcool-dipendente, a cui hanno fatto bere un mix di bevande alcoliche. A intervalli regolari è stato loro chiesto se si sentivano ubriachi, sobri, sonnolenti o svegli: incrociando i dati con quelli ricavati dall`analisi del Dna Wilhelmsen e colleghi hanno quindi potuto constatare che le risposte dei partecipanti erano legate al patrimonio genetico. "Abbiamo trovato che il gene CYP2E1 protegge dall`alcolismo - spiega Wilhelmsen - e, per di più, sembra avere un effetto molto forte". Secondo gli scienziati il 10-20% della popolazione presenta, nel proprio Dna, questo specifico gene.
In un altro studio pubblicato sulla stessa rivista un gruppo di studiosi del Brookhaven National Laboratory di New York (Usa) guidati da Panayotis Thanos hanno scoperto che diventare o meno bevitori cronici di alcol dipende dal corredo genetico: "Questo studio mostra - spiega Thanos - che gli effetti del consumo cronico di alcol sulla chimica del cervello sono criticamente influenzati, in ogni individuo, da un preesistente patrimonio genetico".



venerdì 4 settembre 2020

La Coca-Cola negli Stati Uniti ha più zucchero


Coca-Cola Italiana: 35 grammi di zucchero.


Coca-Cola canadese: 39 grammi di zucchero.


La quantità di zucchero nelle bibite gassate varia da paese a paese.
Come per la Coca-Cola vale anche per Fanta, Sprite, Schweppes ecc.
In Italia la bevanda più zuccherata è la Fanta Orange con 39 grammi.


Il record mondiale è detenuto dalla Sprite Tailandese con 47 grammi.


giovedì 3 settembre 2020

Cos'è che pochi sanno sul commercio del caffè


Fino al 1616 il caffè era essenzialmente un monopolio gestito dallo Yemen. Il caffè veniva importato dall'Etiopia, e successivamente commerciato nel resto del mondo conosciuto, in particolare in Europa, grazie anche agli accordi con la Serenissima Repubblica di Venezia.
Ai commercianti yemeniti era vietato vendere piante o semi di caffè vivi, poiché la pianta era considerata una vera e propria risorsa commerciale da proteggere, esattamente come le spezie più preziose o la seta.


La situazione cambiò completamente quando Pieter Van Der Broecke, un commerciante olandese, rubò una confezione di semi di caffè e li portò con sé in Olanda di nascosto, frodando il divieto delle autorità yemenite.
40 anni dopo, il caffè viaggiò fino allo Sri Lanka, dove divenne una delle coltivazioni principali di quella terra. E da quel momento il commercio del caffè non fu più un monopolio dello Yemen, ma si aprì ad una dimensione pressoché globale.


mercoledì 2 settembre 2020

Perché non si dovrebbe bere l'acqua di mare

Perché l'acqua di mare è tossica per l’organismo umano, perché il proprio corpo non riesce ad eliminare dal sangue il sale in eccesso che proviene dall'acqua di mare:


Normalmente l’organismo si libera dei sali in eccesso attraverso i reni che producono l’urina, diluendoli con acqua dolce prelevata dalle cellule di tutto il corpo.
Tuttavia un rene non espelle urina se la concentrazione di sali nel sangue supera il 2%, concentrazione che invece viene superata nel caso dell’acqua di mare, avente una concentrazione di sale di circa il 3,5%.
È quindi necessario idratarsi con acqua dolce per aiutare i reni a lavorare con efficienza e impedire all'organismo di disidratarsi eccessivamente, altrimenti se ciò non avviene, per grandi quantità ingerite può sopraggiungere anche la morte.
L’acqua di mare quindi non disseta, anzi aumenta il bisogno di liquidi per il corpo umano, ma è anche vero che piccole quantità non sono nocive, purché si abbia a disposizione acqua dolce per dissetarsi.


martedì 1 settembre 2020

Il vino deve essere conservato in orizzontale

Come conservare il vino | Come Fare - Donna Moderna



La bottiglia di vino, che resta ad invecchiare per anni, ha bisogno di stare leggermente distesa.
In questo modo il vino all'interno inumidisce continuamente il tappo di (vero) sughero evitando che i composti del vino evaporino.
Ne consegue che tutto il vino tappato con tappi a corona non ha bisogno di essere riposto disteso, anche il vino che non si presta all'invecchiamento non sente la necessità di questo processo.
Però capita che in una cantina si trovano tutti i tipi di vino distesi e in questo caso c'è solo una motivazione: la comodità. Avere 200 bottiglie di vino in cassette da 9 le rende difficili da scegliere e visionare, per non parlare sei devi spostare le cassette piene per raggiungere una bottiglia in particolare.
Se le metti verticalmente su dei ripiani (come nei supermercati) avrai bisogno di molto spazio e c'è il rischio di caduta.
E per concludere c'è anche un'altra motivazione, i porta bottiglie inclinati (o semplicemente istudiati per accoglierle distese) diminuiscono la luce che arriva al vino da conservare.


lunedì 31 agosto 2020

Perché la birra corona è così diffusa tra le ragazze

economia Archivi - Oikosmos



Perché da l'idea di essere leggera e rinfrescante, soprattutto con una bella fettina di limone.
La cosa divertente è che non è ne più leggera ne più fresca di tutte le altre birre industriali.
Ho visto un'intervista in televisione anni fa, credo fosse quella in cui mostrano le più grandi fabbriche del mondo, in cui veniva chiesto al CEO (o comunque ad una figura dirigenziale) la ragione per cui la Corona è così estiva e beverina.
Il tizio ha risposto che si tratta totalmente di marketing, la loro birra è identica ad altre dello stesso livello ma a causa della bottiglia trasparente invece che verde e dell'idea che stia bene con il limone la gente pensa sia differente.
Se bendassero queste ragazze di cui parli e gli dessero una Becks con infilata una fetta di limone non sentirebbero differenza alcuna.

domenica 30 agosto 2020

Perchè nessuno imbottiglia lo champagne in bottiglie di plastica


Lo champagne viene imbottigliato "dal vivo", cioè con lievito in sospensione. Viene quindi impilato e conservato in grotte per almeno due anni, in questo modo:


O per essere più precisi, così!


Mentre la fermentazione continua in bottiglia, la pressione in queste bottiglie può raggiungere livelli incredibili. Negli anni '80 ero a Reims e ho avuto la possibilità di visitare un paio di viticoltori che hanno fatto dei tour “avec degustation” (con degustazione). Le guide indicavano sempre dei "buchi" nelle pile che era il punto in cui anche il vetro spesso di una o due delle bottiglie di champagne si era frantumato. In uno dei tour, una delle bottiglie conservate non aveva superato il test di pressione proprio mentre la guida stava passando davanti. La guida è stata spruzzata dalla testa ai piedi con champagne e tutti siamo stati schizzati. Fortunatamente, il modo in cui vengono soffiate queste bottiglie, i colli e le basi sono molto più spessi dei lati, quindi i frammenti di vetro dell'"esplosione" vengono intrappolati dalle bottiglie circostanti anziché volare intorno alla grotta. Lo champagne però può farlo, e spinge attraverso i piccoli spazi e schizza dappertutto .. La guida semplicemente scrollò le spalle, sorrise e disse "risque professionnel" (pericolo professionale). Prima di prendere la bottiglia stava per mostrarci il sedimento (facendo splendere una luce molto potente attraverso la bottiglia) e il filo necessario per mantenere il tappo in posizione.
Oltre al problema della pressione, ci sarebbe un rischio distinto di lisciviazione chimica da qualsiasi bottiglia di plastica abbastanza spessa da sopportare lo sforzo. Il vetro tuttavia non lascia filtrare nulla e può essere riciclato quasi all'infinito senza perdere forza.


 
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