L'armagnac è un'acquavite di
vino francese a denominazione di origine controllata prodotta nella
regione storica della Guascogna, suddivisa tra i dipartimenti delle
Landes, del Gers, e di Lot-et-Garonne nel Sud-Ovest della Francia.
Prende il nome dall'antica contea di Armagnac, il cui territorio
storico corrisponde all'attuale zona di produzione.
Storia
L'armagnac è a buon diritto la più
antica acquavite di Francia. La sua prima menzione a stampa è del
1531, ma il manoscritto da cui deriva il libro, custodito nella
Biblioteca Vaticana, è del 1310, ad opera di Vital du Four, abate
del monastero di Eauze nel cuore della contea di Armagnac, che ne
elencava quaranta virtù "medicinali".
Le prime tracce dell'Armagnac risalgono
al Medioevo quando veniva indicato come aygue ardente (aqua
vitae), distillata ed usata come medicinale nelle antiche università
e nei monasteri. La produzione per uso voluttuario inizia attorno
alla metà del Quattrocento e circa mezzo secolo più tardi se ne
sviluppa il commercio in botte.
Il distillato, caricato a bordo di
carri fino a Mont de Marsan oppure Auch veniva poi trasportato a
Bayonne oppure a Bordeaux per via fluviale e da qui esportato dai
mercanti olandesi nei Paesi Bassi, Regno Unito e perfino nei Paesi
baltici.
La diffusione dell'armagnac è quindi
anteriore di almeno un secolo a quella del cognac, il cui commercio
tuttavia poté svilupparsi maggiormente grazie alla vicinanza e alle
più facili comunicazioni fluviali con La Rochelle, importante porto
ed emporio commerciale della Francia sudoccidentale. La regione
dell'Armagnac è infatti più interna e non ha fiumi navigabili con
imbarcazioni importanti, a differenza della Charente.
Vitigni e vino
I vini dai quali viene ricavato
l'armagnac derivano da quattro vitigni principali: l'Ugni blanc (con
tale nome è conosciuto in Francia il Trebbiano, introdotto in età
basso-medievale), il Colombard, la Folle blanche (detto anche
Piquepoult) e il Baco blanc. Altri vitigni, meno diffusi nella
zona di produzione del celebre distillato, sono il Jurançon
blanc, la Clairette de Gascogne, il Mauzac, la
Plainte de Graisse e il Meslier Saint-François. Il
vitigno della Folle Blanche, per migliorarne la resistenza
alla fillossera, è stato incrociato con l'americano Noah creando
l'ibrido Baco blanc: questo è l'unico esempio di vitigno ibrido
ammesso in una AOC francese.
Il mosto si ottiene per pressatura
soffice, senza aggiunta di solfiti o lieviti: la fermentazione crea
un vino di bassa gradazione e parecchio acido. Appena terminata la
fermentazione si passa alla distillazione per mantenere intatti gli
aromi del vino.
Zone di
produzione
Il territorio dell'Armagnac si divide in tre zone di produzione in
base alle caratteristiche dei terreni:
Il Bas-Armagnac è considerato come la migliore delle tre zone di
produzione, in virtù del terreno sabbioso, povero di calcare, e
ricco di sedimenti marini. La micro-zona del
Grand Bas-Armagnac
corre a cavallo del confine tra i dipartimenti del Gers e delle
Landes, ed è ritenuto produrre le acquaviti in assoluto più fini ed
armoniche. L'area è intensamente coltivata a vite.
Ténarèze. La zona
intermedia possiede ancora qualche terreno sabbioso, ma contiene in
prevalenza suoli argillo-calcarei ed argillo-sabbiosi. Le acquaviti
sono affini a quelle del Bas-Armagnac in funzione dei terreni più o
meno sabbiosi. È zona mista di viti e cereali; si produce circa la
metà dell'armagnac rispetto al Bas.
Haut-Armagnac: questa zona
è sfavorita per possedere terreni calcarei ed argillo-calcarei; le
uniche zone adatte sono le cime delle colline, in cui c'è qualche
deposito argillo-sabbioso. L'area produce pochissimo armagnac.
Metodo di
produzione
L'armagnac viene distillato in continuo
con un alambicco a colonna a piatti, chiamato alembique
armagnaçais (alambicco armagnacchese), a volte montato su
un rimorchio ed alimentato a legna, in cui il vino scende dall'alto
attraverso i piatti, viene riscaldato nella caldaia sul fondo, e
risale come vapore passando attraverso i ripiani dal basso verso
l'alto, dove esce distillato e viene condensato da una serpentina
raffreddata.
La distillazione avviene entro
l'inverno. L'acquavite ricavata viene riposta in botti di quercia
guascone con capacità da 400 a 420 litri, o di altre zone francesi,
e fatta invecchiare in depositi fuori terra detti chai; ad
ogni anno di invecchiamento evapora una quantità di prodotto tra il
3 ed il 5%, la parte degli angeli. L'invecchiamento è
variabile secondo il prodotto che si vuole ottenere, fino ad un
massimo di 50 anni circa. L'armagnac viene quindi miscelato con altri
armagnac, secondo il giudizio del maître de chai
(cantiniere), per ottenere un prodotto armonico. infine la miscela si
lascia riposare ancora qualche mese.
Terminato il periodo di invecchiamento,
il prodotto viene confezionato in bottiglie scure schiacciate dette
basquaise da 75 cl, o trasparenti come quelle del cognac,
oppure nei tipici bottiglioni chiamati pot gascon, da 250 cl.
Classificazione dell'invecchiamento
Dal 2010 a seconda dell'età dei distillati, le etichette
riportano le seguenti sigle, o direttamente gli anni di
invecchiamento:
VS oppure *** - da uno a tre anni
di invecchiamento
VSOP - da quattro a nove anni di
invecchiamento
Napoléon - da sei a nove anni di
invecchiamento
Hors d'âge, XO - da dieci a
diciannove anni, o il millesimo di distillazione
- XO Premium - da vent'anni in poi, od il millesimo di
distillazione
Gli armagnac di oltre dieci anni recano
l'anno di distillazione sull'etichetta se millesimati, e di solito
sulla controetichetta si trova anche l'anno della messa in bottiglia,
rendendo facile il calcolo del periodo trascorso in botte; oppure se
sono assemblati, dichiarano l'età del distillato più giovane che si
trova nella bottiglia (es. 15 Ans).
Usi e
degustazione
L'armagnac è un distillato da fine
pasto o da meditazione; si beve in piccoli bicchieri a ballon,
o meglio a tulipano, lentamente. Entra raramente nei cocktail; è
parte di un noto aperitivo guascone, la pousse-rapière; si usa per
conservare frutta al liquore; infine si usa nel floc di guascogna, un
mosto fortificato con armagnac, analogo al pineau des Charentes, come
aperitivo.
Tutela della denominazione d'origine
Una convenzione italo-francese (28
maggio 1948) stabilì che i termini cognac e armagnac
fossero riservati ai soli prodotti francesi tutelati dalle
corrispondenti denominazioni di origine. Ogni acquavite di vino di
qualunque altra origine, francese od estera, può quindi chiamarsi
solo brandy.
I
produttori di armagnac
Commercianti - esportatori (Négociants)
Come per il cognac, sono grossisti ed affinatori che non producono
vino in proprio. I principali si dividono in queste categorie:
comprano vino, distillano,
invecchiano, imbottigliano e commerciano col loro marchio:
comprano armagnac già in botte
dai produttori indipendenti e lo invecchiano nei loro depositi
(chais), imbottigliano e commerciano col loro marchio:
comprano distillato giovane dalle
cooperative, poi invecchiano, imbottigliano e commerciano col loro
marchio:
Cles des Ducs
Larresingle
Sempé
Trepout
Veuve Goudulin
comprano distillato millesimato
dai produttori indipendenti e lo commerciano col loro marchio:
- pressoché tutti i négociants
Produttori
indipendenti
Sono numerosissimi, talvolta con produzioni minuscole di uno/due
barili all'anno. Per molti produttori l'armagnac non è che una parte
della loro attività agricola, tra allevamento di oche e pollame,
coltivazione di cereali, foraggi, e produzione di vino; per altri è
la loro attività principale. L'elenco comprende soltanto i più noti
in commercio in italia:
Chateau de Briat
Chateau de Lacquy
Chateau de Laubade
Chateau de Tariquet
Domaine Boingnères
Domaine de Joy
Domaines Laberdolive
- Domaine de Lartigue